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La pillola del suicidio

La fluoxetina, il principio attivo della pillola universalmente nota col nome di Prozac,è stata autorizzata in Europa a tutti i bambini dagli otto anni in su.

di davis - mercoledì 21 giugno 2006 - 17747 letture

La fluoxetina, il principio attivo della pillola universalmente nota col nome di Prozac, tanto contestata perché sembra provocare il suicidio, è stata autorizzata in Europa a tutti i bambini dagli otto anni in su.

L’EMEA (l’Agenzia Europea per la Sicurezza e l’Efficacia dei Farmaci), dopo questa decisione, ha raccomandato ulteriori verifiche da parte della Ely Lilly, l’azienda produttrice. Ma intanto il farmaco all’estero ha già provocato 1885 suicidi. Il "Freedom of Information Act" ha portato alla luce molte verità poco note sullo psicofarmaco.

L’azienda farmaceutica nel corso di prove cliniche ha constatato che un paziente su cento, dopo aver assunto il farmaco, sviluppa tendenze suicide, prima assenti. Molti scienziati sono stati sollecitati a sostituire parole come "tentato suicidio" con "overdose", e "tendenza al suicidio" con "depressione".

La storia di questo psicofarmaco ha messo più volte in evidenza il pericolo in esso celato. Commercializzato per la prima volta nel gennaio del 1988, ad oggi sono stati registrati ben 26.623 casi di reazioni avverse e si conoscono 900 effetti collaterali.

L’antidepressivo frutta $1,73 miliardi di dollari l’anno e si può ben comprendere quali interessi economici vi stiano dietro. Saturato un mercato si è sempre tentato di estendere il predominio su un altro. Così è stato quando si è passati dal mercato americano degli adulti a quello dei bambini, molto più fragile. Ora che 400 mila minorenni negli Stati Uniti lo consumano, si è tentato di introdurlo anche in Europa.


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La pillola del suicidio
23 giugno 2006

Cosa dire, normalmente mi schiero ( consapevolmente con pregiudizio) contro le case farmaceutiche e quasi tutti i loro prodotti (salviamo almeno le mitiche Legalon), non posso farci niente, sarò uno specialista in elettronica ma in medicina sono un qualunquista. Pochi farmaci dopo anni rimangono ancora in commercio e questo è tutto dire (pazienti o cavie?), poi c’è quella forma mentis un tantino new age che suggerisce che tutto quello che è sintetico è brutto e cattivo mentre quello che è naturale a qualcosa di sicuro servirà. In poche parole evito piu’ che posso ma... Ma come sarebbero andate le cose se non avessi assunto per due anni fluexetina questo non lo so. Ora sto meglio meglio, due anni fa peggio, grazie al Prozac? Probabile. E ai bambini? Ai bambino NO!
La pillola del suicidio
31 luglio 2006, di : Simone

davis io ho fatto un giro per il sito leggendo un po’ qui e un po’ li.... ma nn appena si parlava di problemi di salute mentale trovavo subito un tuo articolo (sempre e comunque di critica o di contestazione)..... be io in questo settore ci lavoro e odio sentir dire che tutti cercano di voler "rinchiudere" i soggetti affetti da queste patologie in una specie di mondo parallelo fatto di farmaci escluisivamente sedativi e porte chiuse per nn scappare.... prova quando hai un minuto a pensare a tutte quelle famiglie che hanno fra i loro componenti un soggetto che soffra di determinati disturbi.... vedrai in quanti casi una mamma e finita in ospedale a forza di botte prese da un figlio che in quel momento nn prendeva regolarmente i suoi farmaci e voleva solo i soldi per un caffe o quanti fratelli che nel difendere la stessa mamma di prima sono stati scaraventati giu dal prima piano..... di quanti genitori per una sigaretta hanno preso tante di quelle legnate da avere cicatrici chiuse con 15/20 punti di sutura..... dopo che magari avrai pensato un po a questo rifletti su come se stai stato un po’ troppo generalizzante a fare di tutta l’erba un fascio con i tuoi articoli.... sono d’accordo con te che in alcuni casi (ma sicuramente pochi non tutti quelli che dai a capire tu!!) la psichiatria e gli psichiatri compiano degli errori di valutazione e di conseguenza degli errori di indicazione terapeutica ma se ci si sta dietro ti accorgi dell’errore e puoi rimendiare , se invece si cerca solo di diffondere paura come fai tu con i tuoi articoli il risultato e che nessuno vorra’ più rivolgersi agli specialisti con l’unica conseguenza di riempire le nostre di strade di soggeti come quelli che hanno ucciso il piccolo Tommy o di pedofili e violentatori.... un consiglio? pensa di piu prima di mettere in rete delle accuse cosi pesanti o almeno cerca di non fare di tutta l’erba un fascio.... ciao Simone