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"Scusa ma ti chiamo orrore"

Parlerò di un vero e proprio fenomeno, di una questione più chiacchierata degli scandali di Governo (come se non bastassero quelli), di presenza continue nei canali tv: Il fenomeno Moccia.

di Charl - martedì 12 febbraio 2008 - 8087 letture

Questa non è una recensione. Non è un commento. Non è un elogio. Forse suonerà come una condanna ma non è così.. non si condanna o giudica nessuno,lo so bene!

E’ uno sfogo!

Parlerò di un vero e proprio fenomeno, di una questione più chiacchierata degli scandali di Governo (come se non bastassero quelli), di presenza continue nei canali tv: Il fenomeno Moccia. Si, ripeto, non condanno nessuno.. figuriamoci se posso permettermi di giudicare la studentessa stanca che vuole vedere qualcosa di leggero per svagarsi un po’ o la signora che sogna “i tempi che furono” spiando l’amore di due ragazzini. Infondo: chi non ha mai acceso la tv su “centovetrine” e “beautiful”cucinando un uovo fritto o scolando la pasta? (però per quelli non paghi nulla.. neppure il canone!”)

Elencherei i titoli ma a parte la fantomatica scritta sui muri.. modificata anche dagli anti- Moccia in “io e te 3 metri sotto terra” o “ io e te tre chili sovrappeso” non mi viene in mente nulla..(li sforna alla velocità della luce) …eppure dovrei ricordare titoli così impegnati! ( va bene, giusto.. non devo giudicare)! Visto e considerato che addirittura Enrico Mentana si è occupato del “caso” di stagione, spendo qualche parola..

io non sono snob, cerco di non essere qualunquista o estremista.. non voglio apparire una persona ottusa che non riesce a vedere oltre il suo naso. Ma a volte non mi posso proprio trattenere! Tutti si cimentano nella scrittura, tutti pubblicano libri, tutti hanno il loro bestseller in vendita a non meno di sedici euro mentre i classici sono declassati al retrobottega, venduti ad un prezzo inferiore al loro valore ( ben per noi ovviamente!). Mi chiedo:é così semplice scrivere un libro o vivo in una società di menti geniali senza essermene accorta? ( non giudicare, Antonella, non giudicare..)

Bene, chi è Moccia? Non so chi sia, che mestiere facesse prima.. ora credo sia scrittore ( che azzardo!) o addirittura regista ( così dicono..) se si può definire così chi poggia sul consenso di giovani che fino a due mesi fa (prima che Benigni facesse il programma) credevano che “Paolo e Francesca” fossero i protagonisti di qualche telefilm o chi riceve plausi da ragazzini che sono fieri di aver abbandonato Topolino per la “letteratura impegnata” , allora si! Se definiamo scrittore una persona che scrive con il linguaggio degli short message service ( odiosissimi “xkè”.. un giorno torneremo ai graffiti preistorici!) o peggio, con il linguaggio scurrile e impuro dei giovani d’oggi, allora si! Se definiamo scrittore uno che, pur di vendere, registra le discussioni dei protagonisti dei suoi film per farne un nuovo “capolavoro”, allora si! Il successo di Moccia deriva da queste storielle lette sotto i banchi.. e vi assicuro che c’è molto di più da leggere sotto i banchi di scuola..

Credere che questo modo di fantasticare e svagarsi sia l’unico e il più sano mi preoccupa, pensare che questo sia un modo per avvicinare i ragazzi alla letteratura mi terrorizza, pensare che si possa trovare uno spessore di profondità in queste duecento o più pagine di libri mi sconcerta! ( che avrà mai da dire in tutte queste pagine??)

Scontata la storia, scontato il finale, scontati i personaggi.. fantasia?dove?quale fantasia? “Alice nel paese delle meraviglie” sviluppa la fantasia, “Il piccolo principe”sviluppa la fantasia.. libri che sono capaci di portarti in mondi paralleli, sempre più in là, sempre più lontano dal reale. In compagnia di te stesso e di mille personaggi assurdi e fantastici. E la tua sensibilità si sviluppa, la tua attenzione ai particolari cresce, le tue capacità si ampliano come una bolla di sapone mentre ci soffi dentro. È l’alito della cultura quello!

E sei più ricco tu di quanto tutti gli altri possano credere, adesso non ti soffermi alle apparenze, sai apprezzare tutto quello che si nasconde tra le pagine di un libro, sotto le maschere dei personaggi. Vedi lo spessore dei loro sentimenti, capisci cos’è l’odio e cos’è l’amore, vivi la morte. Ti scorrono sulla pelle sentimenti mai stati tuoi come se ti appartenessero da secoli. Torni indietro nel tempo e balzi nel futuro. Tutto in un attimo! È un miracolo, giuro, un miracolo!E’ capolavoro..

Forse è questo quello che bisognerebbe insegnare.. insegnare ad apprezzare il bello, la letteratura vera. Smetterla di credere che sia lontana anni luce da noi!!! E’ una bugia! Vi assicuro che se i politici avessero letto Dante o Machiavelli forse non saremmo a questo punto, vi assicuro che se avessimo prestato più attenzione ai “Promessi sposi” avremmo imparato l’arte della scrittura e anche quella della sottile ironia, vi assicuro che se avessimo letto attentamente Calvino avremmo capito cos’è la fantasia e perdendoci tra le pagine migliori della nostra Letteratura (quella vera!) avremmo imparato ad amare!

E poi basta con la storia del libro “diseducativo”!! A parte l’assurda e poco consistente storia, io non parlerei molto di "libro diseducativo", anche perchè sappiamo bene quanti libri parlano e hanno sempre parlato (capolavori intendo, non "robetta") di amori impossibili, assurdi, illeciti.. Basti pensare a "Lolita" di Nabokov o ad "Un amore" di Buzzati.. (vi consiglierei addirittura “porci con le ali”!) forse sono questi i libri che farei leggere ai miei figli.. in ogni riga troverebbero la poesia, la sensibilità e la sottigliezza del capolavoro! Non mi glorierei tanto che la società giovanile si stia aprendo alla letteratura, è come se ci gloriassimo di avere tutti la possibilità di vedere la tv e stessimo solo a guardare Maria de Filippi!!

Non posso fare altro che essere contenta di essermi interessata a letture ben diverse.. che hanno lasciato un segno nella mia anima, che mi hanno aiutata a crescere mentre il resto andava da un’altra parte o tornava indietro! Altro che soliti stereotipi (proprio quelli da cui dovremmo sfuggire), stupendi attori e soprattutto un Moccia che più che scrittore è miracolato:il frutto di una società che ha perso il senso dell’arte e del gusto mentre gli scrittori di talento rimangono ai confini..

capisco il volersi distrarre con qualcosa di più leggero.. ma l’elogio no!quello no!

Che fare? Io non comprerò i suoi libri e non vedrò i suoi film!Niente di rivoluzionario ma almeno non mi sentirò responsabile di aver finanziato questa cultura della "non cultura"!

Fine dello sfogo!


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"Scusa ma ti chiamo orrore"
14 febbraio 2008

Agata sei sempre la solita esagerata!
"Scusa ma ti chiamo orrore"
14 febbraio 2008

Per questo poi uno ti vuole bene!
Brava Antonella
14 febbraio 2008, di : Ornella Guidi

Ammetto di aver fatto di peggio, l’ho comprato! In genere evito con cura i cosiddetti bestseller preferendo i longseller classici, però in questo caso dopo tanti mesi sono crollata. Il risultato? Il libro è su un tavolinetto accanto a un divano con la copertina infilata a pagina 39 o forse 28 o forse 15, lo guardo e dico - dai ornella, anche Guerra e Pace le prime 100 pagine le trovavi ostiche e poi hai pensato che avevi letto un pezzo di Dio, poi torno in me e mi vergogno di pensieri tanto blasfemi.

L’autore che più divertente non si può? a tratti perfino esilarante! profondo acuto, che racconta com’è l’amore a noi umani, che ci spiega come siamo: Marcel Proust! In termini proustiani Federico Moccia è un piccolo Verdurin.

Brava Antonella andiamo alla riscossa della verità!

"Scusa ma ti chiamo orrore"
14 febbraio 2008, di : Antonella D’amico

grazie del sostegno,Ornella! :D

ma chi è Agata?

"Scusa ma ti chiamo orrore"
13 marzo 2008

ciao antonella, ciao ornella francamente non ho mai letto moccia né mai me ne sono interessato. condivido gran parte delle tue affermazioni, specie sull’ironia del manzoni. credo tu abbia centrato il problema: almeno il buongusto di evitare l’elogio! eppure la letteratura-supermarket si fa con quei titoli, purché ci sia il marketing a fare da balia. Il piccolo muccino l’ha capito e si è fiondato, ma stavolta con due di balie, chi gli ha scritto il libro e chi l’ha sponsorizzato. se fossi vecchio direi, sbuffando, "sono i tempi che corrono..." ma non riuscirei a fare a meno di aggiungere "per andare dove, però, è il problema". Manuel
"Scusa ma ti chiamo orrore"
16 novembre 2010, di : iara

Bellissimo articolo anche io la penso così su Moccia e su chi ha il coraggio di prendere in mano un suo "libro" per leggerlo e non per metterlo sotto un tavolo zoppo. Mi convinco che la gente che lo considera uno scrittore o un regista o quel che vogliono loro, sia gente che in realtà non sa neanche cosa voglia dire leggere o amare la vera letteratura. Sono persone da letture in bagno, volgarmente parlando, che giudicano un libro da quante copie vende o dall’attore più o meno appetibile che interpreta il personaggio nella trasposizione al cinema. Pazienza, mi fanno pena. Anzi spesso mi diverto a sentirli parlare di questi libri, specie quando ti dicono che hanno appena finito tot numero di pagine come se fosse un’impresa olimpica e poi schifati ti dicono che il "signore degli anelli" (e 99 su 100 hanno visto il film e si ostinano a paragonare la storia a Harry Potter) non lo leggeranno mai perchè è troppo pesante. Mah...