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Politica alla Vendola

Estremista, diverso, pericoloso, sovversivo. È l’identikit autoironico di Nichi Vendola il fenomeno politico del momento. Dopo la vittoria alle primarie in Puglia, Nichi, da candidato del PRC è diventato candidato dell’Unione per la corsa al governatorato pugliese: un militante comunista che deve saper accontentare con le sue scelte 14 diversi partiti di centrosinistra. Ce la farà?

di Luca Salici - mercoledì 16 marzo 2005 - 11966 letture

Siena - Un incontro con Nichi Vendola organizzato in Toscana. Se fosse stato tenuto in una qualsiasi zona della Puglia sarebbe stato un semplice comizio. Qui a Siena Nichi viene per testimoniare e raccontare in prima persona tutto ciò che gli è accaduto quel fatidico 17 gennaio 2005. In quella data si svolsero le primarie nella sua regione natale; 80000 elettori furono chiamati ad eleggere il loro rappresentante nella coalizione del centrosinistra per le elezioni regionali del prossimo 3 e 4 aprile. Dall’urna uscì un risultato inaspettato e sorprendente: gli elettori avevano preferito Nichi Vendola, candidato del PRC, al favorito Boccia candidato della Margherita. Sarà Nichi ad affrontare alle regionali il presidente della regione uscente Fitto (FI).

Eppure Vendola non aveva calcolato niente di tutto questo. A detta sua si trovava in una situazione paradossale: dopo quattro legislature da deputato pensava che fosse arrivato il momento di lasciare la politica e rigettarsi in strada per scrivere, storie di persone, di famiglie, dei cosiddetti “ultimi”. Scrivere con una missione chiara: sputtanare il potere. È invece si è messo in testa di candidarsi, perché comunque storie ne sa già tante; le storie della gente comune le conosce, gira per i mercati, le piazze, le industrie della puglia da sempre, e non solo da quando è politico. Lui in questa regione c’è nato. Ma la sua candidatura poneva anche un’altra sfida: contrastare la solita teoria del vincente centrista e contraddire l’abituale scelta, da parte dei partiti, di candidati volutamente incolori e inodori, solo per poterli gestire meglio.

Arriva la vittoria. Inattesa. Nichi è spiazzato, piange dopo la vittoria, e non si vergogna di raccontarlo mostrando al pubblico le proprie debolezze. Poi arriva la TV; da inizio anno si è assistito al terrorismo mediatico contro la sinistra e in particolare contro i comunisti, quale miglior scusa per l’informazione portare alla ribalta la storia di un comunista di rifondazione che vince le primarie e dovrà rappresentare tutto il centrosinistra, dal PRC all’Udeur di Mastella. Quindi Vendola diventa lo strumento con cui l’informazione enfatizza tutte le spaccature della sinistra. Ma si sa che certe azioni possono anche ritorcersi contro chi le realizza; Vendola diventa fenomeno politico e soprattutto umano e riesce, da probabile perdente, in meno di un mese a pareggiare i conti nei sondaggi dello sfidante Fitto. La loro sfida sarà decisa da una manciata di voti.

Nichi continua la sua strada, non senza problemi. Dopo la vittoria viene travolto dal potere, dal suo più acerrimo nemico che ha sempre voluto sputtanare. Lui si mette a disposizione di tutte le forze politiche che rappresenta nell’Unione, e soprattutto si mette al servizio del popolo, degli ultimi, che per Nichi sono gli unici che possono salvare il mondo. Il potere gli mette il panico: da un lato l’idea della vittoria lo solletica, dall’altro è spaventato per il dopo in cui spera di non tradire sé stesso e chi lo ha votato, insomma di garantire la propria libertà politica e la propria visione di comunista creaturale che crede nella democrazia, la partecipazione e la rappresentanza larga.

Il fenomeno Vendola non esiste secondo Nichi. La sua vittoria è il risultato di una serie di avvenimenti, piccoli terremoti, che hanno portato a far crescere e maturare i pugliesi. C’è la storia di Cosenza, dove sono stati arrestati i disobbedienti e dove il popolo ha manifestato in piazza per la loro liberazione. C’è la storia di Bari, dove si doveva svolgere il gay pride e dove il governo, nella figura di Fini, aveva cominciato a terrorizzare i pugliesi con il fantasma della xenofobia. Anche in quel caso i pugliesi risposero, e il gay pride si fece e diventò la festa di tutti i baresi, al punto che non era difficile vedere le nonnine affacciate al balcone a gettare giù petali di rose, come fanno nella festa di S. Antonio. C’è la storia di Scansano Ionico, in cui il governo si era messo in testa di costruire un sito di deposito di rifiuti nucleari internazionali. Un progetto di sperimentazione, visto che sarebbe stato il secondo nel mondo. Tutta la Lucania è insorta, e i capi della rivolta erano le nonne e le mamme, tutte le generazioni contro il pericolo nucleare. Il popolo manifestava e intanto si tenevano delle piccole assemblee scientifiche per spiegare il “no” al deposito. Anche in questo caso vinse il popolo. C’è la storia di Melfi, dell’industria Fiat del sud, ma definibile meglio, a detta di Nichi, come un penitenziario: parcheggio interno solo per macchine fiat, giorni di consegna e sospensione della paga, la doppia battuta (tredici notti consecutive in fabbrica). Succede che gli operai vogliono scioperare: accendono un fuoco davanti l’industria e sospendono il lavoro. Durante le manifestazioni arriva l’ordine delle cariche della polizia, gli operai alzano le mani e cominciano a cantare l’inno d’Italia. Per Nichi quell’inno è stato bellissimo, pieno di pathos, quasi più bello di una internazionale.

Nichi in queste storie del sud c’era. Queste esperienze le porta con sé, e parte proprio da queste per diventare il rappresentante del popolo pugliese. Il compito principale di Nichi è far crescere i pugliesi nella propria terra, senza più emigrazioni al nord in cui sottostare a lavori precari, poco retribuiti e poco gratificanti. La colpa è della legge 30, definita da Vendola «una legge che ti propone 48 tipi diversi di corda con la quale puoi impiccarti». Il lavoro non è merce grezza, non puoi stare ad aspettare con snervante attesa che qualcuno ti rinnovi un contratto a progetto, un contratto a chiamata, o delle prestazioni settimanali o mensili. Quelli che una volta erano luoghi di socializzazione e di crescita diventano luoghi di precarietà e solitudine individualistica. Ne è un altro esempio la scuola, soprattutto dopo lo stravolgimento della Moratti. «Quando ero a scuola - afferma Vendola - mi ero fatto promotore per la eliminazione dei voti. Non pensavo che dopo parecchi anni si sarebbero chiamati crediti e debiti!». Assistiamo alla mercificazione della scuola e della sua commistione con gli aspetti peculiari del mercato: fin dall’infanzia il bambino è abituato all’indebitamento anche a scuola, inconsapevole che lo sarà per tutta la vita.

La missione di Nichi è quella di aiutare i pugliesi ad aprire gli occhi e guardare alle bellezze che il proprio territorio possiede: terra, mare, storia, e soprattutto Mediterraneo. Il baricentro economico si sta spostando e sta ritornando, come parecchi secoli fa, nella zona del mare che bagna le coste del meridione d’Italia. Bisogna sfruttare questa occasione per rendere giustizia ad un meridione bistrattato e sempre in debito con i poteri forti. Parola di Nichi.


- Ci sono 6 contributi al forum. - Policy sui Forum -
> Politica alla Vendola
18 marzo 2005, di : Manu

complimenti x l’articolo...contestualmente abbiamo pubblicato un articolo sulla candidatura di Vendola ma affrontando temi diversi...
> Politica alla Vendola
31 marzo 2005, di : la S"Pina"

sono pugliese e vivo di prima persona le ultime battute elettorali; ho letto l’articolo sul candidato presidente per il centro sinistra niki vendola si può definire in sostanza un buon articolo che rende merito a una persona che fino ad oggi ha voluto impedire le sopraffazioni del potere ma che ora vede lui a caccia dello stesso. Navigando su intenet scopro che ci sono bergamaschi che appoggiano vendola perchè gay, perchè è comunista ma sotto sotto rimane un "terrone", modena si apre a vendola formando comitati prò vendola e cerca di riunire i pugliesi che nelle loro terre lavorano affinchè appoggino il candidato presidente Niki. Ma in sostanza chi conosce realmente i problemi della puglia? Il sig. Vendola che ha partecipato a tutte le menifestazioni sui diritti civili (Gay pride) conosce in sostanza i problemi dei gay in puglia?Lui che dice di camminare nei mercati per le strade e sente ascolta e scrive conosce realmente i problemi di quelle persone?Ha visto le loro case?Pranzato con loro? Non è una accusa o un qualcosa di negativo quello che scrivo opero nel sociale ho pranzato con le persone che dice di aver sentito il sig vendola ho visto le loro case e non mi va che si strumentalizzi la vita di quelli che lui chiama gli ultimi; non sono ultimi a nessuno per la loro dignità nell’affrontare la vita e per il coraggio di esserci ancora. Sarà sicuramente un uomo pieno di buoni propositi ma non ha alle spalle persone che la pensano come lui, ci sono stati 5anni di governo Fitto in puglia ma non dimentichiamo che un governo e formato anche da una opposizione che non ha fatto il suo dovere che non ha dato voce a quelli che oggi chiama gli ultimi sono tutti da palazzo da salotto, ma durante le elezioni chissà com’è diventano improvvisamente portatori sani di verità e una vergogna. Se la destra ci opprime la sinistra ci prende in giro io parlo di quella pugliese. Ci chiediamo perchè oggi berlusconi sia al potere? Io mi chiedo perchè la sinistra ha perso la sua dignità di essere sinistra? La puglia l’italia ha bisogno di uomini che siano di F.I. O dell’unione o di chi altro ancora non sono gli ideali che rimangono tali a portarci avanti ma i progetti i fatti, le azioni. Io a sinistra vedo disfattismo, vedo l’io so fare meglio di te non vedo concretezza. La puglia non è terra da sinistra non lo è mai stata e quando lo è stata ne ha pagato le sue belle conseguenze, non siamo l’emilia romagna, la toscana l’umbria dove i coloroi della sinistra sono storia noi siamo la puglia è abbiamo un dna diverso.
    > Politica alla Vendola
    6 aprile 2005, di : Francesco Chiantese |||||| Sito Web: DNA

    "non siamo l’emilia romagna, la toscana l’umbria dove i coloroi della sinistra sono storia noi siamo la puglia è abbiamo un dna diverso." ecco...meno male che si può cambiare... Mentre spesso mi soffermo su pensieri che assomigliano molto alla prima parte del tuo commento, non capisco la seconda parte. DNA. Cosa c’entra con la politica? L’italia è stata tante cose prima die ssere quella che è...è stata cose migliori...è stata cose peggiori... Purtroppo e per fortuna l’Italia cambia. La gente cambia, capisce, prova, si confronta...si si....cambia. Anche Napoli non è mai sata a sinistra (storicamente) e neanche la campania tutta. Eppure ha cambiato, ha provato, ed ha scelto che...pur non essendo soddisfatta, meglio evitare il governo delle destre.

    Accusi la sinistra di disfattismo, non mi sembri molto più ottimista. Credo di capirti, ma ti invito a lavorare o a sperare epr un cambiamento. Se non altro Vendola ha avuto di buono il riportare alcuni temi sulla bocca della gente. Cosa non scontata in questo periodo...

    > Emilia Romagna
    6 maggio 2005

    E vero qui la sinistra e come da voi la mafia e infiltrata dappertutto e se non sei dei loro non lavori, i lavori pubblici vengono affidati sempre alle solite aziende ( di sinistra ). Anche se ci sono tantissime cose che non vanno nessuno lo dice (omertà) ma si tessono lodi l’uno con l’altro, i sindaci (DS) installano mega ripetitori telefonici all’interno di zone sportive la gente crea comitati popolari che vengono subito contattati dagli attivisti dei verdi che li convincono che non c’è nassun pericolo e che non si può andare contro il progresso, ma se il sindaco fosse stato di FI o AN? avrebbero mobilitato tutti. Qui la sinistra fa esclusivamente i sui interessi e se ne infischia dei problemi della gente tanto sa che qui qualsiasi porcata faccia l’ideologia becera è talmente radicata che nessuno voterà diversamente
> Politica alla Vendola
5 aprile 2005, di : http://messinacomunista.ilcannocchiale.it/ |||||| Sito Web: http://messinacomunista.ilcannocchi...

Oggi martedì 5 aprile Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia.

C’è aria nuova in tutta Italia.

>http://messinacomunista.ilcannocchiale.it/]

    > Politica alla Vendola
    6 aprile 2005, di : Francesco Chiantese |||||| Sito Web: POLITICA ALLA VENdOLA??? Roba dell’altro mondo...

    Ehi...facendo una passeggiata in rete ho notato che il Partito marxista leninista italiano accusa vendola di essere stato appoggiato nelle lezioni nientemeno dal Fontaore di pax Cristi...Don Tonino Bello Vescovo di Molfetta. Ma è vero? Questa è proprio una cosa squallida e senza senso. La sinistra non può accettare che Don Tonino Bello appoggi Vendola...e no...anche perchè: Don Tonino Bello è morto nel 1994. Dite che hanno pceso una svista o che vendola ha amici molto molto in alto??? Roba dell’altro mondo. nel vero senso della parola.
il vendolismo vi fa soltanto invidia!!
4 ottobre 2005, di : w vendola

nichi sei un grande!!la gente è abituata a sottostare a maschere pirandelliane dai contorni indefiniti, come quelle di coloro che sono attualmente al governo..la Puglia per la prima volta ha reagito a questa monotonia,che affligge èlite e proletari in tutto e per tutto!!ha cercato e ritrovato fiducia in un uomo colto,un APPASSIONATO filantropo che aiuta i più deboli e azzitisce i prepotenti con le sue parole intense di verità,e qualche volta di azzardata pura sofistica..persino il premier ha ammesso di ascoltare musica aulica in tutto ciò che nichi dice!e allora,basta con le critiche,basta con i pregiudizi,proviamo per una volta a fidarci di una persona fuori dagli schemi,un’inguaribile utopista forse,ma sicuramente amante della vita,del rispetto e della nostra terra!!non so a voi,ma a me rabbrividisce il cuore quando lo ascolto parlare del presente,dei suoi progetti,del futuro..semina speranza,non false e disinteressate promesse!siamo abituati a falsi politici,fautori soltanto dei propri interessi e rinchiusi nei loro ostili uffici fino a quando non scada il loro mandato.Pian piano sta pericolosamente diventando protagonista della società"la mafia delle parole"-niki docet!-..sembra che ci si rivolga al politico come ci si stesse rivolgendo ad un taumaturgo in grado di guarire i mali sociali,o meglio i mali di ciascuno di noi..la politica sta meramente diventando cosa personale.Ho l’impressione che stiamo perdendo di vista i principi sui quali si basa la dottrina della politica:la res publica,la cosa comune,ai tempi dell’impero romano "impersonata"nello Stato.Si sa,la storia è un pantarei,un continuo divenire,ma perlomeno non permettiamo che si riesuminino vecchi fantasmi del potere inumano e terrorista.E’ arrivato il momento di cambiare per noi,consapevoli reduci di una storia difficile che,se attuata nuovamente,risulterebbe anacronistica in tutti i suoi aspetti.Dobbiamo realizzare questa "rivoluzione"-se si vuole utilizzare simpaticamente un termine tipicamente vendoliano e dei suoi seguaci- attraverso un "diverso",quale è il capace niki!ora è il nostro Presidente..dobbiamo dargli quanta maggiore fiducia che lo aiuterà nel suo arduo compito,e se fallirà io l’applaudirò lo stesso per la speranza in un futuro migliore che ha riacceso in me!Gente,C’è una Puglia migliore!
    il vendolismo vi fa soltanto invidia!!
    22 marzo 2006

    inizi la frase con nichi sei grande. Io inizierei con Sei una Grande Stella della Politica cara Governatrice della Puglia, dopo la legge sulla famiglia (ad personam, vedi matrimoni gay) quale altra cazzata di legge farai?
Politica alla Vendola
11 maggio 2006, di : marika da lecce

sono sconvolta. non so come si faccia ad adorare vendola come fosse un dio. è la persona più ipocrita di cui io abbia mai sentito parlare e non merita di rappresentare me nè il mio paese. lui dice di vivere in mezzo alla gente, di far parte del "popolo", (appellativo che trovo alquanto arretrato se non addirittura offensivo), ma poi se ne va in America offrendo il viaggio ai suoi amici. Lui è come tutti gli altri politici perchè è giusto che sia così, ma non ha avuto l’onestà e la serietà di ammetterlo. e intanto i problemi in puglia non sono cambiati, fitto se non altro l’ho visto più impegnato. Ma che ne puo sapere un gay laureato in filosofia e che ha vissuto per la maggior parte del suo tempo a roma della politica pugliese???? lui pensa solo a quelli come lui, che io non giudico nè discrimino, ma che non mi sembra abbiano bisogno di ulteriori diritti. o sono forse pochi i locali per gay???? si, effettivamente questo è un problema che urge affrontare... prima ancora di migliorare la sanità.... si, è meglio pensare ai gay che poverini non si divertono molto e non possono sposarsi, prima di pensare alle persone che MUOIONO perche non possono curarsi!!!!
siete ridicoli!
11 maggio 2006, di : marika

ma come potete sperare di ottenere la pace, quella vera, sbandierando bandiere colorate!!!! non c’è nulla di più ridicolo! nicola vendola, detto "nichi" , perchè lui è amico di tutti, che parla dietro a una bandiera con la scritta "PACE" e i colori dell’arcobaleno... PERFETTO. ora si che si raggiunge la pace. questa è la dimostrazione di quanto la sinistra sia attaccata allìimmagine, alla forma più che ai fatti concreti! è ora di smetterla con queste pagliacciate colorate... da quando un laureato in lettere e filosofia capisce qualcosa di politica! mi fanno pena certe immagini.... niente di più ridicolo
    siete ridicoli!
    31 maggio 2006, di : MeglioLaPACE

    Ma perchè così tanta acredine nei confronti di quelli laureati in lettere e filosofia? Mi chiedo se derivi da qualche complesso di inferiorità... E Comunque mi vuoi dire che la pace si ottiene più velocemente attaccando per primi? OK...se la pensi così sono problemi tuoi!!!
    siete ridicoli!
    13 giugno 2006, di : MARIKA DA LECCE

    RISPONDO A "MEGLIO LA PACE": COMINCIO COL DIRTI QUALE FACOLTà FREQUENTO (MI MANCANO TRE ESAMI) LETTERE E FILOSOFIA. QUESTO DIMOSTRA QUANTO TU NON ABBIA CAPITO NIENTE DEL MIO MESSAGGIO. PUNTO 1: NON CAPISCO CHE COSA SIGNIFICHI "COMPLESSO DI INFERIORITà" COME SE UN LAUREATO IN UNA DETERMINATA FACOLTA POSSA SUSCITARE L’INVIDIA DI QUALCUNO ADDIRITTURA FINO A PORTARLO A SOFFRIRE DI COMPLESSO DI INFERIORITA! CREDO CHE ABBIAMO LE IDEE UN PO CONFUSE. IO HO FREQUENTATO IL LICEO LINGUISTICO E HO DECISO DI CONTINUARE GLI STUDI PER ARRIVARE "PIU IN ALTO" LAVORATIVAMENTE. L’ UNIVERSITA PER ME E SOLO UNA TAPPA, SIETE CONVINTI CHE SIA UN ARRIVO, MA NON LO E’! NON CI VUOLE ARTE PER FREQUENTARE L’UNIVERSITA’, LO POSSONO FARE TUTTI E LO FANNO QUASI TUTTI, MA NON MI SEMBRA CHE UN LAUREATO ABBIA GIA RAGGIUNTO IL SUO OBIETTIVO NELLA VITA , QUELLO LO SI RAGGIUNGE DIVERSAMENTE. QUINDI NON VEDO QUEST’"INFERIORITA’" DA DOVE SPUNTA. PUNTO 2: LETTERE E FILOSOFIA E’ UNA DELLE FACOLTA A MIO PARERE PIU PRESTIGIOSE E INTERESSANTI, NON A CASO HO DECISO DI FREQUENTARLA, MA NON TI DA ASSOLUTAMENTE LA CONOSCENZA GIUSTA PER AFFRONTARE PROBLEMI POLITICI. LA POLITICA E’ UN MOSTRO, UN ANIMALE CHE TI SBRANA E BISOGNA ESSERE ALL’ALTEZZA DELLA SITUAZIONE E DI CERTO LE POESIE O I TEMI FILOSOFICI STUDIATI A LETTERE NON TI DANNO ASSOLUTAMENTE L’IDEA DI TUTTO QUELLO CHE PUO ESSERE LA POLITICA. PUNTO 3: QUANTO AL TEMA DELLA PACE NON HO MAI DETTO CHE BISOGNA ATTACCARE PER PRIMI, COME VEDO HAI COMPLETAMENTE TRAMUTATO IL MIO MESSAGGIO, LA GUERRA NON E’ MAI UNA SOLUZIONE, E DI CERTO NON E’ MAI PURIFICANTE, MA PER L’AMOR DEL CIELO LE BANDIERINE COLORATE LASCIAMOLE AI BAMBINI DELL’ASILO E COMINCIAMO VERAMENTE A FARE QUALCOSA DI "SERIO" PER SCONFIGGERE LA GUERRA. ESPORRE UNA BANDIERA E’ QUALCOSA DI TROPPO SEMPLICE E SE MI PERMETTI DA IPOCRITI PER METTERSI LA COSCIENZA APPOSTO E DIRE " IO SONO CONTRO LA GUERRA". LO POSSIAMO FARE TUTTI. NON COSTA NULLA.
    siete ridicoli!
    15 giugno 2006, di : ilaria da forlì

    Hai ragionissima! Vendola fa ridere, con l’età che ha, potrebbe evitare di farsi vedere in tv o ai comizi, parlando di cose serie (così le definisce lui), con quell’orecchino! La serietà, secondo me, è anche questo! Non è che se uno è gay deve per forza dimostrarlo sempre e in qualsiasi situazione! Io direi che togliere l’orecchino dall’orecchio sia il minimo che una persona della sua età dovrebbe fare, per la decenza!