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Salto di Quirra, nuova indagine di Fiordalisi: pilotati gli appalti sul controllo delle emissioni

Un articolo di Maso Notarianni da www.eilmensile.it

di Redazione - venerdì 6 luglio 2012 - 2571 letture

Turbativa d’asta mediante collusione: è questa l’ipotesi di reato che ha portato il procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi a far partire l’ennesimo filone di indagine sul poligono militare di Salto di Quirra.

Secondo la procura si deve scavare più a fondo sugli appalti che la Namsa, l’agenzia Nato che si occupava della logistica, oggi confluita nella Nspa, ha affidato alle ditte che per suo conto avrebbero dovuto monitore gli effetti delle attività militari della base. Le indagini si riferiscono a un mega-appalto del 2008, diviso in cinque lotti: uno doveva controllare la radioattività aerodispersa, il secondo l’eventuale inquinamento elettromagnetico, il terzo lotto doveva analizzare gli elementi chimici nelle matrici ambientali e biologiche, il quarto doveva approdare in una certificazione ambientale, il quinto doveva realizzare un sistema informativo ambientale. Ognuno di questi lotti, era stato affidato dalla Namsa ad altrettante ditte.

Proprio su questo appalto la procura di Lanusei ipotizza il reato che sta alla base di questo nuovo filone di indagine e che ha fatto scattare sequestri e perquisizioni in tutta Italia, da Cagliari a Venezia, da Verona a diverse località della Lombardia. Secondo Domenico Fiordalisi, infatti, le risultanze delle indagini delle ditte che vinsero l’appalto sarebbero state pilotate – stando agli sms sequestrati agli indagati – «Per zittire le popolazioni e le associazioni ambientaliste» che da anni conducono una battaglia perché sia svelata la reale portata degli esperimenti e delle esercitazioni militari del poligono sulla popolazione civile della zona.

La vergogna e l’orrore di Quirra (E-Il Mensile, 10 maggio 2012)
 Le dichiarazioni di Domenico Fiordalisi alla commissione d’inchiesta della Camera

Le attività militari al poligono di Quirra proseguite per decenni hanno di fatto inquinato tutto il territorio circostante. Durante l’audizione nella Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito del procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, andata avanti per ore, sono stati descritti i danni causati all’ambiente. E alle persone. Dati che hanno lasciato di stucco i membri della commissione.

“Numerosi testimoni hanno raccontato di aver visto le nubi causate dalle esplosioni dirigersi, trasportati dal vento, sopra le zone abitate, soprattutto Escalaplano, causando molti danni alla popolazione. Il caso più emblematico riguarda una ragazza sorda, cieca e che non può camminare nata 23 anni fa. Una settimana dopo la sua nascita un altro bambino è nato con malformazioni. Nei periodi precedenti alle nascite si udivano le esplosioni e si vedevano le colonne di fumo che arrivavano sopra la loro casa, particolarmente esposta ai venti”.

“I brillamenti che hanno interessato un’area di 75mila metri quadrati hanno determinato situazioni particolari. Dalle foto aeree che abbiamo scattato si vedono distintamente alcune aree di colore bianco. Quelli sono i luoghi dove avvenivano le esplosioni, tanto che non cresce più erba” ha detto durante uno dei passaggi dell’audizione il dott. Fiordalisi.

Ma a lasciare di stucco i presenti sono stati i dati che hanno riguardato le malformazioni di neonati venuti al mondo nelle zone militari e degli animali

“Inoltre, è stata trovata una vera e propria discarica di proporzioni enormi. Un ettaro di estensione profonda dai 3 ai 5 metri completamente piena di rifiuti militari: rocchetti di filo per i missili anticarro filo-guidati, amianto e molti altri agenti inquinanti, ma anche parti di metallo, parti elettroniche e centinaia di gomme di camion. Questa discarica si trova a Ispibiris, un’area di un’asta fluviale di primo ordine. Il fiume Flumendosa diventa quindi una fonte inquinata” dice ancora il procuratore

“Ad avviso della procura le prove di scoppio effettuate nella zona interferiscono e molto con l’ambiente a causa dei residui di particelle sprigionati dal calore e dagli scoppi. Le particelle nocive prodotte dalla vaporizzazione dei metalli pesanti di ogni tipo contenute nelle bombe, tornano in circolo nell’aria sottoposte al circolo dei venti. Per la procura questo dato è stato molto importante. Possiamo dire che tutto ciò che si trova qui intorno è ricco di particelle di metalli pesanti, che possono essere inalate, e vanno più in profondità nel corpo rispetto all’inquinamento di città. Ecco questo potrebbe spiegare l’incidenza sui linfomi e sulle malattie del sangue nella zona” ha spiegato il procuratore Fiordalisi.

Ma c’è anche del materiale radioattivo all’interno della base di San Lorenzo che deve essere rimosso al più presto. “Il Cisam (Centro Interforze Studi Applicazioni Militari), aveva già dato disposizioni per la sua rimozione. Il materiale è lì da un decennio e non è stato ancora rimosso”. Ha detto Fiordalisi

Fra le altre cose, è notizia di questi giorni, fra Cagliari e l’Ogliastra sono stati riesumati i corpi di 15 pastori che erano morti a causa di leucemie e linfomi. Su dodici corpi sono stati ritrovati livelli di Torio 232 oltre che di antimonio, piombo e cadmio.Dati altissimi e secondo alcuni studiosi molto più alti della norma.


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