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Le nuove frontiere della “fisica dell’Infinito”

....da David Bohm (1917-1994) in poi ci siamo sempre più avvicinati negli ultimi anni ad assaporare anche meglio il fascino e l’intreccio delle filosofie mistiche orientali con la fisica.

di Enzo Maddaloni - giovedì 21 dicembre 2006 - 8943 letture

Qualcuno ha classificato questo periodo della filosofia e della fisica, degli ultimi anni, con un termine inglese “New Age”.

A mia opinione questo termine è molto riduttivo se non anche utilizzato in maniera dispregiativa, rispetto ad una scienza ed ad un metodo scientifico "correttamente" ignorante.

Lo stesso Fritjof Capra nel suo libro “Il Tao della Fisica” nel consacrare la sua attività al campo delle alte energie, oltre alle sue note pubblicazioni tecniche, dà spazio alle implicazioni filosofiche nella scienza moderna passando in questi anni dalla fisica sub-atomica a quella quantica.

La rivista “Scienza e Conoscenza” (mi riferisco qui al numero 15 di febbraio 2006) ci aiuta, a comprendere (anche a noi profani) i progressi scientifici in questo “campo quantico” della fisica con, alcuni bellissimi articoli: “Il moto perpetuo” di Aram Rolf; “La scoperta dell’Infinito Assoluto” di Massimo Corbucci; “l’Atomo e il tutto” di Massimo Corbucci; “Il rapporto Aureo” con il quale Roberto Zamperini ci parla del Castello del Monte, un castello (magico?) che si trova adagiato, nel territorio de Comune di Andria, in Provincia di Bari, in Puglia.

Vi consiglio di comprare la rivista leggendovi tutti gli articoli. Per sapere dove trovarla potete consultate il sito: www.scienzaeconoscenza.it

La cosa che più mi ha colpito, tra questi articoli è stato proprio “Il rapporto Aureo” del Castello di Andria, ed il fatto della sua “inabitabilità”.

Qui mi viene in mente la canzone di Gino Paoli “..senza soffitto e senza cucina, non si poteva fare pipi, non c’era neppure vasino lì….ma era bella , bella davvero in via dei matti numero zero…”.

Certo doveva essere proprio un matto l’Imperatore Federico II che lo fece costruire 800 anni fà se non serviva a niente questo castello?

Certamente meglio di me Roberto Zamperini vi spiega un po’ il tutto, ma credo che c’è una parte che non trova risposta e che mi ha incuriosito: la sua forma ottagonale e la sua (vera) funzione.

Questa forma mi sembra di aver capito che sia il risultato architettonico di una formula matematica, l’equazione, la cui soluzione positiva, fornisce il valore di: 1,618 0339 8874 9894 8482 (numero aureo).

La stessa formula numerica su cui si basa la costruzione delle piramidi e su cui poggerebbe “…la soluzione aurea da luogo al massimo risultato, con il minimo sforzo” (Roberto Zamperini articolo Scienza e Conoscenza “PHI: la matematica aurea”).

Questa sequenza matematica fu scoperta da Fibonacci e per questo porta il suo nome. Lo stesso Zamperini esprimere così il suo schema: “ogni termine è uguale alla somma dei due precedenti”.

Mi è sembrato e mi ha incuriosito il fatto che la forma del castello rappresenta simmetricamente un modello dinamico della fisica, relativo anche al principio delle “configurazione del mutamento”.

Certo non sono un esperto, ne uno scienziato, ma la curiosità mi ha spinto ad approfondire il tema. Se poi questa forma la metto in correlazione alla forma di un’altra macchina, argomento di un’altro articolo sempre sul n.16 di “Scienze e Conoscenza”, ove si parla del “moto perpetuo”, e non tutti sanno forse che Johan Ernest Elias Bessler detto Orffyreus nel 1712 inventò la prima macchina “elettrostatica” (forza debole) in grado di fornire energia dal niente a costo zero, allora la cosa mi sembra addirittura sorprendente.

Quindi, la domanda che mi sono posto a questo punto è: cosa può unire il Castello del Monte Andria e la macchina del moto perpetuo di Orffyreus, le "configurazioni del mutamento" e la filosofia del Bootstrap di Geoffrey Chew che rappresenta la nuova concenzione dell’universo ?

"....non più meccanicistico, ma come una rete dinamica di eventi internecconnessi e nessun punto della rete è fondamentale. Nella sostanza ognuna di questi punti deriva dalle proprietà delle altri parti, e la coerenza complessiva delle loro connessioni reciproche determina la struttura dell’intera rete" (Il Tao della Fisica di Fritjof Capra)

Azzardo anche qui l’attenzione su un’aspetto che ritrovo comune in queste teorie: la simmetria.

Mi sembra infatti che questo aspetto geometrico lo si ritrovi sia nel disegno della macchina del moto perpetuo di Orffyreus; che nella forma del Castello e nelle "configurazione del mutamento": la forma ottagonale.

Ora mi chiedo alla luce di queste banalissime osservazioni, forse anche un po’ idiota (dal greco Idiotes: senza carica e/o ruolo di scienziato) è possibile poter ipotizzare che sia le piramidi che questo castello, molto vicino a noi, erano macchine a moto perpetuo e per questo macchine utili alla “configurazione del mutamento”, vuoi che esso sia energetico in quanto utile a produttore energie (sottili) che nel concetto di “mutamento temporale” dello spazio/tempo, quindi una vera è propria “macchina del tempo” ?

La “ricerca” è qualche conferma la si potrebbe trovare anche nell’I King, o “Libro dei Mutamenti” (di Richard Wilhelm).

Questa configurazione resterebbe il frutto di un’elaborazione di un sistema di simboli, cosiddetti esagrammi che di per se riproducono una forma simmetrica ed ottagonale.

Nella sostanza è l’azione reciproca degli opposti polari (Yin e Yang) che per certi versi riproducono “architettonicamente”, la stessa configurazione geometrica dell’ottagono (pianta del castello) e dove si possono ritrovare i triangoli (forma base) delle piramidi ?

La base dello Yang è rappresentato da una linea continua mentre lo Yin da una linea tratteggiata, la loro combinazione naturale a partire da questi due segni, combinandoli in coppie si ottengono varie configurazioni che nella sostanza ci porta alla forma di base di un ottagono. E’ anche questa, una sequenza di un numero aureo?

A questo punto le domande si ripeto e si moltiplicano: ci può essere un’attinenza (correlazione) tra questi e la serie numerica di Fibonacci ?

Nella sostanza nel “Libro dei Mutamenti” questi processi sono fondamentali e considerati essenziali per la comprensione dei fenomeni naturali cosi come mi è sembrato di capire che lo sia anche per la serie numerica di Fibonacci ?

Faccio un esempio per capirci meglio: nella filosofia Buddista, il Budda, non è più colui che vive nel mondo immaginabile nello spazio e nel tempo..... “…La sua coscienza non è quella di una mente ordinaria che deve essere regolata in base ai sensi e alla logica .....egli vive in un mondo spirituale che ha le sue proprie (altre) regole..” (D.T. Suzuki , On Indian Mahayana Buddism, cit, p.148).

E’ possibile quindi che dovremmo ragionare proprio con un’altra regola a noi non ancora "conosciuta" ?

Le stesse storie degli Indiani d’America ci confermerebbe per certi versi una "teoria fantastica"....quella che...... “….la storia è favola e realtà e chi la racconta è spettatore e protagonista della stessa storia allo stesso tempo” (Ida Magli, Antropologa “Onorate il Grande Spirito” Ed Bompiani).

Possibile che anche solo un gioco ed qualche favola potrebbero farci comprendere "l’altra regola" sulla base della quale potrebbe funzionare una macchina cosi semplice e complessa ?

In verità leggendo un pò in giro mi sembra che alcune risposte ci vengono anche date dalla fisica quantistica moderna sviluppatasi negli ultimi 40 anni.

Per noi l’idea che ogni particella contenga tutte le altre è inimmaginabile nello spazio e nel tempo ordinari.

Questa regola scrive già una realtà che - un pò come quella del Budda, ma anche in molte altre religioni e filosofie orientali - ha le sue regole e qui ritorniamo al concetto di prima?

Vediamo il caso degli adroni (dal greco adrós, forte) è una particella subatomica che "sente" la forza nucleare forte e dell’ipotesi del bootstrap che nella sostanza contengono come singola particella anche tutte le altre.

Il concetto della scuola Avantamsaka del buddismo Mahayana che viene visto come il punto più alto del pensiero buddista, si potrebbe sintetizzare in questo modo “..l’uno è visto come se le permeasse tutte quante e nel medesimo tempo come se le comprendesse tutte in se stesso” ...."tutto in ogni cosa" e di "ogni cosa nel tutto" (Il Tao della Fisica).

Solo questione di filosofia orientale o degli Indiani d’America?

No! Nel pensiero (mistico) occidentale addirittura un Poeta William Blake nei suoi versi addiritttura mi sembra che ci descriva una teoria quantistica della fisica: “Vedere il mondo in un granello di sabbia E il cielo in un fiore di campo, Tenere l’Infinto nel palmo della tua mano, E l’eternità in un ora.” (tutto in uno).

Queste diverse “configurazioni dei mutamenti”, fino a pochi anni fa non erano ancora considerati "leggi fondamentali" imposte dal mondo della fisica, scientificamente parlando, ma oggi, attraverso l’approccio alla fisica quantica e del nuovo approccio alle filosofie ed alla fisica matematica, stanno avendo nuove conferme o meglio "correlazioni".

Il vuoto quantico della fisica trasportato nella matematica diventa oggi olo-mero: " il grande -pezzo che contiene tutto, anche in un frammento di sè". (Scienza e Conoscenza - "La matematica dell’assoluto" di Massimo Corbucci).

Sembra finalmente che si stia acquisendo “un mutamento” (tendenza) in base alla quale lo sviluppo si manifesta più in maniera spontanea e naturale.” (Hemult Wilhelm).

Quindi potrebbe essere non azzardato supporre che sia il castello, che le piramidi erano macchine ad energie sottile per le “configurazioni del mutamento” ?

Questa tesi potrebbe essere avvalorata anche dagli stessi “mutamenti" nel mondo degli "adroni” che danno luogo a strutture e a configurazioni simmetriche che sono rappresentati simbolicamente da canali di reazioni....la rete delle interconnessioni dell’universo ?

I canali delle Piramidi, i canali interni alla macchina del moto perpetuo, i canali all’interno del Castello di Andria potrebbero funzionare sulla base di questi prinicipi (o nuove regole) ?

Per questo mi chiedo se questi "canali", simmetrie, potrebbero essere la base dello schema di una macchina del tempo ?

E’ chiaro che questa macchina non và assunta come una cosa, ma come un evento energetico che si deve compiere ogni volta, capace di trasportarci in un "nanosecondo" da qualche altra parte ?

Qui per spiegare meglio quello che intendo osservare, richiamo ancora una volta alcuni concetti delle filosofia cinese: “...Alterazione e moto senza requie, Fluiscono per i sei vuoti posti; Salendo e ricadendo senza dimorare,….E’ solo alteramento quello che qui opera” (I King pag 606)….inoltre….“La via ha alterazioni e moti. Per questo si chiamano righe mutevoli. Queste righe hanno gradi, per questo esse rappresentano le cose”. (Ibid p. 609).

Credo che quello che bisognerebbe comprendere meglio, e personalmente non ho gli strumenti per farlo, è che si dovrebbe concepire “il mutamento”, non come un oggetto fisico, ma come dicevo prima un evento, non come una cosa o una sostanza, ma come il suono di una nota musicale.

Credo che possiamo nutrire buone speranze. Prima o poi alcuni scienziati che hanno compreso oggi, che avendo maggiore consapevolezza del sé anche attraverso gli esperimenti e le teorie matematiche della scienza moderna, si può arrivare a qualcos’altro: mutando l’atteggiamento di approcio si mutano anche le regole?

Il vecchio paradigma scientifico pare già che non funziona più?

Più andiamo avanti nelle scoperte e più gli scienziati saranno costretti a prendere atto che il nostro vecchio modello classico newtoniano, stessa teoria della relatività, la meccanica quantistica è di per se superata.

"La Materia è il Vuoto-Vuoto e lo Spirito ciò che può riempirla!"

Nello stesso campo medico, l’influenza dei nostri pensieri e delle nostre emozioni sul nostro corpo, oggi rappresenterebbero solo le cosiddette “anomalie”: la guarigione per mezzo della mente, gli stessi "miracoli" o per stare più con i piedi per terra e per quello che di più oggi mi riguarda come “studente” ed aspirante "Clown Dottore", resta il fatto che mi convinco sempre più che solo attraverso la gioia ed il sorriso ci possiamo prendere veramente cura delle persone.

Aiutarle nel loro processo di guarigione. La stessa regola del “metodo scientifico” e di come fino ad oggi, abbiamo “sperimentato il mondo” è in crisi. Certo ci vuole un bel coraggio per andare avanti su queste ipotesi.

Nella sostanza la stessa nostra vita non è una cosa, ne lo stato di una cosa, ma è una “risonanza”. Un continuo movimento o mutamento in equilibrio con la natura è essa stessa in "omeostasi" con l’universo.

Oggi questo equilibrio, per una serie di segnali di "mutamenti negativi della natura", che ci arrivano già da molto tempo, stanno facendo ammalare il mondo e noi stessi.

Sempre sulla rivista “Scienza e Conoscenza” n. 15 c’è un bellissimo articolo di Antonio Tagliati dal titolo “Un Tumore per Caso”.

In questo caso si fa letteralmente un viaggio nella: mente, emozioni e corpo accompagnati nelle "nuove frontiere della medicina" della "biochimica delle emozioni"

Quasi per mano Tagliati ci accompagna a leggere le tesi del Dr. Ryke Geerd Hamer (medico oncologo fondatore della Nuova Medicina); del Dr. Henric Kremer (medico e scienziato); del Dr. Wilhelm Reich (allievo eretico di Freud).

Si parte in questo viaggio da un concetto di fondo, che resta fondamentale per la comprensione anche della stessa malattia: la responsabilità (la consapevolezza del sé) nel processo di guarigione.

La consapevolezza della “Volontà di Guarire” affrontata anche così bene da Norman Cousins e tante altre persone dopo di lui. Cose da Folli?

"Cancro, paranco, qual’è la differenza finchè c’è la salute?" (Il Fool e il suo scettro, William Willeford, Ed. Moretti & Vitali, pag 195)

"La specie umana, in quanto è la sola a sapere che la morte è il destino di noi tutti, è anche la sola a conoscere il riso come ausilio....; per la durata dell’istante in cui siamo scossi dal riso siamo immortali" (Paul Vercors, Sylva, Rizzoli, Milano, 1961, pag. 272)

Anche secondo Kremer, bisogna aumentare l’energia (positiva) della persona per la trasformazione, per le “configurazioni del mutamento” fondamentali anche nel processo terapeutico di cura, la stessa comico terapia è una "configurazione del mutamento".

Spero che diventerà presto e sempre più chiaro a tutti noi, che gli attuali strumenti scientifici potrebbero essere in parte superati o meglio "ignoranti": perchè si ingnorano?

Anche voi ingnorate che la macchina del moto perpetuo esiste già da più di venti anni. E’ stata realizzata in Svizzera, piccola, non solo ruota da sola ma produce 3 Kwh. (Il moto perpetuo - Aram Rolf Scienza e Conoscenza n. 15), perchè solo pochi di voi già lo sanno?

D’altronde, sono in parte confortato da alcuni considerazioni che Massimo Corrucci fa in un suo articolo “Lezioni di Fisica Nucleare” (Scienza e Conoscenza n.16) quando ci dice:

”….Il modello atomico deve essere sostituito con un nuovo modello. Nel caso se ci credete siete pronti a entrare, gia dotati delle nozioni necessarie per capire, nella svolta epocale prossima ventura, dove si assisterà a cose incredibili: astronavi che comunicheranno istantaneamente con le basi di controllo; persone che andranno su Marte in un istante, entrando da una “porta dimensionale”; veicoli che voleranno vincendo la gravità, poiché non c’è nessuna forza che tira davvero gli oggetti verso il centro della terra; malati che entreranno in rianimazione e ne usciranno completamente guariti.”

Lo so non ci credete! Avete ragione: neppure Cristoforo Colombo avrebbe creduto mai che un giorno ci avremmo messo tre ore, comodamente seduti su un’areo, per fare la traversata dell’atlantico, per la quale lui ci mise tre mesi.


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Le nuove frontiere della “fisica dell’Infinito”
26 dicembre 2006, di : maria teresa blotti

Io ci credo fermamente,giriamo intorno alle cose che,più semplici sono ,più risultano incomprensibili per le nostre menti (volutamente complicate ). Quello che viene venduto come un gioco per bambini (supermag )sarebbe un’ottima base per cominciare,purtroppo,le intuizioni non bastano (parlo di me) che non ho la conoscenza per poterle mettere in pratica.Ti auguro buon lavoro e "buon anno" Maria Teresa Blotti
    Le nuove frontiere della “fisica dell’Infinito”
    7 febbraio 2007, di : Enzo Maddaloni

    La "scienza è ignorante" ed a volte basta anche l’intuito.

    Anch’io sono "ignorante" come te, ma la voglia di sapere, spero che ci faccia solo guadagnare sempre più "consapevolezza di sè" e delle cose che nel nostro "infinitamente" piccolo sapremo capaci di comprendere.

    Quindi non disperiamoci per la nostra "ignoranza" ma, per quella di chi è convinto già di sapere.

    Grazie, ed anche se con un pò di ritardo, Buon Anno.

    Le nuove frontiere della “fisica dell’Infinito”
    21 marzo 2007, di : Roberto Zamperini

    Ho letto ed apprezzato il tuo bell’articolo sulla Fisica dell’Infinito. Ottimo!

    Penso da tempo che il significato più profondo di Phi (il cosiddetto numero d’oro) vada ben oltre ciò che comunemente si crede. Credo che abbia a che fare con la natura stessa dell’etere o Aether, come oggi si preferisce chiamarlo. Ti invito pertanto a continuare la tua indagine in tal senso e, se lo crederai opportuno, sarà interessante una collaborazione. Il gruppo che scrive sul Forum Energie Sottili ha iniziato una prima scandagliata della cosa e, mi sembra, con buoni inizi.

    http://www.energiesottili.com/forum/index.php

    Grazie dell’ospitalità e tanta buona Energia a te ed ai tuoi Lettori.

    Roberto Zamperini.