PETIZIONE POPOLARE COMITATO “LECCE CITTA D’ARTE APERTA” :

di carlo madaro - domenica 19 marzo 2006 - 2887 letture

Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce, la cui delega è stata assegnata all’Assessore al Mediterraneo Carlo Madaro, interviene sull’attualissima questione di fotocamere, dissasuori, barriere e cancellate all’interno del Centro Storico di Lecce. A seguito dei numerosi reclami pervenuti da parte di commercianti, residenti e comuni cittadini preoccupati dalle recenti delibere volte a regolamentare l’accesso e il transito nel Centro Storico della città di Lecce, nonché la realizzazione di una cancellata a sbarramento della Corte dei Levanto è sorto un Comitato spontaneo denominato “Lecce città d’arte aperta” che attraverso una raccolta firme indice una petizione popolare “contro la «privatizzazione» del Centro Storico di Lecce” che si pone come obiettivo essenziale la promozione di un tavolo di concertazione con le autorità comunali che permetta una rivisitazione delle misure adottate. Il Comitato ha preso atto che le delibere in discussione vanno ad intaccare inevitabilmente una larga fascia di diritti dei cittadini: • il diritto alla libertà e alla privacy, tutelato dalla legge ordinaria e dalla Costituzione; • il diritto di accesso per il carico e scarico delle merci da parte di commercianti e piccoli imprenditori delle imprese artigiane; • i diritti dei diversamente abili; • situazioni di necessità ed emergenza. Non si devono tralasciare, inoltre, i problemi relativi alle ricadute negative sull’immagine di una città a preminente vocazione turistica, proprio nel momento in cui viene affrontato un percorso volto al riconoscimento in ambito Onu del Barocco leccese, inteso in una visione totalitaria di barocco ionico-salentino, che nell’intenzione del comitato scientifico delegato alla realizzazione del progetto vede la Città di Lecce capofila. Le soluzioni adottate non sembrano compatibili con l’idea di città d’arte aperta a tutti e patrimonio di tutti i leccesi. Sul piano delle proposte, la petizione indica le possibili alternative ai problemi che affliggono il nostro centro storico, in particolare tutela del patrimonio artistico e sicurezza. In primis dev’essere aumentata in maniera radicale e permanente la vigilanza da parte del locale corpo di Polizia Municipale agli accessi e all’interno. In secondo luogo va rilanciato un nuovo coordinamento con le massime autorità di pubblica sicurezza che determini una presenza stabile interforze non da ultimo la vigilanza permanente di carabinieri o poliziotti di quartiere che sorveglino 24 ore su 24 le vie del centro storico. Lecce, 19 marzo 2006 L’Assessore al “Mediterraneo” con delega allo “Sportello dei Diritti” Carlo Madaro


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