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Palermo: Donne leggono donne: 3 marzo 2016

Con l’incontro “Donne leggono donne” si inaugura la “Casa delle Culture”

di Redazione - martedì 1 marzo 2016 - 3275 letture

Un luogo dinamico di incontro e riflessione collettiva, uno strumento di indagine sulla complessità del reale: questa è la “Casa delle Culture”, nuova iniziativa promossa da Navarra Editore. La casa editrice apre le porte a una serie di incontri a tema, che si svolgeranno il primo e il penultimo giovedì di ogni mese presso la sede di via Maletto, 4. Si inizia il 3 marzo alle 19:00 con “Donne leggono donne”, un reading insolito in cui, a pochi giorni dall’8 marzo, tutte le donne che lo desiderano potranno leggere brani o poesie di altre donne.

La casa reca in sé l’idea di chiusura, di privato, ma anche di un luogo che accoglie, in cui tutti trovino cittadinanza e in cui sentirsi pienamente liberi. È in questa direzione che l’attività della Casa delle Culture intende muoversi: un posto in cui mettersi all’ascolto di tutti quei segnali che sono spie di cambiamento e “movimento” culturale. Il fitto calendario di incontri che animerà la Casa delle Culture comprenderà presentazioni di libri, reading, incontri di lettura, laboratori, arti visive, dibattiti.

Il primo appuntamento di Casa delle Culture sarà dedicato a un reading tutto al femminile. Le donne che lo vorranno saranno chiamate a prestare la propria voce ad altre donne, lasciando che si raccontino: le parole di poetesse e scrittrici, contemporanee o di un passato anche lontanissimo, saranno lette al pubblico in un simbolico atto di appartenenza che accomuni e identifichi, componendo un passaggio di testimone da una voce femminile all’altra.

“La Casa delle Culture – dichiara l’editore Ottavio Navarra – sarà un luogo aperto di discussione e confronto, in grado di intercettare le domande, spesso inquiete, che la nostra società pone. La velocità e i cambiamenti che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio dello scorso millennio sono ancora in atto; siamo immersi in un processo di mutamenti spesso repentini. Occorrono, quindi, strumenti nuovi di decodifica della società in grado di volgere lo sguardo al passato come atto necessario per comprendere la complessità del presente.”.


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