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S&G n. 199

La Saga di un ambulatorio medico

di Franco Novembrini - mercoledì 25 gennaio 2023 - 4134 letture

A VLS1929 continua la Saga di un ambulatorio medico, cioè la Junta in carica risponde alle richieste dei cittadini con una serie di giustificazioni che fanno ricadere responsabilità e colpe sempre su altri, sulla eccessiva burocrazia, sulla mancanza di personale, sulla malasorte e quant’altro. Questa settimana sono alla ribalta il più volte promesso ripristino dell’ambulatorio medico a S. Fiorano che si ripete essere inadeguato allo scopo, anche se ancora è visibile una grande vetrofania con stemma del Comune che ne indica l’uso dopo tre anni dalla dismissione. Andiamo con ordine.

Quell’ambulatorio potrebbe ancora andar bene, vista la vicinanza con una farmacia, basterebbe prendere appuntamento con la segreteria di via Buonarroti, la quale stabilirebbe giorno ed ora dell’appuntamento con il medico nel giorno e nelle ore della sua presenza. Cosa che del resto si fa per quelli che chiedono un appuntamento giustappunto in via Buonarroti, solo che invece di spostarsi i pazienti, dei quali molti sono anziani o privi di mezzi si sposterebbe, non obbligatoriamente, il medico come succedeva tre anni fa prima della chiusura causa Covid.

Quello che non ha mai funzionato in quell’ambulatorio era il collegamento via computer che spesso andava in tilt e che avevamo ribattezzato, viste le prestazioni, "Commodore 64" il quale molte volte obbligava il medico a scrivere a mano le ricette. Insisto sulla riapertura perché nelle case popolari vicine abitano moltissimi anziani che dovrebbero farsi accompagnare per dei controlli di routine o magari solo per essere rassicurati dal loro medico di fiducia da parenti od amici che in questi tempi non possono chiedere troppi permessi alle aziende nelle quali lavorano. Un pericolo che potrebbe appalesarsi potrebbe essere quello che molti anziani pazienti, viste le difficoltà delle visite, possano decidere di tralasciare di curarsi e quindi correre pericoli con esiti esiziali. La promessa dell’apertura di una Casa di comunità che dovrebbe essere nel quartiere Cederna di Monza vista su una carta stradale risulta vicina a VLS1929 ma se si deve raggiungere con i mezzi pubblici una semplice visita porterebbe via una mezza giornata fra andata e ritorno in quanto il nostro Comune ha solo servizi pubblici che vanno a Monza centro o alla stazione FS e non nei quartieri periferici come il Cederna.

Poi non capisco perché i medici di base di VLS1829 dovrebbero operare in quella struttura visto che la dottoressa che li rappresenta parla "di futuri onerosi impegni", evidentemente oltre a quelli che già hanno. Spero che qualcuno me lo spieghi essendo parte in causa come paziente o se volete stake holder per gli anglofoni de’ noantri.

BUONE NUOVE - Debbo registrare due buone nuove: la prima è quella che al quartiere San fiorano è stato risparmiato l’aerosol di Bromuro di metile che avrebbe provocato il fuoco di Sant’Antonio, rito che avrebbe dovuto svolgersi domenica 22 gennaio, giorno dedicato a San Vincenzo martire, mentre la celebrazione ecologica con giochi per bambini, merende e bevute in piazza del Comune è stata annullata per il maltempo. Mi auguro che si ripeta il prossimo anno con il tempo clemente; la seconda è quella che tre giorni fa i cartelli che limitano l’altezza dei furgoni che possono passare nel sottopasso di via Fratelli Bandiera sono stati sbrogliati. Spero resistano alla prossima giornata di vento.

FIAT LUX - Invece per i sei lampioni della stessa via, Fratelli Bandiera, il buio persiste. Ma ci vuole pazienza del resto sono solo circa sei mesi che sono spenti. Prima o poi la luce tornerà a splendere più lucente ne brillante che pria.


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