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Nessuno nasce criminale, criminali ci si diventa

Intervista a Antonio Di Pietro (L’Italia dei Valori). Parliamo di criminalità, Mezzogiorno, Shoah...

di Laura Tussi - giovedì 18 maggio 2006 - 5667 letture

Come propone i Suoi progetti politici alla luce dei temi dell’attuale passaggio e transizione nella difesa dei valori costituzionali, contro il dilagare dell’etica dei disvalori, del conflitto di interesse pervasivo, della corruzione politica, della dimensione transnazionale e sempre più globalizzata degli illeciti?

Il progetto politico di Italia dei Valori è uno: legalità! Può sembrare uno slogan, ma sta proprio lì il punto, che noi da semplice slogan lo vogliamo far diventare una realtà e quindi ci adopereremo fino alla fine affinché ci sia una vera giustizia giusta, affinché tutti paghino le tasse per farne pagare meno a tutti, affinché vi sia giustizia sociale e più futuro per il Mezzogiorno con una vera lotta alla mafia, per avere più trasparenza nelle istituzioni e nella burocrazia.

Come può la Sua corrente politica far fronte alle nuove sfide dettate da una società e da un mondo sempre più globalizzanti, segnati da diversità multiculturali e dalla coesistenza di variegate culture e differenti modi di essere e di pensare?

Italia dei Valori, tra i valori fondanti che portiamo avanti e che teniamo a tenere sempre in considerazione, ritiene che la solidarietà e l’accoglienza siano le prime armi per vincere le sfide che le diversità culturali ci pongono di fronte. Nessuno nasce criminale, criminali ci si diventa e lo sono gli stranieri come gli italiani e per questi non c’è storia, devono essere rispediti a casa e pagare il proprio debito.

Le ultime guerre in medioriente hanno fatto intravedere due diverse tipologie di dittatura capitalista. Quali ne sono le caratteristiche e le negatività più salienti?

Che domanda difficile! Più che a me avreste dovuto farla a Massimo Cacciari! Se invece la vogliamo porre sul piano politico, credo che il totalitarismo sia sbagliato di per sé, sia in oriente che in occidente. Credo che la democrazia oggi sia l’unica forma possibile, sicuramente non perfetta, ma la più adatta al nostro tempo, perchè oggi totalitarismo significa prima di tutto mancanza di diritti umani e civili.

La Shoah ha precipitato l’umanità verso un abietto declino. Cosa occorre attualmente per esorcizzare ogni spettro di genocidio e stillicidio, di conflitto armato e di negazione di ogni tipologia di diversità all’interno della società?

La memoria, non dimenticare mai quello che è successo e non farlo dimenticare ai nostri figli, questo è l’unico rimedio, continuare a scandalizzarci per quello che è successo. Considerare la vita umana come bene assoluto e rispettare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sancita dalle Nazioni Unite.


L’intervista ad Antonio di Pietro fa parte di una serie di interviste curate da Laura Tussi e pubblicate da Girodivite. Abbiamo già pubblicato le interviste a Dario Fo, Gad Lerner, Lella Costa.


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Alcuni blog come occasione per delinquere ?
19 maggio 2006, di : salvo p.

Ipotizzo un blog in cui pochi individui, e di dubbia e becera estrazione sociale, dalla regia, si permettano intervenire nei post dei più dotati, proprio con lo scopo di creare un clima di insulti, di volgarità e altre cose degne solo di essere sottoposte alla magistratura..

Il mio consiglio è di non andare in quel blog, di non postare assolutamente delle stupide fesserie in mezzo a quelle che quasi certamente loro stessi postano.. (per provocarti, ti cancellano tutti i post, come per una forma di razzismo, di protagonismo e altre crudeltà..)

Girodivite è ben altra cosa.

quindi passiamoci la voce di non postare in certi siti atti a far nascere situazioni poco dignitose.

La cosa incredibile è che dopo l’insulto segue la cancellazione dei post (in cui c’è il loro grasso commento), in modo che si dimostri la loro condotta vigliacchesca

Io penso che la giusta punizione sarebbe farli chiudere, ma per far questo occorre l’aiuto di tutti. (per favore non nominiamo il blog incriminato)

piuttosto, tracciamo dai comportamenti il profilo di chi sta dall’altro lato della tastiera (..e come far ragionare certa gente?)

(non postare presso malandrini)

APPUNTO: IL BUE DICE CORNUTO ALL’ASINO
19 maggio 2006, di : Carmela C.

Chi è più criminale di Di Pietro, che per mettersi in mostra, diventare famoso, e poi buttarsi in politica, non ha esitato a rovinare la vita alla gente. Abbiamo già dimenticato i morti per suicidio in carcere, grazie alle montature di Di Pietro e compagni? Hanno fatto la scoperta dell’america, con la corruzione nella politica. La verità è che cercavano di diventare famosi, si sono messi a sfogliare il codice, e hanno trovato dei reati da appioppare a gente importante.

Però se in Procura si reca un comune cittadino, per denunciare un reato banale, contro la persona o contro il patrimonio, sapete cosa gli dicono? Di andare da un avvocato. Già, perchè loro di queste bazzecole non si occupano, non si occupano di aiutare i cittadini, ma solo di inchiappetarli. E inchiappettando un politico si va in televisione!

QUINDI, PER PIETA’, SE AVETE DA INTERVISTARE QUALCUNO, INTERVISTATE LE VITTIME DI PIETRO, CHE SICURAMENTE AVREBBERO COSE PIU’ INTERESSANTI DA DIRE.

    APPUNTO: IL BUE DICE CORNUTO ALL’ASINO
    23 maggio 2006, di : gish

    direi che non c’è politico che non sia un ladro..anche se però bisogna dire che sono gli unici che possono parlare in questo anziano paese e che sanno dire solo una marea di fesserie..ci vorrebbe qualcuno in grado di ascoltare i veri bisogni delle persone e non solo quelli degli industriali e gente che conta..ma soprattutto che li mettano in atto. Tutto ciò però è imposibile,dato che la corruzione ed il potere regnano sovrano sulle spalle della povera italia ignorante
    APPUNTO: IL BUE DICE CORNUTO ALL’ASINO
    23 maggio 2006, di : gish

    direi che non c’è politico che non sia un ladro..anche se però bisogna dire che sono gli unici che possono parlare in questo anziano paese e che sanno dire solo una marea di fesserie..ci vorrebbe qualcuno in grado di ascoltare i veri bisogni delle persone e non solo quelli degli industriali e gente che conta..ma soprattutto che li mettano in atto. Tutto ciò però è imposibile,dato che la corruzione ed il potere regnano sovrano sulle spalle della povera italia ignorante
    APPUNTO: IL BUE DICE CORNUTO ALL’ASINO
    23 maggio 2006, di : Angela Allegria

    Le dimissioni di Di Pietro possono essere state uno sbaglio a mio avviso, ma posso dirti, e ne sono sicura! che Di Pietro ha sempre agito onestamente e correttamente! Se i tuoi cari politici sono stqati indagati e condannati è grazie all’impegno e alla professionalità di Di Pietro!