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Letterando in Fest: Sciacca 11-13 Giugno

Sempre devi avere in mente Itaca, raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni e che da vecchio metta piede sull’isola...

di Redazione Zerobook - mercoledì 2 giugno 2010 - 4600 letture

In questi versi tratti da Itaca, il poeta greco Costantino Kavafis esemplifica magistralmente, il mito del viaggio come nucleo fondamentale della cultura occidentale, mito attraverso cui essa ha narrato se stessa, la sua sete di conoscenza e la sua ricerca di senso. Basti ricordare che l’Odissea è stata l’opera fondatrice della letteratura occidentale, l’opera madre di ogni viaggio letterario.

Ma il viaggio che questa giornata del festival della letteratura mediterranea vuole proporre attraverso incontri con scrittrici, dibattiti e altri eventi, non è quello di Ulisse, bensì quello di Penelope. E’ un viaggio nella letteratura femminile che ha come protagoniste sia scrittrici viaggiatrici, come ad esempio Lady Mary Montagu o Annemarie Schwarzenbach e altre che, nei secoli scorsi, hanno infranto il tabù del viaggio femminile, compiendo lunghe traversate in paesi lontani, sia autrici che hanno scritto e che continuano a scrivere di viaggi altrui rimanendo ad “Itaca” come Penelope. Del resto la scrittura si configura già di per se come percorso conoscitivo della realtà; la scrittura presuppone sempre un viaggio.

Abbiamo scelto questa prospettiva particolare anche per dare un contributo alla conoscenza della letteratura femminile; infatti le donne, in Occidente, hanno avuto pienamente accesso ai circuiti della realtà culturale e letteraria soltanto a partire dal XX secolo; ancora oggi, in molti paesi extraoccidentali, la problematica della discriminazione di genere è una dura realtà, non soltanto nell’ accesso alla cultura ma anche in tutti gli altri aspetti della vita; l’ esistenza femminile spesso si svolge all’interno del recinto domestico sotto il ferreo controllo dell’autorità patriarcale. Dunque, proponendo un percorso sfaccettato, che dia voce ad esperienze diverse, sia lontane che vicine nel tempo, sentiamo l’urgenza di raccontare ciò che fin ora è stato in parte taciuto, di raccontare l’odissea delle donne alla ricerca della propria identità, non soltanto individuale, ma anche collettiva, culturale, in un epoca in cui assistiamo a grandi contraddizioni.

Infatti, se in gran parte del mondo le donne soffrono ancora di una totale subalternità, molto spesso, nel moderno Occidente, quella che viene scambiata per emancipazione non è altro che una massificazione dell’identità femminile, un appiattimento che ci restituisce un’immagine unilaterale della donna.

Per approfondimenti:

http://www.letterandoinfest.com/


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