Schermate blu di errore? Colpa della memoria

Microsoft sostiene che un numero sempre più rilevante di crash è causato da errori di memoria non dipendenti dal software. La soluzione ideale sarebbe l’adozione a tutto tondo delle memorie ECC già adottate nei server

di Giuseppe Castiglia - martedì 22 maggio 2007 - 7605 letture

Microsoft sostiene che un numero sempre più rilevante di crash è causato da errori di memoria non dipendenti dal software. La soluzione ideale sarebbe l’adozione a tutto tondo delle memorie ECC già adottate nei server

Los Angeles (USA) - Analizzando i rapporti d’errore ricevuti via Internet dagli utenti di Windows, Microsoft ha ravvisato come un crescente numero di crash di sistema venga causato da errori di memoria non dipendenti dal software. Si tratterebbe dei cosiddetti errori single-bit, spesso capaci di bloccare l’intero sistema operativo a causa della corruzione di un singolo bit di memoria.

Secondo quanto riportato da EETimes.com, che cita come fonte un documento confidenziale di Microsoft, gli errori di memoria single-bit sono oggi tra le dieci cause più frequenti di crash del sistema operativo. Per tale ragione il colosso di Redmond ha invitato i produttori di desktop e di notebook a considerare l’uso delle memorie ECC (Error-Correcting Code). Questo tipo di memorie, abitualmente utilizzate nei server e nelle workstation di fascia alta, sono in grado di verificare e correggere automaticamente eventuali errori nei dati (non più di un bit contemporaneamente per ciascun byte).

Il problema è che le memorie ECC costano decisamente di più rispetto a quelle standard, e rischiano dunque di far lievitare il prezzo dei computer consumer.

Un portavoce di HP, Jeff Galloway, ha dato molta importanza al problema, ed ha invitato l’industria a studiare quanto prima delle soluzioni: Galloway ha chiesto a Microsoft di concedere i bollini di certificazione per Windows Vista solo ai sistemi che utilizzino DRAM ECC (cosa che già avviene, per esempio, con Windows Server).

Microsoft ha ammesso che risalire alle cause degli erorri single-bit è praticamente impossibile con i rapporti d’errore in suo possesso. Tali errori possono essere generati da cause molto diverse tra loro e di difficile individuazione.

Samsung e Qimonda sostengono che le memorie SDRAM e DDR1 contenevano alcune funzionalità di correzione degli errori, ma i produttori di PC non le hanno mai utilizzate: ciò avrebbe spinto gli ingegneri ad eliminare tali funzioni dalla specifica DDR2. Ora questa tecnologia potrebbe però rifare capolino, insieme ad altre soluzioni, con lo sviluppo dell’interfaccia DDR4.

Va detto che questa non è la prima volta che Microsoft sollecita l’industria del PC ad abbracciare le memorie ECC. Già lo scorso anno, infatti, BigM disse che il migliorato sistema di gestione della memoria presente in Windows Vista avrebbe trovato nelle memorie ECC un prezioso alleato per incrementare la stabilità dei PC.

Fonte: Punto informatico

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