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Unione Sindacale di Base: I Congresso Nazionale

Montesilvano (PE) 7/8/9 giugno 2013

di Redazione - venerdì 7 giugno 2013 - 2309 letture

La USB c’è, esiste e si è fortemente rafforzata. Questo risultato, quando è iniziata 3 anni fa la costruzione della nuova confederazione sindacale, non era affatto scontato. Molte erano le forze che remavano contro la prospettiva che si affermasse in Italia un soggetto sindacale nuovo, aperto, conflittuale e di classe. Le resistenze alla nostra crescita non erano solo di parte padronale e non provenivano solo dagli apparati sindacali tradizionali.

Anche nel variegato mondo del sindacalismo di base e alternativo, nonostante si sia cercato di coinvolgerlo tutto nel percorso di costruzione di USB, si è in più occasioni, e da più parti, lavorato affinché la spinta, che pure esisteva, a tessere una relazione con la nascente nuova confederalità, non trovasse spazi e aperture. Insomma abbiamo lavorato dentro diffidenze, paure, antagonismi di bandiera, personalismi di organizzazione. Eppure oggi USB è una realtà. Non solo è una realtà, ma è divenuto un punto ineludibile del confronto per tutti quanti oggi vogliono produrre e organizzare conflitto.

Ci siamo collocati al centro dell’antagonismo di classe. Ciò è avvenuto in parte per merito nostro e in parte perché, purtroppo, nel nostro paese non esistono strutture sociali, sindacali e politiche adeguate a proporsi come centro aggregatore sul piano sociale e sindacale. Questa nostra capacità di essere diventati un punto di riferimento per molti soggetti, singoli e strutture, ci ha via via imposto un piano di azione e di relazioni che hanno sedimentato nuovi ambiti di lavoro e spazi di confronto che si sono rivelati estremamente utili per la crescita della nostra funzione.

Il Patto federativo tra l’USB lavoro Privato e lo SNATER è stata uno di questi. La ri-nascita del Forum Diritti/Lavoro, il suo ampliarsi alla partecipazione di tanti giuristi, giuslavoristi, tecnici del lavoro e del diritto ma soprattutto l’ingresso, nel Forum, delle compagne e dei compagni della Rete 28 Aprile in Cgil e il loro contributo al lavoro di analisi e di intervento sulla quanto mai attuale questione del diritto e del lavoro, sono forse gli esempi più evidenti di questa nostra nuova capacità di promuovere un percorso unitario.

La vicenda ILVA, la nascita della struttura in quella azienda martoriata dagli spiriti animali del capitale e dalla corruzione politico/sindacale e il ruolo importantissimo che ha immediatamente cominciato a svolgere, la capacità di costruire momenti di forte visibilità delle nostre lotte contro le esternalizzazioni e il precariato come avvenuto a Torino con Ken Loach, la nostra determinante partecipazione alle grandi manifestazioni indette dal COMITATO NO DEBITO prima e del NO MONTI DAY dopo, la crescita esponenziale delle strutture sindacali/sociali sul terreno del diritto all’abitare, del diritto al reddito e le mille iniziative di lotta che quotidianamente costruiamo in tutto il Paese, dai trasporti al pubblico impiego, dalle fabbriche al mondo del commercio, del precariato, dell’immigrazione e della disoccupazione ci raccontano di un sindacato vivo, che sta dentro la contraddizione di classe, che è capace di assumere funzione determinante per la crescita del conflitto.

Ovviamente tutto ciò non è sufficiente ad immaginare che si è già costruito e definito il sindacato che serve. Non abbiamo alcuna necessità di incensamenti autoreferenziali, abbiamo invece la necessità di capire se quanto abbiamo costruito finora ha avuto o meno un buon esito, se e come bisogna modificare, per migliorarle, le nostre modalità di lavoro e di intervento, se la struttura organizzativa che ci siamo dati risponde alle esigenze che ci pone la fase. Ciò che ci ha sempre contraddistinto è stata la caparbietà di fare sempre i conti con la realtà concreta in cui siamo immersi, per costruire collettivamente gli strumenti adeguati ad affrontarla. Il I° Congresso della USB deve servire quindi non solo a darci coscienza compiuta del nostro essere, a tre anni dalla fondazione del nostro sindacato, ma a fornirci gli strumenti politici e organizzativi per far crescere un’ipotesi sindacale di classe, coinvolgente, dentro una condizione politica e sociale particolarmente difficile.

Il documento intero è consultabile nel sito della Usb al seguente indirizzo:

[http://congresso2013.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=57103&cHash=17c0dbf46d&MP=63-1504->http://congresso2013.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=57103&cHash=17c0dbf46d&MP=63-1504]


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