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Intervista alla cantautrice siciliana Rita Botto

"La lontananza acuisce i sentimenti per la propria terra"

di Valerio Contarino - lunedì 2 aprile 2007 - 7860 letture

Rita Botto è una nuova presenza musicale sul nostro sito, che ha il piacere di "ospitarla" in occasione dell’uscita del suo nuovo disco "Donna Rita" fra qualche settimana (pubblicheremo in seguito la data esatta).

Una voce calda ed avvolgente che accompagna l’ascoltatore in un viaggio per varie parti del mondo: dalla Sicilia, dai suoi paesi intrisi di tradizioni , usanze e profumi caratteristici, passando per il Sudamerica, con la sua calorosità, fino ad arrivare alla Madre terra Africa. Questo è quello che si prova quando si ascolta Rita Botto, artista molto originale per le melodie e soprattutto per l’interpretazione di brani appartenenti alla tradizione siciliana.

Qualche anno fa, nel novembre del 2004 è uscito "Stranizza d’amuri", titolo che fa subito pensare all’omonima composizione in siciliano di Franco Battiato, e che evidentemente rimanda alla Trinacria, alla quale Rita, ha proprio voluto concedere un omaggio. E anche le sonorità sembrano fuoriuscire dall’affascinante isola, la cui energia traspare nella potenza della voce di Rita che canta storie d’amore, ma anche di sirene incantatrici e rituali magici.

Stranizza d’amuri è dunque un album che spazia a livello sonoro tra il world e il jazz, che profuma di Sicilia, ed è in essa calata per le storie che racconta, storie che si rifanno all’immaginario popolare.

Dopo un consenso della critica e varie date live passiamo alla genesi del nuovo lavoro "Donna Rita", titolo anche questo che si richiama alla Sicilia, che però esprime nel disco un’apertura diversa rispetto al precedente per le tematiche e per le sonorità. Rita Botto a tal proposito ci dice: " Per questo disco sono stata lasciata a briglie sciolte dal mio produttore, e questa libertà si è tradotta nel non voler proporre gli stessi temi e le stesse melodie di Stranizza d’amuri, e quindi ho dato maggior spazio a ciò che volevo scrivere io".

Rita Botto

E infatti per questa nuova opera Rita si è aperta a nuove tematiche, dando risalto a nuove invenzioni servendosi anche dell’aiuto di alcuni musicisti:" L’amore, tema universale e sempre attuale lascia questa volta maggior spazio ad altri temi, sempre legati alla tradizione popolare, come il tradimento". Ed è proprio in un brano che questo tema, nella fattispecie una donna che viene tradita, viene accompagnato da un tango.

Ma non è solo il tango, o le sonorità latine a far parte del disco di Rita Botto:" un altro brano, "Rosa", che tratta di "uno ca cecca mugghieri" è sullo stile cubano, mentre un testo del regista e scrittore Melo Freni è africaneggiante". Questi suoni diversi fra loro, e che si richiamano a varie zone del mondo, impreziosiscono l’opera della cantautrice siciliana rendendola non folk come si potrebbe pensare, bensì world; infatti la stessa Rita afferma di essere andata per mondi.

Rita Botto è nata e vissuta per circa venticinque anni sotto l’imponente vulcano Etna, le cui pendici sono bagnate dal mare, e dunque in luogo unico e caratteristico. Dopo si è trasferita in Emilia Romagna per insegnare tecnica del canto prima alla Scuola di "Musica Moderna" a Ferrara e poi a Bologna, dove adesso vive, alla Scuola di teatro "Baule dei Suoni".

Le chiediamo da "emigrata" che cosa riesce a trasmetterle la Sicilia con i suoi elementi naturali: "Un siciliano che esce dalla sua terra si porta tutto di questa. Bologna mi ha fatto da lente di ingrandimento, come per Verga che scrisse fuori le sue opere. Devo dire grazie alla lontananza, perché è proprio la lontananza che acuisce i sentimenti per la propria terra".

Come infatti Verga scrisse "I Malavoglia" a Milano riuscendo meglio ad immortalare fra le sue pagine i personaggi e i luoghi di Trezza, così Rita è riuscita meglio a individuare la peculiarità delle tradizioni, delle storie e delle sonorità tradizionali.

Non appena uscirà il nuovo disco di Rita Botto "Donna Rita", Girodivite sarà lieto di presentarlo ai suoi lettori.

Intanto ecco alcune date in cui potrete ascoltare live Rita:
30 marzo Bologna
4 aprile Modena
2 aprile Genova


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Intervista alla cantautrice siciliana Rita Botto
10 agosto 2007, di : tzunami

Una voce che ti trascina e ti incanta, turbandoti fino quasi a farti male. Un suono caldo e vibrante che porta a chilometri di distanza i profumi della nostra terra, purtroppo lontana.