Lupi fatturati

Sappiamo che ai metalmeccanici non gli può fregare di meno, ma, invece, avrebbero dovuto seguire la festa o, meglio, il meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Sì perché avrebbero capito tante cose. Prendete, ad esempio, il ministro Maurizio Lupi aderente al Ncd che, ricordo sempre, non significa Nuova camorra democratica ma Nuovo centro destra. Infatti, in questo partito retto da Fronte Alta, ci sono politici tutti nuovi cominciando, appunto da Lupi. E poi ci sono i nuovissimi Renato Schifanuzzu, Gaetano Quaglia&Riello, Celeste Formigün, Fabrizio Cicchetto. Fra loro anche il nuovo ex socialista Maurizio Sacconi che in Parlamento ci sta dal 1979. Uno che ha fatto il ministro per Berlusconi, che è stato ministro della Salute mentre la moglie era direttora generale di Farmindustria. Profondo intellettuale ha scritto un sacco di libri. Uno però, lo vogliamo citare particolarmente. Si tratta de "Il piacere di pensare, il coraggio di fare".

Pensare sarà anche un piacere ma stanca terribilmente. E così con grande coraggio cosa ti fa il nostro Maurizio? Fonda un partito di massa. Quale? Ma non sapete proprio nulla! Nel 1994 ha creato dal niente Sinistra liberale dopo essere stato in dissenso, da destra, con il segretario dell’allora Psi, Ottaviano Del Turco. Avete capito cosa vi può succedere a forza di pensare?

Quest’anno al meeting, i Lupi non erano stati invitati; c’erano solo, si fa per dire, agnelli. Eppure Maurizio non è certo uno che si lascia abbattere, è un combattente nato che viene dal movimento di don Giussani, un cattolico con i cingoli che per ricordare a tutti che esiste, lui stesso così si auto presenta nel suo blog: "Mi chiamo Maurizio Lupi e sono nato a Milano il 3 ottobre 1959. Vivo in questa città con mia moglie Manuela con cui ho tre figli di nome Andrea, Luca e Federica. Sono grande tifoso del Milan e amo correre".

Ora dovete ammettere che in questa frase ci sono due notizie sconvolgenti ma nello stesso tempo consolatorie. La prima: Maurizio è tifoso del Milan; la seconda: ama correre. Pensate se fosse stato tifoso, chessò, della Sanbenedettese; e se invece di correre amasse leggere o scaccolarsi il naso? Guardate che non sono cose da poco conto, sono cose esiziali. Ma il ministro di Comunione e Fatturazione dispensa anche buoni consigli ai disoccupati. Ha scritto, pensate un po’, anche lui un libro, subito stampato da Mondadori, dove si legge la seguente frase, sempre ripresa dal suo blog: "Non aspetti il tuo lavoro ideale, ma ti metti in gioco. Anche per me è stata la stessa cosa: ho venduto bibite a San Siro, ho dato ripetizioni, ho insegnato religione in una scuola media al quartiere Tessera, estrema periferia ovest di Milano, e ho fatto pure l’autista, anche se non mi piaceva molto guidare".

Capito operai scansafatiche? Leggiamo che in Sardegna la situazione occupazionale è molto delicata: 120 lavoratori della Vinyls sono in cassa integrazione fino a dicembre, 500 operai a rischio per la chiusura della Ottana Energia, alla Carbonsulcis 430 in cassa integrazione ecc. Ecco, non è che questi debbono attendere il "lavoro ideale" ma debbono "mettersi in gioco". Come? Ad esempio andare ad insegnare religione, vendere bibite nello stadio di Cagliari perché San Siro è un po’ lontano, dare ripetizioni e, anche se non vi piace guidare, fare l’autista e scarrozzare per la Costa Smeralda qualche cassintegrato.

Il ministro di Comunione e Raccomandazione dunque, è andato a Rimini e ha firmato un importante accordo. Ma come? Un ministro che firma un accordo in una sede, tutto sommata privata? Beh che c’è di male. Siete veteri, vecchi, obsoleti non come Maurizio che si è presentato senza cravatta, casual ma non troppo e con le idee molto chiare. Quando i giornalisti gli hanno fatto notare che forse c’era un filino di conflitto d’interesse, il Maurizio ha esclamato: "Avendo Fs una presenza importante, mi hanno chiesto se si poteva fare qui e io ho detto sì".

Concetto tortuoso soprattutto perché affermato da uno che è laureato e che ha dato ripetizioni oltre che vendere bibite allo stadio. Ma ciò che è importante è rappresentato dal fatto che il ministro di Comunione e Sponsorizzazione ha firmato, con le Ferrovie dello Stato, un accordo il quale prevede che entro il 2015 l’attuale rete ferroviaria sarà modificata per consentire ai treni di viaggiare a 350 km l’ora e non più a 300.

Chissà come hanno gioito i pendolari! Ma l’accordo dice anche altro, dice che i treni entreranno negli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia. Sono le condizioni poste dagli arabi per l’Alitalia? Ma va! Afferma Lupi: "Non lo facciamo perché ce l’ha chiesto Etihad, ma perché ce lo chiede il sistema Paese". Ora chi sia questo "sistema Paese" non è dato sapere. Ogni tanto leggiamo che questo signore ci chiede sacrifici e noi li facciamo in grande letizia. Ad esempio il "sistema Paese" ci ha chiesto, alla fine delle ferie, di spendere per i libri scolastici 779 euro, 231 per la Tasi, fra acqua, luce e gas, altri 460 euro, la Tari 156 euro e il riscaldamento 285 euro.

Mentre attendiamo ansiosi di poter adempiere i desiderata del signor "sistema Paese", i Lupi non sono stati con le mani in mano. Il "sistema Paese" ha decretato che i padroni delle Autostrade dovessero essere premiati. Oplà, subito fatto: avranno concessioni più lunghe. I beneficiari si chiamano Benetton, Gavio, Toto ecc.

Comunque il meeting è andato bene: fattureranno dai 6 agli 8 milioni di euro. Questo grazie anche alle Regioni. Il presidente della Lombardia, il leghista suonatore di piffero con occhiali rossi, ha dato 60 mila euro; 40 mila euro l’Emilia; 50 mila il Lazio. E anche la Basilicata, nel suo piccolo, 20 mila euro ha voluto donarli. Altri soldi sono arrivati dagli sponsor come Intesa San Paolo, Finmeccanica, Trenitalia, Enel, Eni, Sky, Nestlé, Wind, Eataly. Ma anche la Marina militare italiana, Lottomatica e Sisal.

A proposito. Quest’anno il titolo scelto per il meeting era: "Verso le periferie del mondo e dell’esistenza". Con Lottomatica e Sisal? Con la Nutella e Lupi? Ma mi facci il piacere!