PLAY-ON
La musica non è uno scherzo
1 Aprile 2009 – Music Live Contest Circolo degli Artisti, via Casilina Vecchia 42
Ticket/Ingresso: 8 euro o 10 euro con 1 disco a scelta in omaggio Dalle 20:00 alle 22:00, ingresso con lista 5 euro
Marcosbanda e Qbeta headliners
Altipiani e CinicoDisincanto unite per la musica indipendente. Le due indie label romane, per la prima volta insieme, lanciano l’iniziativa “Play-On, la musica non è uno scherzo”. La kermesse sarà ospitata dal Circolo degli Artisti di Roma mercoledì 1 Aprile a partire dalle 21:30. Un evento, una festa, un maxi concerto, un’occasione di confronto e creatività, un invito, a chi vive di musica, a sentirsi libero di suonare.
Per testimoniare che la musica non è uno scherzo, ma è suono, esperienza soggettiva, linguaggio, categoria della percezione, aggregante sociale, opera del genio creativo. La musica è parte integrante della nostra vita.
In un momento difficile come quello attuale, nel quale la crisi mondiale sembra aver dato il colpo di grazia ad un settore già in difficoltà come quello musicale e culturale, la scena romana si mostra più che mai viva e ricca di fermento, tanto da essere diventata in poco tempo un punto di riferimento per tutto il territorio nazionale. Altipiani e CinicoDisincanto, da diversi anni, lavorano con passione allo sviluppo ed alla diffusione di progetti musicali originali e di riconosciuto spessore artistico, con l’obiettivo di valorizzare un’ orma di espressione che molti vorrebbero ridotta ad un semplice scherzo, ad una suoneria, ad un jingle pubblicitario. Parafrasando Manuel Agnelli, Altipiani e CinicoDisincanto vogliono fare qualcosa che serva “…perché dir la verità è un atto d’amore, fatto per la nostra rabbia che muore.” Afterhours - Il Paese è Reale Alle 22:30 salirà sul palco la Marcosbanda con il loro mix di jazz, rock, bossa e swing, dal quale emerge l’umanità e la personalità di ogni singolo strumento. Un gioco di chiaro-scuro che permette alla sbanda di celare dietro la vivacità dei suoni, la malinconia per un passato che difficilmente potrà tornare e lo stupore misto a paura per un futuro a volte difficile da disegnare. A seguire i siciliani Qbeta che, sempre attenti e fedeli alle proprie radici, si lasciano contaminare dal jazz, funk, da suoni afro, dalla musica popolare e tradizionale, dal dialetto siciliano, risultando coinvolgenti ed elettrizzanti, magnetici come la terra da cui provengono.
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