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L’espressionismo astratto di Christophe Gulluni

"Utilizzando la geometria l’artista ci regala momenti compositivi sempre colorati e brillanti, con una luce, che dona lo spazio geometrico ed informale dell’opera..."

di Damiano Gulluni - mercoledì 19 dicembre 2007 - 5366 letture

Le opere pittoriche di Christophe Gulluni, www.gulluni.fr, nascono per rispondere ad un’emozione vissuta incontrando il colore e la luce. Geometrie colorate e pittura ad olio sono le strade che percorre l’artista invitandoci ad osservare il sogno sempre rincorso. Utilizzando la geometria l’artista ci regala momenti compositivi sempre colorati e brillanti, con una luce, che dona lo spazio geometrico ed informale dell’opera.

Molti sono i punti di riferimento che l’artista ci propone: da De Kooning a Burri, da Mondrian ad Arp, da Klee ad Hartung; lo spazio conquistato con il colore viene immediatamente assorbito dalle continue pennellate, rendendo plastica la geometria del colore.

Con il segno lasciato sulla tela, l’artista ricorda il grande Fontana, percorrendo quello spazio astratto sognato, e mai raggiunto. Lo spazio di Fontana era bucato, quello di Christophe Gulluni è colorato; lo spazio di Burri era materico, quello di Christophe Gulluni è geometrico e a volte minimalista.

Nelle geometrie spaziali di Christophe Gulluni sono evidenti i percorsi dei grandi maestri dell’espressionismo astratto americano ed europeo, con la continua ricerca dello spazio, ricavato dal colore, sempre squillante, e da una luce che non finisce mai d’illuminare i nostri occhi, incuriositi dal talento dell’artista, che con soavità e dolcezza ci conduce nella poesia e nell’arte, conquistando la visione contemporanea, caotica e piena di luce. L’armonia della linea, la presenza dei piani illuminati, il contrasto dei colori, conducono l’artista nella struttura geometrica compositiva, sprigionata dall’abilità tecnica e dalla sensibilità luminosa.


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