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Ma perché il Presidente del Consiglio mi insulta?

Da quando essere di sinistra è sinonimo di coglione

di Ugo Giansiracusa - giovedì 15 ottobre 2009 - 3980 letture

Mi fischiano le orecchie. C’è qualcuno che da qualche parte sta sparlando di me. Eppure non mi pare di avere nemici. Sono una brava persona. Nella mia vita ho dato solo uno schiaffo. Sì, vero, a 14 anni ho rubato un paio di audiocassette vergini. Ma a parte questo mi sento un cittadino, se non esemplare, almeno nella media. Faccio la mia raccolta differenziata. Pago le dovute tasse. Esprimo il mio voto quando c’è da farlo. Uso pure le lampadine a risparmio energetico e attraverso la strada sulle strisce pedonali. Neanche a dire che ci può essere qualche marito geloso che come donnaiolo sono un disastro. Insomma non so proprio chi può avercela con me. O forse sì. Lo ammetto. Forse ho uno scheletro nell’armadio. Qualcosa di quasi inconfessabile negli ultimi tempi in questo paese. Sì, lo confesso, sono di sinistra!

Ma davvero io non pensavo che fosse una cosa grave. Mio padre è di sinistra e anche lui è una brava persona. Pure mio zio è di sinistra e anche lui, per quello che conosco, non mi pare sia un criminale o una persona in qualche modo disprezzabile. Ho anche un cugino di sinistra. Mio nonno poi ha anche fatto il partigiano per la libertà di questo paese. E poi un sacco di amici. Gente di tutti i tipi. Lavoratori, studenti, padri, madri, disoccupati, insegnanti, imbianchini, operai, pensionati. E sono tutte delle brave persone. Veramente. Gente bella che ama ridere. A cui piace la bellezza, la libertà, l’amore, l’amicizia. Persone che odiano la violenza e la guerra. Che disprezzano il razzismo e le ineguaglianze di ogni tipo. Persone, uomini e donne che ogni giorno, nel loro piccolo, cercano di fare un mondo migliore.

Ma allora perché il nostro Presidente del Consiglio, ogni giorno, ci insulta? Perché “di sinistra” è diventato sinonimo di falso, imbroglione, antidemocratico, illiberale, criminale e... coglione? Ma non sono io che lo stipendio, con le mie tasse che in maniera onesta continuo a pagare? Non è grazie a mio nonno partigiano che quell’uomo è stato democraticamente eletto? Ma allora perché ogni giorno mi insulta? A me che da quando ho la capacità di intendere e di volere lotto per la libertà. A me che lotto contro la mafia. A me che ho sempre lottato per la giustizia. E come me i miei amici e mio padre e mio cugino e tanta altre persone di sinistra.

Invece no. Se sei di sinistra non puoi prendere una decisione razionale. La tua mente è ottenebrata dall’odio. Non puoi fare il magistrato perché non saresti corretto. Non puoi fare l’insegnante perché non saresti obiettivo. Non puoi fare il giornalista perché distorceresti i fatti. Non puoi fare il presidente della repubblica perché sei di parte.

Ma io, caro Presidente del Consiglio, non sono come tu mi descrivi. Tu, ogni giorno, mi offendi senza alcun motivo. Essere di sinistra non è una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale. Essere di sinistra non è peccato. Non è una condanna. Non è un insulto. Non è né un marchio di criminalità né un sintomo di coglionaggine. Caro Presidente del Consiglio essere di sinistra è e resterà semplicemente e sempre un modo di essere e di pensare che tu e i tuoi seguaci non potrete mai cancellare. Perché essere di sinistra è, che tu ci possa credere o no (ma la storia lo insegna), sinonimo di giustizia e libertà e coerenza e coraggio e forza e lotta e laicità. E se mai noi uomini e donne di sinistra odiamo lo facciamo per amore. Per amore degli altri uomini e delle altre donne. Per amore di questo strano mondo e per amore di questa inspiegabile vita.

E allora ti prego, caro Presidente del Consiglio, impara a rispettarmi nel mio essere uomo, nel mio essere cittadino, nel mio essere italiano e nel mio essere di sinistra. Grazie. Cordiali saluti.


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Ma perché il Presidente del Consiglio mi insulta?
24 ottobre 2009, di : oto

caro mio concittadino...non ti è mai venuto in mente che forse quella di berlusconi sia una reazione agli insulti da lui stesso ricevuti? elenchiamo: pericolo per la democrazia,corruttore, colluso con la mafia, potenziale dittatore, distruttore della libertà di informazione,puttaniere, corruttore di minore, pessimo educatore dei propri figli, nano malefico e altre che per brevità non elenco....e rivolte ad una persona che, piaccia o meno, è stata eletta democraticamente e con ampissimo consenso per ben 3 volte, demolendo(politicamente, si capisce...) qualsiasi avversario gli sia stato posto davanti.qual’è stata la reazione della sinistra? offese...attacchi a non finire, mancanza di rispetto per la volontà del popolo sovrano, e non solo al premier, ma a chiunque abbia osato votarlo e renderlo noto.Vede...io abito in una regione di sinstra, dove professarsi di destra costituisce motivo per essere trattato da povero mentecatto, e dove, ad ogni piè sospinto, ti viene altezzosamente ricordato che sinistra=cultura, democrazia, tolleranza razziale,addirittura INTELLIGENZA....ma che ti aspetti in cambio? baci, abbracci, professioni di pentimento,ringraziamenti per l’illuminazione intellettuale fornita?ma fatemi il piacere...come se essere di destra significasse non riconoscersi nei valori fondamentali della nostra costituzione...costituzione, che a differenza della moda imperante nella sinistra, nel 91/92 mi sono degnato di servire in divisa giurandogli fedeltà, e senza stare troppo a chiedermi se era faticoso, scomodo e costoso...quindi per favore, non faccia la vittima, e provi a rispettare l’avversario politico, prima di pretendere rispetto.