SAI8. Dalle intimidazioni contro sindaci ribelli ,alle minacce contro il parlamento regionale, se farà una legge per l’acqua pubblica.

Ecco la risposta del vicepresidente dell’ATO Idrico Paolo Amenta, all’articolo apparso su LA SICILIA "Saranno i Comuni a chiedere un risarcimento danni di 400 milioni di euro a SAI8, per tutti quegli investimenti che non ha saputo garantire e per i disservizi e problemi causati ai cittadini di tutta la provincia».

di Giuseppe Castiglia - domenica 26 maggio 2013 - 4538 letture

IL SINDACO PAOLO AMENTA SULLE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DI SAI 8

“Continuiamo a subire minacce da una società dichiarata fallita dal Tribunale, saremo noi a chiedere al Gestore un risarcimento di 400 milioni di euro per investimenti mancati e inadempienze contrattuali che stanno causando disservizi a tutti i cittadini della provincia”

In merito ad articoli di stampa che preannunciano richieste milionarie di risarcimento da parte di SAI8 agli 11 Comuni “ribelli” (Avola, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Francofonte, Melilli, Palazzolo Acreide, Sortino) che non hanno consegnato i propri impianti del Servizio Idrico Integrato al gestore, il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, vice presidente dell’Ato idrico ha dichiarato:

«Continuiamo a subire minacce di risarcimenti milionari per danni da una società, SAI8, la cui prima ed unica mandataria, Sogeas, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Siracusa, il 17/07/2012 con sentenza n. 41/2012. Come sempre SAI8 dimentica, parlando di contratto, che è stata la stessa, a suo tempo, a calendarizzare le consegne dei Comuni, proprio perché impossibilitata ad una gestione complessiva, assicurando nel contempo, per i primi tre anni, nei Comuni presi in carico, investimenti per 67 milioni di euro che, invece, non sono mai arrivati, pur riscuotendo dagli utenti la quota parte inserita nella tariffazione.

A ciò si aggiunga il mancato deposito del “contratto di finanziamento” per i 500 milioni di euro di investimenti che dovrebbe realizzare nei 30 anni di gestione, che non è la semplice letterina di una banca ma la reale disponibilità di liquidità a garanzia di questi milionari lavori che non vedremo mai.

Di converso SAI8 anziché rispettare questi importanti impegni previsti dal contratto che ama richiamare nelle sue esternazioni pubbliche, ivi compreso il pagamento dei canoni annuali, ha fatto registrare continui disservizi ai cittadini, in termini di bollettazione esose, cosi come nella qualità complessiva del Servizio, come dimostrato dalle continue note, anche pubbliche, dei Sindaci.

Per questo i Sindaci “ribelli” non hanno consegnato i loro impianti ad un Gestore inadempiente dal punto di vista contrattuale e, non ultimo, per il fallimento della sua unica società mandataria.

Anzi, alla luce di questi fatti abbiamo chiesto al Tribunale l’inefficacia di quel contratto violato dallo stesso Gestore.

Per cui, SAI8 la smetta di minacciare non solo i Comuni ma anche la Regione qualora dichiarasse decaduto il contratto, perché i Comuni non solo sosterremo il Presidente Crocetta e il suo Governo in questa decisione, ma saremo noi, quelli che non hanno consegnato e quelli che hanno consegnato gli impianti, non appena il Tribunale si sarà pronunziato, a chiedere un risarcimento danni di 400 milioni di euro al Gestore, per tutti quegli investimenti che non ha saputo garantire e per i disservizi e problemi causati ai cittadini di tutta la provincia».

Ecco l’alticolo apparso su La Sicilia in cui SAI8 chiede un risarcimento ai comuni che non hanno consegnato gli impianti.

JPEG - 82.6 Kb
La Sicilia del 24 Maggio 2013


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Versione per la stampa Versione per la stampa
Ricerca
Inserisci la parole da cercare e premi invio

:.: Articoli di questo autore
:.: Articoli di questa rubrica