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S&G n. 208

Tornare alla normalità

di Franco Novembrini - mercoledì 29 marzo 2023 - 1164 letture

Questa settimana vorrei poter scrivere che siamo tornati alla normalità a VLS1929 e in alcuni casi ciò si è verificato. Per esempio domenica la Junta ha premiato le eccellenze scolastiche e sportive con borse di studio e riconoscimenti vari. Fra i premiati mi ha particolarmente colpito quello dato ad un giovane universitario campione europeo di hand-bike nella categoria under 23 David Handriyesh che in una dichiarazione rilasciata durante la premiazione si è augurato che l’uso della bici, in tutte le sue varietà, sia mantenuta e incrementata. Molti si ricorderanno che David è quello studente che non riesce a prendere il "Besanino", unico treno che si ferma alla stazione FS del paese perché esiste uno scalino di circa 50 cm fra la pedana ed il marciapiede. Tale dislivello, come già scritto altre volte, crea difficoltà alle persone anziane o che abbiano bagagli o ancora peggio passeggini con bambini. Sarebbe il caso che fosse eliminato questo ostacolo in una stazione che è stata pomposamente ribattezzata "del Parco" per attirare turisti?

Finora ci sono state solo dichiarazioni di buone intenzioni ma anche un notevole scaricabarile dicendo che dipende dalle FS. Io credo che si possano mettere in campo anche le ragioni degli utenti del servizio e che l’Amministrazione comunale si debba parte attiva, anche duramente, al fianco dei cittadini e francamente non si capisce il perché ci sia questo problema che non si verifica in altre stazioni vicine a partire da Arcore e Monza. Rimanendo nel tema della Stazione del Parco che dovrebbe attirare molte persone che volessero trascorrere qualche ora nel Parco di Monza senza usare l’auto, che poi non saprebbero dove parcheggiarla, non si sia pensato di attivare un servizio di noleggio di biciclette, tricicli o altri tipi di veicoli anche elettrici che permettano loro, una volta giunti in treno di poter visitare il parco, come del resto succede alla porta di viale Cavriga. Nel piazzale della stazione esiste un ampio deposito di bici che potrebbe essere usato per la bisogna. Certamente si dovrebbe attrezzare anche un percorso ben delineato e protetto che farebbe gli interessi della nostra cittadina e magari la farebbe conoscere meglio.

TORNARE ALLA NORMALITA’ - Certo si dovrebbe tornare alla normalità pre-covid magari migliorando alcune situazioni, ma qui nascono le note dolenti almeno per le periferie, dove la situazione prevede una diminuzione o addirittura la cancellazione di alcuni servizi essenziali per i cittadini. E’ peggiorata la situazione del verde in quanto dei molti alberi piantati pochi sono i sopravvissuti, per mancanza di cure. Le scuse sono sempre le stesse, mancanza di personale ecc. E’ peggiorata la cura ed il trasporto dei disabili per i noti pasticci del rinnovo del bando che ha visto affidare un servizio che funzionava bene ad una cooperativa che lo fa con un peggioramento ed a circa il doppio del costo precedente. Il centro medico che esisteva a San Fiorano non riaprirà più come era ma molte teste pensanti stanno annunciando piani di rilancio che francamente mi paiono un coacervo di intenzioni e affidamenti di persone fragili ed anziani e dei loro dati sensibili a personale che non pare sia autorizzato specificatamente a conoscerli e trattarli. Ora l’anzianità la stabilisce la carta di identità, ma chi stabilirà la fragilità?

Forse qualche cooperativa che gestirà i dati sanitari dei "fragili", facendolo con un giro di telefonate? Ma uno si ha qualche disturbo dovuto all’età non è automaticamente "fragile"? Deve per forza dimostrare la sua fragilità a persone diverse dal suo medico curante o dal farmacista che hanno le qualità richieste di riservatezza e competenza? Credo che quel servizio alla cittadinanza vada ristabilito ed anzi migliorato come era magari con un collegamento computerizzato degno di questo nome che forse è uno dei motivi della scarsa volontà di alcuni medici di tornarvi. Non si può tornare indietro se si pensa che il numero dei cittadini anziani tende ad aumentare di numero nel quartiere e pensare a come sarà la situazione fra qualche anno. Sarà certamente un caso al quale da mesi non viene data una risposta ma non si riesce a far funzionare sei lampioni in una via a San Fiorano da settembre e non si accendono i lampioni di via Turati, sia quelli "bruciati" che quelli mai accesi. I cittadini mattinieri possono non vedere le stelle ma certamente vedono centinaia di lampioni che potrebbero essere spenti un’ora prima e che invece cercano di fa concorrenza all’alba. Ma lo slogan non era che si doveva risparmiare anche sulla corrente elettrica. Mancano 13 mesi alle elezioni comunali.


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