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L’acqua di Canicattini Bagni è più che potabile

L’acqua che arriva nelle case dei canicattinesi è più che potabile. A stabilirlo sono le analisi ordinate in questi giorni dal sindaco del Comune di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, con prelievi effettuati sia nei luoghi pubblici che, a campione, anche in alcune abitazioni private del centro abitato.

di Giuseppe Castiglia - lunedì 14 luglio 2014 - 2496 letture

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Il controllo “straordinario”, voluto dal primo cittadino, che si aggiunge a quelli periodici effettuati dall’Ufficio Tecnico diretto dal geometra capo Giuseppe Carpinteri, nasce in previsione dello studio per l’installazione nel centro abitato della “Casa dell’Acqua”, la struttura dalla quale i cittadini, muniti di sistemi autorizzativi come le card, potranno prelevare (nella misura indicata dalla disposizione regolamentare che sarà emanata una volta avvenuta l’attivazione), acqua rigorosamente pubblica, controllata e analizzata, filtrata, refrigerata, o gassata.

Un sistema di valorizzazione dell’acqua pubblica, messa a disposizione dei cittadini, ma anche, come sta già avvenendo in molte realtà anche siciliane, di riduzione dell’uso della plastica, materiale altamente dannoso e inquinante per l’ambiente.

Canicattini Bagni, d’altra parte, ha sempre valorizzato la cultura delle “fontane pubbliche”, alcune delle quali si trovano ancora agli angoli di alcune strade, non essendo state eliminate con il rifacimento totale della recentissima e moderna rete idrica.

Anzi, in questi anni, è stata interamente ricostruita dall’Amministrazione comunale, l’antica “funtana re canali”, in via Canale, in stile liberty, lo stesso delle facciate di tante abitazioni. Si tratta di una elegante fontana in pietra bianca provvista di una vasca semicircolare dentro la quale sorge una spessa colonna corredata di quattro mascheroni grotteschi da cui fuoriesce l’acqua. Il corpo della fontana (con parete a lastroni) possiede degli eleganti contrafforti a spirale accanto al quale vi sono due nicchie ovali, corredati da sei bocche (tre per lato) poste su due vasche laterali.

Non solo la valorizzazione delle fontane, l’obiettivo dell’Amministrazione del sindaco Amenta, ma anche dell’acqua pubblica, la cui gestione è stata sempre comunale, anche nel periodo di scontro con il gestore unico del servizio idrico integrato, al quale non sono stati mai consegnati gli impianti, permettendo così ai cittadini di mantenere un costo del servizio idrico integrato di 0,56 euro al metro cubo, tra i più bassi di tutta la provincia.

Infine, com’è risaputo, le acque canicattinesi sono note in tutta la provincia per la loro purezza e freschezza, captate come sono in sorgenti poste ad una certa altitudine, tra Canicattini Bagni e Palazzolo Acreide, in luoghi incontaminati, come “Paolazzo”, “Piano Milo”, “Fiumarella” e “Scocciacoppoli”. La conferma di tutto questo, come si è detto, nei risultati positivi delle analisi ordinate dal sindaco Amenta, per l’installazione futura della “Casa dell’Acqua”.

COMUNICATO STAMPA

Prot. n. 1003 del 14/07/2014


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