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Par condicio in stile Berlusconi

Fatta la legge solo una grande fantasia può immaginare tutti i metodi per aggirarla

di Ugo Giansiracusa - mercoledì 26 maggio 2004 - 4398 letture

Avvertenze: questa non è una notizia. Nel senso che chiunque si sieda a guardare un pò di televisione potrebbe assistere a ciò che riporto di seguito.

La par condicio, così come è stata pensata, è uno strumento per assicurare lo stesso spazio, all’interno dei programmi di informazione, ai diversi schieramenti politici. Strumento per evitare che la parte che detiene il potere dei mezzi di comunicazione o il potere politico possa ridurre al silenzio l’altra parte. Strumento fondamentale in una socità democratica che per veicolare idee e informazione si affida, per lo più, ad i mezzi di comuncazione tradizionali.

Mi diverte tantissimo guardare il tg4 di di Fede. Credo che sia uno strumento basilare per comprendere cosa succede in Italia. Sono serissimo. Basta guardare mezz’ora del telegiornale di Emilio Fede per comprendere, in maniera chiara, quali sono le priorità politiche e le strategie di comunicazione e di propaganda di una certa parte politica. Così nel telegiornale del 23/5 delle 19 ho potuto assistere alla rappresentazione vivente di come venga intesa la par condicio da parte dei sostenitori di Berlusconi.

Durante la puntata in questione del telegiornale, nello spazio dedicato al centro destra, si può ascoltare il Cav. Berlusconi che, in uno dei suoi appuntamenti elettorali in vista delle prossime elezioni amministrative, si lancia ancora una volta nell’auto incensamento snocciolando i dati di quello che lui considera un miracoloso successo fatto dal Governo nella amministrazione dell’Italia. Ma questi fatti non sono conosciuti dalla maggior parte degli italiani, continua il presidente del consiglio, "L’85% dei giornali guarda a sinistra e la televisione, che dovrebbe essere governata da un despota che guida il governo, basta guardarla per giudicare."

E io infatti guardo, e continuo a guardare un telegiornale di una delle sue reti televisive, e in pieno spirito di par condicio al servizio su Berlusconi ne segue uno su Fassino in cui alle immagini di un discorso del segretario dei Democratici di Sinistra sono sovrapposte le parole dello stesso Fede che "riepiloga" il discorso. Successivamente si vede Fassino che, sceso dal palco, viene avvicinato dalla troup del tg4 e si rifiuta di rispondere all’unica domanda che gli viene rivolta più volte e che ha per tema la visita del presidente americano Bush a Roma. Ecco che la "par condicio" è soddisfatta. È stato dedicato lo stesso tempo al centro-destra e al centro-sinistra. Fede sei grande!

Viene quasi automatico pensare che qualcuno come Santoro o Biagi (per citare qualcuno che faceva programmi di informazione) sia stato licenziato perché faceva un uso definito "criminoso" della televisione dallo stesso datore di lavoro di Emilio Fede. Ma se dovessimo chiamare in causa il famigerato conflitto di interessi verremmo sicuramente tacciati di essere i soliti comunisti che vedono regimi ovunque.

Invito tutti a guardare Emilio Fede e il suo telegiornale. Non c’è nulla di più formativo.


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> Par condicio in stile Berlusconi
28 maggio 2004, di : Komma |||||| Sito Web: L’informazione in Italia

Sarebbe bello poter commentare questo articolo, criticarlo o dire che non è vero. Purtroppo non è possibile: il nostro codice penale indica quali sono le vie dell’informazione...alla fine c’è solo la catenella da tirare! L’opinione non ha valore, la contrapposizione di idee è da evitare, tutto è fatto in modo che chi pensa venga emarginato, ed in ogni caso rimanga un caso raro.