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Voto di Laurea a rischio nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania

La risposta del preside Iachello agli studenti

di Valerio Contarino - giovedì 15 giugno 2006 - 7655 letture

Nelle scorse settimane è iniziata a diffondersi la voce di una nuova comunicazione da parte della Presidenza riguardante il nuovo criterio di valutazione del punteggio finale di Laurea nei corsi di Lettere, Filosofia e Scienze della comunicazione.

Ecco il testo degli studenti e dei rappresentanti:

"Con largo consenso da parte dei docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania , sta per essere proposto nelle sedi istituzionali un completo stravolgimento dei metodi di valutazione di laurea.

A partire dagli studenti che si laureeranno nella sessione di luglio, la Commissione giudicatrice assegnerà un massimo di 5 punti in valutazione della tesi finale, in sostituzione dell’attuale massimo di 11 punti.

Ciò significa che uno studente potrà ambire al 110 soltanto con media ponderata del 29. In passato, gli studenti con media vicina al 27 potevano giustamente contare sulla possibilità di ottenere il 110 e lode.

In particolare, ci sarà grande disparità di trattamento tra migliaia di studenti che si sono laureati in questi anni con votazioni alte, ma con medie inferiori ai loro colleghi che si laureeranno da oggi in poi. Si creeranno le paradossali condizioni per cui un laureato a luglio con media del 28,5, in qualunque sede di concorso, sarà enormemente svantaggiato rispetto ad un laureato ad aprile con media del 26,5.

Ci è stato detto che, nel caso in cui questo provvedimento non dovesse passare ufficialmente, le Commissioni, in sede di laurea, attueranno ufficiosamente il metodo di valutazione. C’è già l’intenzione di ritirare le proposte di lode per gli studenti che si stanno per laureare. A fianco della violazione dei diritti fondamentali degli studenti, quindi, c’è anche il ricatto.

Qualora si fosse scelto di mettere in discussione le regole per le prossime immatricolazioni, sarebbe stato possibile aprire un dialogo partecipato sulla questione. In questo caso, si sta imponendo una scelta non discussa, non condivisa e mai presentata in Consiglio di Facoltà, compreso il prossimo di giovedì 15 giugno.

Si tratta di un inammissibile sopruso che grava sulle spalle di tutti gli studenti che fino ad oggi hanno sostenuto esami in preda a calcoli e regolamenti, stravolti in continuazione e soprattutto in corso d’opera.

La facoltà, per sanare quella che ora - dopo aver usufruito dei benefici dei tanti 110 e lode in apertura di nuovo ordinamento - reputa un’ingiustizia, ha intenzione di adoperare a sua volta un metodo ancora più ingiusto, danneggiando studenti che hanno fatto non meno (e in alcuni casi anche più) dei loro colleghi già laureati.

Siamo in attesa di comprendere le evoluzioni di questa proposta a partire dal primo appuntamento ufficiale in cui verrà discussa: la Commissione didattica di lunedì 12 giugno, alle ore 9.00, in Aula magna.

E’ necessario che ogni studente vigili sulle decisioni che verranno prese su questo delicato argomento.

Gli studenti e i rappresentanti di Lettere e Filosofia"

Nel forum del sito degli studenti di Lettere "Marforio", il Preside Iachello è così intervenuto in seguito ai commenti dei ragazzi della Facoltà:

"Si è ritenuto di porre anche il problema, ineludibile, della valutazione della prova finale che - mi sembra evidente - non può più essere valutata come prima, essendo cambiate radicalmente le sue caratteristiche. Ci si è accorti, con una più attenta riflessione, che nella definizione del punteggio massimo da attribuire agli esami di laurea occorre però tenere conto di una situazione peculiare. Nella fase di avvio della riforma per le "Altre attività formative" non era prevista alcuna valutazione di merito. Ciò ne rende impossibile l’inserimento nel calcolo della media ponderata, cosa che invece è possibile e prevista per gli anni successivi. Si crea così una oggettiva sperequazione cui bisogna far fronte individuando soluzioni efficaci ed eque. Si ritiene quindi opportuno aprire sulla questione una fase di ulteriore riflessione e confronto tra i docenti e i rappresentanti degli studenti al fine di individuare un percorso che dia però una risposta chiara alla questione di fondo: come valutare la prova finale in una situazione così diversa rispetto al passato? Inoltre, le lauree specialistiche impongono la stessa domanda: è pensabile garantire la stessa quantità di punti per la prova finale della laurea triennale (5 CFU) e quella della specialistica (25 CFU)? Evidentemente no. Il problema è serio e confido che lo affronteremo insieme con serenità. Nessuno vuol risolvere senza la necessaria riflessione e discussione la questione. Abbiamo avviato un confronto, senza forzature: tanto è vero che il punto non è previsto - come è stato notato - all’odg della prossima Facoltà. Mi dispiace per l’allarme che si è creato e mi auguro - come sempre - la partecipazione attiva e serena degli studenti".

Il rappresentante degli studenti Massimo Caponetto risponde così all’intervento del preside:

"Anche io reputo l’intervento del Preside un ottimo inizio per dare vita ad un dialogo su questo tema, tanto importante e tanto spigoloso. Ma il ruolo che ricopro da qualche anno, ovvero quello di rappresentante non mi può sollevare dall’indicare un punto su cui non potremo trattare: qualsiasi cambiamento ad un sistema applicato in questi anni deve riguardare gli studenti che si immatricoleranno per la prima volta nell’anno accademico 2006/2007. Quindi il dialogo si sposta su come regolamentare per i futuri iscritti e su questo punto siamo tutti d’accordo che non si può continuare come fatto finora. La mia rigidità per quanto riguarda l’intoccabilità di chi già è iscritto non è un semplice capriccio: "Lui si ed io no", ma una salvaguardia del diritto di equità che dovrebbe essere in tutti noi un punto inamovibile di responsabilità. Sono fiducioso e ripongo nel operato del preside grandissima fiducia, perchè lui in quanto rappresentante massimo della facoltà è garante del principio di equità di cui non mi stancherò mai di difendere il valore. Siamo davanti ad un problema morale e come tale so già che sarà cura delle parti operare per il meglio."

Sul nostro giornale vi terremo aggiornati sulla vicenda nelle prossime settimane.


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Voto di Laurea a rischio nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania
4 luglio 2006, di : Giovanna

perfettamente d’accordo con te, mi chiedo tuttavia se il massimo di cinque punti vale anche per il vecchio ordinamento e una tesi sperimentale.