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Le Giornate FAI di Primavera: sabato 24 e domenica 25 marzo 2018

di Redazione - giovedì 22 marzo 2018 - 5056 letture

In allegato, provincia per provincia, tutti i luoghi della Sicilia aperti per la manifestazione nazionale Giornate FAI di Primavera, che si terranno sabato 24 e domenica 25 marzo 2018.

Da notare come la provincia di Siracusa faccia una tradizionale figuraccia, con soli due luoghi aperti al pubblico. Congratulazioni (sarcastiche) e speriamo in una maggiore attenzione per il prossimo anno. Intanto grazie al FAI due "cose belle" del siracusano (le Grotte del Crocefisso di Lentini, e il miele di Sortino) hanno ricevuto notorietà nazionale, attraverso i media e gli organi di informazione (compreso il nostro). E’ uno degli obiettivi che intende porsi l’iniziativa del FAI, ricordare anche a chi abita i luoghi che esiste una bellezza del luogo che va valorizzata difesa e di cui essere orgogliosi.

Sul sito del FAI i siti aperti nel resto dell’Italia.


26 edizioni di Giornate FAI di Primavera

Ogni anno, dal 1993, il terzo weekend di marzo, facciamo una grande festa dedicata alla bellezza di questo Paese. Una festa a cui sono tutti invitati. Una festa a cui, in 25 anni, hanno partecipato oltre 10 milioni di persone che, grazie all’impegno dei nostri appassionati volontari, hanno potuto visitare luoghi speciali.

Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano.

In 25 anni i nostri volontari hanno aperto oltre 11.000 luoghi in 4.700 città e abbiamo coinvolto oltre 35.000 “apprendisti ciceroni”, studenti delle scuole medie e superiori che accompagnano le visite.

Le Giornate FAI sono diventate dunque un appuntamento ambito, un evento nazionale di grande attrattiva, ma non per questo hanno perduto lo spirito originario: quello di accompagnare gli italiani a scoprire o riscoprire la bellezza che li circonda, che spesso passa inosservata o, peggio, viene dimenticata e deturpata.

“Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce” ci ricorda la nostra fondatrice, Giulia Maria Crespi. Per questo le Giornate FAI, di Primavera e d’Autunno, hanno un unico destino: quello di diventare sempre più grandi, più vive e vissute, per avvicinare sempre più persone alla bellezza dell’arte, della cultura e della storia.


Ogni regione ha i propri appuntamenti, ogni località le sue sorprese e anche quest’anno il catalogo dei luoghi aperti a tutti è molto vario e ricco di proposte. Su www.giornatefai.it si trova l’elenco completo delle aperture, tra cui segnaliamo:

Roma: Palazzo Marina, sul Lungotevere, noto come "Palazzo delle ancore", inaugurato nel 1928 e sede del Ministero della Marina. Sarà visitabile anche la biblioteca, tra gli ambienti più suggestivi dell’edificio.

Milano: lo Stadio Meazza, dove si potranno visitare in esclusiva anche gli spogliatoi delle due squadre milanesi e percorrere il tunnel che li collega al campo; l’Ippodromo SNAI San Siro aprirà luoghi normalmente inaccessibili come la Palazzina del Peso, degli anni ’20, con la sala Bilancia, in cui vengono pesati i fantini e la loro sella.

Livorno: aprirà in via eccezionale l’Accademia Navale, ente universitario che si occupa della formazione degli ufficiali della Marina Militare.

Scarlino (GR): si potrà ammirare lo straordinario affresco raffigurante la Crocifissione, appartenente alla scuola senese del Quattrocento, fino a poco tempo fa sconosciuto perché all’interno di un’abitazione privata.

Parma: sconsacrata e solitamente chiusa, aprirà la Chiesa di San Francesco del Prato che, con il convento annesso, fu carcere cittadino fino al 1992. Qui venne recluso Gaetano Bresci, regicida di Umberto I.

Taranto: si potranno vedere i tesori nascosti del MArTA, il Museo Archeologico Nazionale. Tra i reperti una corona funeraria di foglie di quercia in lamina d’oro del II secolo a.C. e un kylix (coppa da vino) di produzione attica decorata con scene di simposio degli inizi del V secolo a. C.

Napoli: il Mausoleo di Posillipo, uno dei più interessanti esempi di architettura neoegizia in Italia, costruito tra il 1881 e il 1889 e poi adibito a monumento funebre per i caduti delle Guerre mondiali.

Celle Ligure (SV): il Parco delle Colonie bergamasche costruito nel 1889 e rimasto attivo fino al 1998 per ospitare bambini e ragazzi. Dal 1944 alla fine della Seconda Guerra mondiale ebbe funzione di transito per i campi di concentramento.

Cagliari: l’Aeroporto Militare di Elmas, progettato negli anni Trenta del ’900 e chiuso a dicembre 2015, perfetto esempio di architettura razionalista.

Campobasso: alla scoperta del quartiere San Giovanni, oggetto di un progetto di riqualificazione grazie ai murales di artisti di street art.

Lucca: ex Ospedale psichiatrico di Maggiano, che riecheggia nei romanzi di Mario Tobino. Chiuso definitivamente nel 1999, conserva ancora sulle pareti i disegni e le scritte dei pazienti.

Lecce: i palazzi che sono stati set cinematografici, come Palazzo Marulli - Famularo e Palazzo Tamborino Cezzi, location di Mine vaganti di Ozpetek.

E ancora: l’ex Convento di San Procolo a Bologna, dell’XI secolo, da fine ’800 al 1998 Ospedale della Maternità; le Vetrate Artistiche Grassi a Milano, storica bottega artigiana che vanta collaborazioni con importanti architetti e artisti, come Ettore Sottsass e Oscar Niemeyer; la Villa romana dei Bagni della Regina Giovanna a Sorrento (NA), i resti di una residenza patrizia del I secolo a.C. sul Golfo di Napoli; il Grand Hotel Des Iles Borromées di Stresa (VB), affacciato sul Lago Maggiore, che ha incantato artisti, principesse e scrittori, tra cui Ernest Hemingway. Infine, Palazzo D’Orleans a Palermo, sede della Presidenza della Regione Siciliana, proprietà dei sovrani di Francia e poi dei loro eredi fino agli anni Quaranta del Novecento; l’Eremo di San Marco ad Ascoli Piceno, chiesa rupestre del XIII secolo, riaperta in questa occasione dopo 40 anni; il Castello di Aymavilles ad Aosta, interessato da lavori di restauro, originario del XIII secolo e nel Settecento trasformato in una dimora signorile circondata da un parco.

Tra i protagonisti delle Giornate di Primavera ci saranno anche numerosi borghi: da Asciano (SI), che custodisce tesori come il Museo Civico, la Farmacia Naldini e un antico mosaico romano, Finale Emilia (MO), dove si percorrerà il centro storico danneggiato dal sisma del 2012 alla scoperta dei palazzi settecenteschi che lo rendono unico nella regione, a Curinga (CZ) con i resti delle terme romane e della chiesa bizantina, fino a Castelbuono (PA), nella vallata delle Madonie, che si è sviluppato intorno al trecentesco castello dei principi di Ventimiglia.



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