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Questo non è un Paese per bambini

Le polemiche sulla deputata grilla che ha osato andare al parlamento con il passeggino e il bimbo/a.

di Sergej - martedì 12 marzo 2013 - 2019 letture

In questo Paese impazzito non capisco proprio gli sghignazzi e le maleparole sul cittadino eletto alla Camera dei Deputati che ha osato venire con il passeggino. A partire dalla finta asettica notazione da parte di Repubblica

"Tra loro anche una giovane famiglia: madre, la deputata Gessica Rostellato, e padre con il piccolo ’a bordo’ di un passeggino che hanno aspettato nell’atrio del Palazzo, tranne una breve sosta in infermeria per un cambio di pannolino".

Finta e falsamente asettica, perché in un paese normale non ci sarebbe neppure da notare questa presenza; evidentemente è sentita come presenza anomala, da dover sottolineare in qualche modo. L’Italia è un Paese che ha uno strano rapporto con l’infanzia e la maternità, gli indici di maternità sono bassissimi (è un "paese di vecchi") e che non fa assolutamente nulla per favorire realmente la maternità: a parte i fascisti parolai e i cattolici che odiano le donne ma sono così tanto "a favore della Famiglia". Bene, in tutto questo nessuno ha sottolineato come l’Istituzione sia tanto arretrata e maschilista da non avere neppure uno spazio attrezzato per bambini. Per cambiare il pannolino si deve andare in infermeria! Ma che Paese è questo? Altro che Terzomondo! Ma non ci accorgiamo in che Paese viviamo? Siamo solo bravi a fare i cani e abbaiare tutti quando il branco abbaia?

Nel calderone, i cani abbaianti comodamente seduti dietro le scrivanie e dietro gli schermi dei computer accomunano tutto, fanno di tutta un’erba un fascio. E’ la posizione tipica del fascista.

Oggi viviamo in un Paese che ha le barriere architettoniche poste contro tutti i deboli della società: anziani, bambini, donne, handicappati. Tutto quello che abbiamo costruito a partire dagli anni Settanta, e che avrebbe dovuto essere antisismico e in linea con le leggi civili, non lo è: è anzi fragile e nemico. Ospedali o scuole che siano. Ma anche luoghi di lavoro, luoghi di ritrovo. Perché nei luoghi di lavoro mancano gli spazi per i bambini? Perché questo odio nei confronti dei più deboli? Le nostre città sono il risultato della guerra di classe che si è svolta negli ultimi vent’anni. Non mi sembra che siamo davanti a un bel risultato. I ricchi da una parte, il resto della popolazione nei dormitori senza servizi e senza struttura. Lo stesso Parlamento è pienamente dentro questa logica, che è la logica del potere dominante che esclude donne bambini e handicappati dai "salotti buoni". Via bambini, fateci lavorare, qui si fanno cose serie mica si sta a pettinare le bambole! Qui dobbiamo decidere quest’anno quanti morti ci saranno quest’anno sulle autostrade, quanti dovranno essere uccisi nelle fabbriche e quanti dai pesticidi nel pane.

Ps. Il cittadin* deputat* con passeggino che ha così tanto creato scompiglio è la padovana Gessica Rostellato (Vedi anche PadovaOggi).



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