Lev Vladimirovic Kulesov

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Lev Vladimirovic Kulesov

Lev Vladimirovic Kulesov nacque a Tambov (Russia) nel 1899, morì a Mosca nel 1970. E' stato autore e regista cinematografico di due buoni film: Le straordinarie avventure di Mister West nel paese dei bolscevichi (1924) satira contro la goffaggine dell'americano piobato in un mondo che non capisce, e Dura lex (1926) film sulla inevitabile necessità della legge ambientata nel mondo dei cercatori d'oro dello Yukon.

Entrambi i film, scrive *Fernaldo Di Giammatteo,

"contengono [...] il rifiuto assoluto di accettare le categorie astratte del realismo così come lo intende (specchio della lotta di classe) il marxismo ortodosso e pietrificato. E anticipano un concetto che nel 1933, con il sonoro, Kulesov svilupperà in un altro film - confuso ma stimolante - derivato anch'esso da uno scrittore americano (O. Henry, ossia William Sidney Porter): Il grande consolatore. Vivendo nel carcere e fuori del carcere, nella realtà e nella immaginazione, e intrecciando i due piani, perché entrambi posseggono effettiva realtà, lo scrittore - portavoce del regista - rivela quale sia il potere (e il dovere) dello spettacolo (del cinema): mostrare 8insegnare, come il marxismo unicamente esige) e consolare, ossia divertire (aprire per l'uomo spazi di libertà). Per questo, Kulesov ha fatto in URSS pochi film (lui che per cinque anni, durante la grande penuria, aveva realizzato, con il suo laboratorio, i 'film senza pellicola', esperimento geniale da tutti i punti di vista). I suoi scritti teorici - saggi sparsi, raccolti più volte in volume - non hanno la profondità di Ejzenstejn, ma anticiparono di parecchio Ejzenstejn e tutti gli altri. Sulla regia e, soprattutto, sulla recitazione (che si giovò del contributo della sua attrice e compagna Aleksandra Chochlova), ha lasciato un segno forte. E sul montaggio ha dato credibilità pratica a quel paradosso che la storia del cinema registra come 'effetto Kulesov': montato accanto a oggetti e situazioni differenti, lo stesso primo piano di un attore (era Ivan Mozzuchin) cambia 'realmente' espressione". [1]

Note
[1] Dizionario del cinema : cento grandi registi / Fernaldo Di Giammatteo. - Roma : Newton Compton, 1995. - a pag. 50-51.

 

Contesto

Cinema russo dopo il 1917


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