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Marco Travaglio: ribellarsi è possibile

Lo ha detto Marco Travaglio, giornalista e scrittore, alcuni giorni fa a Bologna per la presentazione del libro "Mani sporche", durante un incontro organizzato nella Sala Conferenze del Baraccano da "No Name - Rete antimafia in movimento" e "Libera - associazioni, nomi e numeri contro la mafia".

di Elisabetta Corsini - martedì 4 marzo 2008 - 7520 letture

"Se la mafia fosse solo un’organizzazione criminale, oggi non esisterebbe più. Nel nostro Paese, invece, la mafia esiste ormai da oltre 150 anni. Tutti si dicono favorevoli a combatterla, nessuno, però, si propone di sconfiggerla".

Lo ha detto Marco Travaglio, giornalista e scrittore, alcuni giorni fa a Bologna per la presentazione del libro "Mani sporche", durante un incontro organizzato nella Sala Conferenze del Baraccano da "No Name - Rete antimafia in movimento" e "Libera - associazioni, nomi e numeri contro la mafia". L’incontro fa parte di una rassegna di appuntamenti e cineforum sul tema "Mafia e Antimafia" che si concluderà l’11 marzo con l’intervento di Rosario Crocetta, sindaco di Gela.

Travaglio, autore di numerosi libri-inchiesta sul mondo politico di casa nostra - da "Mani pulite" a "L’odore dei soldi" - ha analizzato il paradosso dello Stato italiano, sospeso fra mafia e legalità:"La mafia, per vivere, ha bisogno di un concorso esterno, fatto di politici compiacenti, di medici, imprenditori e magistrati - ha detto - si serve, insomma, di una vera e propria borghesia mafiosa. Andreotti è stato prima di tutto un politico, che ad un certo punto, per assicurarsi i voti della Sicilia, è sceso a patti con la mafia. La prima repubblica è nata dalla resistenza, la seconda è nata con le stragi. E se durante la prima repubblica era il politico a diventare ladro e mafioso, oggi si verifica il processo inverso: i mafiosi entrano in politica e fanno carriera".

Proprio sulla figura dello statista democristiano, Travaglio si è soffermato a lungo, precisando che:"Essere assolti con insufficienza di prove non vuol dire, ad esempio, che Giulio Andreotti non ebbe rapporti con esponenti della mafia. I rapporti ci furono, eccome. Purtroppo però sappiamo tutto delle vicende di Cogne, Erba e Garlasco, ma nulla su come si sono svolti davvero i processi ad Andreotti. Su questo, i media tacciono".

Quanto alla possibilità di fare qualcosa di concreto, come cittadini, Travaglio si è detto ottimista:"Oggi entrambi gli schieramenti politici fanno a gara per presentare liste di candidati "puliti" - ha concluso - vedremo poi se sarà solo una finzione e una "furbata" elettorale, ma se ciò che fino a poco tempo fa sembrava impensabile sta diventando una priorità della politica è proprio grazie alla mobilitazione della società civile. E’ bastata la presa di posizione di un comico e di alcuni giornalisti, a cui hanno fatto seguito le adesioni di tantissimi italiani indignati, stufi di essere governati da ladri e mascalzoni: gli spazi ci sono, occorre sfruttarli al massimo. I politici, in fondo, fanno quello che noi gli permettiamo di fare".


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Un esempio di mille
4 marzo 2008, di : ornella guidi

E’ anche vergogna che in una trasmissione della TV pubblica, dove noi paghiamo il canone, io lo pago, il senatore Giulio Andreotti venga continuamente invitato, mi riferisco a Porta a Porta.

Basta! Non è proprio il caso, e come lui tutti quelli che vengono invitati con la fedina penale sporca, politici certo.

La televisione deve dare dei messaggi utili, positivi, se sei indagato, se sei libero perché hai usufruito dell’indulto e di quant’altro non devi apparire nella TV pubblica, è poco lo so, però intanto è un messaggio distorto in meno che viene "messo in onda".

La TV è troppo seguita, è un vangelo laico, se sei in TV vai bene, sei ok ma non è così, da una qualche parte bisogna pure cominciare, questa gente deve rimanere fuori e Vespa se vuole continuare con la sua trasmissione, peraltro stantia, cambi metodo di scelta degli ospiti.

Marco Travaglio: ribellarsi è possibile
6 marzo 2008

Andreotti è un cittadino come lei e me in quanto e stato assolto da tutte le accuse. Più vergognoso, è a mio avviso, che si usino soldi pubblici per pagare sontuosi stipendi a politici che sono diventati tali dopo essere stati teppisti no global. A prova di ciò ci sono le immagini dove si vedono questi figuri distribuire mazze e spranghe, questa è una vera vergogna!!
Tra poteri ci si intende sempre
12 marzo 2008, di : ornella guidi

Essere assolti per insufficienza di prove dall’accusa di connivenza con la mafia non è proprio, quello che si dice, il massimo!

Anche perché in primo grado ci sono state delle condanne pesantissime, ok vale l’ultima parola però...tutti questi avvocati che hanno salvato i politici poi sono diventati parlamentari vedi la Giulia Bongiorno.... un risarcimento ad oltranza, un semplice ringraziamento, un’eterna riconoscenza o il bisogno di avere alleati a tutti i livelli.

Sia quel che sia, non voglio dire tutto, per carità, ma buona parte del potere democristiano ha fatto affari con la mafia, anche gli altri..., tra poteri ci si intende sempre.

Ritengo vergognoso non solo le remunerazioni dei politici, tutti, ma anche quelle dei manager pubblici, basta essere presidente di una RAI, di una Alitalia... per poco tempo per uscirne con esborsi milionari, in euro naturalmente!

Marco Travaglio: ribellarsi è possibile
16 agosto 2008, di : Domenico Fico

In Italia la mafia è al potere da sempre ed i così detti organi d’ informazione non sono altro che un raffinato sistema mafioso per turlupinare i cittadini onesti, ossia la stragrande maggioranza degli italiani. Un esempio ? Eccolo : sono Domenico Fico medico che ha pubblicato , anche su internet (www.diabetenews.8m.com) , uno studio originale di oggettivo grande interesse scientifico e pratico : come sia possibile ed agevole guarire il diabete mellito tipo due, grave e diffusa malattia sociale ricca di devastanti complicanze ed al giorno d’ oggi non suscettibile di guarigione, mediante un modesto intervento di microchirurgia vascolare (vedi : "www.diabetenews.8m.com" ed anche "c.madaro@ibero.it). Premesso che da quello studio io non voglio nè potrei ricavare alcun beneficio personale, volete spiegare ai cittadini perché quello studio è stato immediatamente coperto dal più rigoroso silenzio e nessun medico , nessun diabetico ha potuto sapere che quella "inguaribile" e grave malattia sarebbe agevolmente guaribile mediante un modesto intervento di microchirurgia vascolare ? Spiegate loro che centocinquanta milioni di diabetici, il cui numero raddoppierà nel corso di un cecennio, sono una fonte di immensi profitti per la potente industria del farmaco, ed i diabetici ,malati cronici, oggi costretti a curarsi per tutta la vita e4d assai spesso con la costosa, inutile e damnnosa insulina e con altri inutili e dannosi farmaci,rappresentano una fonte di immensi, inesauribili consumatori di quegli inutili e dannosifarmaci.Non è un orrido crimine contro l’ Umanità tenere nascosta una siffatta notizia ? Scrivetene anche a Travaglio, giornalista coraggioso ed onesto Domenico Fico telefono - 0731789566