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Militum Tellus, il giornale dei militellesi

Distribuito gratuitamente da circa un anno, garantisce un servizio pubblico ai cittadini di Militello in Val di Catania.

di Paola Fagone - giovedì 8 settembre 2005 - 5571 letture

Militum Tellus è il nome in latino di Militello in Val di Catania, conferito al paese perchè durante le campagne militari dei romani in terra di Sicilia, i soldati affranti dalla fatica e provati dalla malattia, amarono ritemprarsi nelle colline salubri che circondano l’odierno impianto urbano. Militum Tellus, da quasi un anno è anche l’organismo ufficiale, a carattere esclusivamente privato, della città di Militello.

Voluto fortemente da Sebastiano Caruso e Graziano Lo Presti, musicisti cresciuti in seno all’Associazione Culturale e Musicale "Antonino Montecassino”, (Maestro molto apprezzato daqi suoi ex allievi), viene distribuito gratuitamente nei bar, nei locali e qualora lo si volesse, anche a casa, con un servizio a domicilio impeccabile, sebbene con qualche giorno di ritardo rispetto l’uscita del giornale. Progettato nel 2000, doveva essere pubblicato con il nome de “La città del Milite”, ma vuoi per la sfiducia, vuoi per l’incapacità di raccimolare i fondi, passa del tutto inosservato e l’idea naufraga ben presto.

Nel 2003 qualcuno se ne ricorda e con il sostegno di molti e con notevoli sforzi economici, si cerca di dare forma e contenuto a quello che di lì a poco diventerà il giornale di tutti i militellesi. L’incubazione è lunghissima, costerà anche qualche notte in bianco ai nostri temerari giornalisti-editori, ( impegnati pure nella progettazione grafica del supporto). Solo nell’agosto 2004, fortemente motivati, i nostri riescono a progettare quelle quattro pagine definitive che conterranno notizie sull’attività politica del Comune, sui servizi erogati alla collettività e le opportunità per il cittadino, assieme a curiosità, ricorrenze, fatti. E’ l’undici settembre 2004, vengono distribuite 500 copie, che non serviranno nemmeno per accartocciare le acciughe salate... “Scettici i militellesi” dice Sebastiano Caruso, e solo chi conosce un militellese può comprendere il significato di questa affermazione.

Imperterriti e convinti della validità del proprio lavoro, progettano un secondo numero. A voler dire non vincerà la fisiologica incapacità del militellese di votarsi alle novità, all’ivestimento, seppure di risorse intellettuali. Vengono distribuite 700 copie che cominciano a destare curiosità, dubbi, confronti tra quanti vogliono e chiedono spiegazioni ai due giornalisti, finalmente presi in seira considerazione. E’ un successo! Gli articoli vengono commentati, qualcuno offre la propria collaborazione, qualche audace imprenditore si propone come sponsor. La redazione, dapprima composta da solo due persone, comincia a contarne una decina, oltre ai vari collaboratori free lance. Gli sponsor aumentano ed alcuni diventano fissi. La macchina giornalistica sembra in perfetto movimento.

Garantendo un profilo editoriale apartitico, apolitico; esprimendo con limpidezza opinioni sull’operato del Comune, sulle attività di governo locale, e soprattutto facendo nomi e cognomi, pregi e difetti di coloro che amministrano la città, cominciano ad emergere malumori dal palazzo del potere. MIlitum Tellus infatti non parla solo delle iniziative volte a promuovere la politica locale del momento, ma punta sulle possibili magagne (niente di che... resta inteso), che rallettano lo sviluppo del piccolo centro. Sembra cominciare una sorta di velato boicottaggio. Il giornale diventa uno strumento utile al cittadino, suscita interesse per gli argomenti trattati, provoca insofferenze quando evidenzia disservizi. I ragazzi cominciano a fare sul serio. Il foglietto di carta ciclostilato, come nella migliore tradizione giornalistica fai-da-te, offre un servizio gratuito ed utile al cittadino; si propone costantemente aggiornato sui fatti locali, sulla storia e le tradizioni ( un buon militellese non può nascondere l’orgoglio per un passato glorioso); incuriosisce i paesi vicinil. Scordia tra questi. Molti scordiensi ne reclamano qualche copia e vorrebbero che la testata partecipasse attivamente anche alla vita della loro cittadina. Questo è davvero un successo!

Non solo per la tenacia premiata dei due fondatori, ma anche per Militello spesso criticato sul piano delle iniziative, come se fosse incapace di avere intuizioni creative e stimolanti che ne possano promuovere il valore e il potenziale. La nuova generazione di militellesi sembra sfati questo mito, che poi tanto mito non è. Le iniziative da promuovere su Militum Tellus si moltiplicano, il pubblico che ne fruisce i benefici anche, i collaboratori meritano fiducia ed appoggio dalle istituzioni. Le critiche ed i boicottaggi diventano un volano e spronano nell’attività giornalistica. Ricordiamoci che la Costituzione italiana sancisce la libertà di stampa, a patto che non si faccia informazione spazzatura e propaganda.

Militum Tellus si propone con garbo e si legge tutto di un fiato. Il prossimo passo potrebbe essere la registrazione al Tribunale, per conferire a questa importante realtà locale autorevolezza ed il successo che merita. Un dubbio, ma Militum Tellus, nato da una costola dell’Associazione Musicale Montecassinok, parla mai di musica? Ne promuove la diffusione tra i giovani? Restiamo in contatto, in attesa di segnali. In bocca al lupo ragazzi!


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> Militum Tellus, il giornale dei militellesi
13 settembre 2005, di : Sebastiano Caruso

La redazione nella persona del sottoscritto ringrazia Paola Fagone e la redazione di Girodivite per l’attenzione prestataci. E’ gratificante vedere il nome del nostro giornale su un sito come lo è quando si sente parlarne in giro. Grazie tanto

il direttore Sebastiano Caruso