Quello che il giornale non dice

Ecco il vero volto della miseria, quello che si tocca con mano... quella che oggi ha dato il colpo di grazia ai miei cugini Vito e Agata...

di Redazione - martedì 18 ottobre 2005 - 2668 letture

Quotidiano La Sicilia martedì 18 ottobre:

Coniugi a piedi uccisi da << Mercedes >> davanti alla ST: << Francesco Censabella e Concetta Cinaldi... stavano attraversando incuranti dell’oscurità e del pericolo >> mentre il conducente: << ha perso il controllo del mezzo ma è riuscito a mantenere l’auto sulla carreggiata >>.

Leggendo il breve articolo in prima pagina sembra che i due coniugi siano colpevoli di incoscienza, mentre l’uomo al volante di 45 anni, praticamente un eroe nell’evitare altri morti.

I giornalisti farebbero meglio a documentarsi meglio prima di scrivere fesserie per far disperare ancora di più i parenti delle vittime.

Ecco cosa il giornale non dice:

Francesco, mio zio, l’unico maschio di sette figli, fu emigrante in Germania, ma perso il posto non riuscirà più a trovare un lavoro e riuscirà a fare solo il posteggiatore, ormai mezzo sordo da oltre dieci anni e per quel suo difetto alla gamba un po’ più corta dell’altra. Concetta non ha mai lavorato. La primogenita Agata faceva la rappresentante Avon ma guadagnava poco, il secondo e ultimo figlio, Vito, lavorava al bar in nero. Anche la sorella decise di lavorare insieme al fratello nello stesso bar, anche lei in nero, finché da qualche mese non gli fu offerto un lavoro migliore presso una ditta di ristorazione per conto della ST. Il padre ogni giorno la accompagnava al lavoro e la andava a prendere finché ieri, un ricco su una Mercedes, decide che la vita di Vito e Agata debba subire una svolta radicale.

Il sogno di Agata di un vero lavoro va in frantumi, e gli tocca essere testimone della fine dei suoi genitori, di cui si sentirà responsabile. Al pianto ininterrotto della sorella, fa fronte la forza d’animo del fratello più piccolo, Vito, un ragazzo di buoni principi, e che sin da piccolo ha imparato la durezza della vita e della povertà. E’ noto che il fato colpisce sempre i più poveri, e che i più ricchi si salvano sempre. L’assassino dichiarerà di guidare il suo veicolo a bassa velocità, mentre in realtà aveva accelerato per sorpassare una macchina che si era fermata per far passare i due coniugi. Il conducente è finito sull’air beg, la donna si è spaccata il cranio, spaccando a sua volta il parabrezza. Vito vuol vedere anche lui i suoi genitori all’obitorio, ma sviene per l’orrore di quei corpi straziati.

Sarà mai ridata dignità a questa famiglia distrutta?

Ecco il vero volto della miseria, quello che si tocca con mano... quella che oggi ha dato il colpo di grazia ai miei cugini Vito e Agata, quest’ultima illusa dal sogno della ST.

Anch’io illuso dallo stesso sogno, con due diplomi statali di perito industriale (90/100) e nemmeno un summer job!

Aldo Mazzurco


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