Piloti depressi e in cura potranno volare

di davis - martedì 4 maggio 2010 - 2417 letture

I piloti potranno presto volare sotto l’effetto di potenti psicofarmaci. La FAA (Federal Aviation Administration) ha appena abolito il divieto che da 70 anni impediva ai piloti americani sotto trattamento di prestare servizio. La regola era stata imposta a causa dei gravi effetti collaterali, stanchezza, difetti di visione e giudizio. Sono 4 gli antidepressivi consentiti: Prozac, Zoloft, Celexa e Lexapro. Fred Tilton, medico della Faa, ha detto che anche altri psicofarmaci potrebbero venire approvati. I piloti che li usano sono tenuti ad effettuare una visita psichiatrica ogni sei mesi. Tutto ciò nonostante le Black Box (etichette di avvertimento) approvate dall’FDA sul rischio di suicidio nei bambini e negli adulti, oltre a una lunga serie di pericolose reazioni, comprese: aggressione, ostilità, disinibizione, impulsività e manie. Con gli antidepressivi, la guida spericolata è una delle reazioni più comunemente segnalate, dove molte volte l’auto si trasforma in un arma di suicidio. Che cosa potrebbe mai fare un pilota di aereo sotto l’effetto di simili sostanze? L’FAA dice di non poter stimare il numero di piloti interessati, ma crede che la percentuale di piloti depressi non sia dissimile da quella della popolazione, da loro stimata al 10%. Ecco arrivare una nube ben più scura e fosca di quella del vulcano islandese: ad esserne coinvolte non saranno le compagnie aeree, ma i viaggiatori stessi che magari hanno pensato di passare la prossima estate su una bellissima spiaggia oltreoceano.

Davis Fiore

Fonti: http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE63202W20100403 http://www.huffingtonpost.com/dr-peter-breggin/antidepressants-pilots-ta_b_542240.html http://online.wsj.com/article/SB20001424052702304871704575159740692643072.html


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