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Quisquilie&Pinzellacchere. Nr. 45. Comitato contro i ’’muri di gomme’’, quelli veri e quelli burocratici

Serata da ricordare quella di lunedì 10 maggio a Villasanta (MB). Prima uscita pubblica del comitato ’’Cambiamo Aria’...

di Franco Novembrini - mercoledì 22 maggio 2019 - 2016 letture

Serata da ricordare quella di lunedì 10 maggio a Villasanta (MB). Prima uscita pubblica del comitato ’’Cambiamo Aria’’, nato per contrastare l’ammassamento di copertoni vecchi e nuovi in un quartiere densamente abitato. La ditta, secondo una stima della ATS, ente che nel milanese cura i problemi riguardanti la salute fa ammontare la cifra a 650.000 pneumatici. La serata è stata voluta, gestita e curata da un team di ragazze, più o meno giovani, che, con sacrifici e buona volontà hanno curato fin nei minimi dettagli l’evento.

La sala dove si svolgeva la presentazione era tappezzata di foto, di domande e risposte alle iniziative del comitato e di articoli di giornali che, lo scorso anno, avevano supportato le iniziative dei cittadini esasperati dagli odori, dal traffico di Tir durante il giorno e la notte e anche dall’incombente pericolo di incendio segnalato anche dai Vigili del Fuoco.

Il parterre degli invitati era di prim’ordine: una avvocatessa specializzata in diritto urbanistico ed ambientale, un architetto di Legambiente di Monza ed un biologo esperto in questioni ambientali, dirigeva il ’’traffico’’ la emozionatissima presidente del Comitato, alla sua prima uscita in tale veste, supportata da un discreto numero di neofite piuttosto decise e combattive.

IL PUBBLICO - Vi è stata una buona partecipazione di pubblico, tanto da riempire la sala, e direi di una certa qualità, nel senso di persone preparate. Partecipavano tre candidati sindaci, si vota il 26 maggio, e molti candidati. Dopo la presentazione e la storia, un po’ lunga ma puntigliosa della nascita e delle azioni del comitato.

GLI INTERVENTI - Sono intervenuti gli esperti che hanno illustrato i pericoli per gli abitanti del quartiere e raccontando le loro esperienze. Mi ha colpito, la capacità tutt’altro che scontata, di far partecipare ai loro tavoli sindaci di diversi orientamenti politici che hanno permesso loro di ottenere alcuni successi. Il primo ad intervenire del pubblico è stato quello del sindaco in scadenza, che non ha entusiasmato, se non i suoi pochi accompagnatori. Ha fatto un elenco estratto dai cavillosi regolamenti comunali che, secondo lui, lasciano poco spazio agli interventi dei sindaci.

La cosa era smentita da quello che poco prima avevano raccontato gli esperti con le loro esperienze e con le scelte di campo fatte da altri sindaci. La avvocatessa rincarava la dose citando articoli a favore di chi difende la salute pubblica e citando anche articoli della Costituzione, questa Costituzione tuttora vigente, che pone in grande risalto la difesa della salute, appunto, e del vivibilità ambientale. Debbo ricordare che il sindaco, benché eletto da una lista civica, nel periodo del referendum renzian-boschiano, sulla Costituzione fece dichiarazioni a giornali e tv a favore per il SI e non mi pare che si sia pentito. Gli ricordo che un no comment, visto che non rappresentava un partito, sarebbe stato più congruo, comunque acqua passata.

In questi mesi nel quartiere in discussione, dove per anni non si riusciva a prendere contatto con il Coordinamento di quartiere, organismo fortemente voluto da questa giunta e creato dopo una lunga gestazione e molte pubbliche riunioni. Come si usava anticamente dire in Toscana, cito a memoria, ’’ognun dice ch’esista ma niun mai lo vide’’. Ebbene gli ultimi mesi sono stati spesi dall’Amministrazione comunale per un progetto di ZTL, per impedire in certe ore il traffico, la limitazione a 30 km orari, sulle vie di scorrimento ed altre varie ed eventuali. Non una parola sulle migliaia di Tir che durante le ore diurne e notturne movimentano, in arrivo e in partenza, le decine di migliaia di pneumatici. Questi mezzi hanno saturato i parcheggi nei pressi delle abitazioni e il relativi gas di scarico dei loro motori spesso accesi per ore non inquinano? E se la ditta dovesse aumentare il proprio giro commerciale di affari quali azioni si potranno organizzare?

L’ultima notazione, mi scuso per l’autocitazione, nel mio intervento chiedevo agli amministratori del Comune, attuali e futuri, se vorranno dare uno sguardo alle foto, fatte tutte con relativa data, ai documenti rilasciati da Prefettura, ATS, Vigili del Fuoco, ARPA ecc. sono da considerare allarmistici. Che dire poi della rassegna della stampa cittadina degli scorsi mesi che parla di storture e mancanza di controlli. Che cosa ne pensate?



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