Per una legge in Puglia contro il mobbing

Corte Costituzionale: le Regioni possono legiferare sul mobbing Sentenza Corte Costituzionale 27 gennaio 2006, n. 22

La Corte Costituzionale con la recentissima sentenza della 27 gennaio 2006, n. 22 ritorna sul problema del rapporto Stato-Regioni in materia di vessazioni e abusi sul luogo di lavoro, prendendo spunto da una sua precedente decisione in materia che, di fatto, vietava alle Regioni la facoltà di legiferare in quest’ambito, nonostante il vuoto normativo causato dall’inerzia del legislatore nazionale.

Adesso, con questa importante decisione, gli Enti regionali possono legittimamente emanare proprie leggi per contrastare mobbing e stress psico-sociale sui luoghi di lavoro, lasciando l’inquadramento giuridico del fenomeno agli interpreti del diritto, in quanto a detta della stessa Corte le Regioni «possono intervenire con propri atti normativi anche con misure di sostegno idonee a studiare il fenomeno in tutti i suoi profili e a prevenirlo o limitarlo nelle sue conseguenze» (v. sentenza n. 359 del 2003).

Per il "Giudice delle leggi" la normativa locale che non introducesse alcuna definizione giuridica del fenomeno, non violerebbe, infatti, l’articolo 117 della Costituzione nella parte in cui rimette alle Regioni la sola emanazione delle regole di dettaglio in materia di sicurezza del lavoro (e dunque anche di mobbing), ed allo Stato la definizione dei "principi fondamentali" (ad oggi inesistenti in tema).

La definizione del mobbing, sottolinea il giudice in sentenza, è attualmente desumibile non da una specifica disciplina, ma dalle esistenti normative statali riguardanti materie in cui il complesso fenomeno si manifesta e prese in considerazione dai giudici per risolvere controversie in materia.

E poiché la già considerevole mole di casi di vessazioni sul luogo di lavoro è in costante crescita, si rende necessaria una normativa, quantomeno regionale, che intervenga urgentemente a porre un argine al fenomeno degli abusi sul luogo di lavoro.

Ecco perché, l’Assessore Carlo Madaro, si farà promotore presso tutte le forze politiche di una legge regionale per la Puglia contro il mobbing - sul fac-simile di quella della Regione Abruzzo passata al vaglio della questione di legittimità costituzionale - che introdurrà norme volte alla prevenzione del fenomeno e soprattutto alla cura dei lavoratori “stressati”, con l’utilizzo delle nostre strutture sanitarie locali.

Lecce, 6 febbraio 2006

L’Assessore al “Mediterraneo” con delega allo “Sportello dei Diritti” Carlo Madaro

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