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Quando "la gente" non ne può più

Antonio Di Pietro non ha bisogno di presentazione: concretezza, passione e coraggio. Forse qualcuno non lo sopporta, ma quanti fra i nostri politici pongono ancora attenzione ai valori? Intervista al ministro delle Infrastrutture.

di Emanuele G. - giovedì 1 novembre 2007 - 4766 letture

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On.le Antonio Di Pietro

L’Agenda politica è particolarmente ricca di argomenti. La nascita del Partito Democratico. Le sofferenze acute del Governo Prodi. Le urgenze nazionali quali giustizia e costi della politica. Gli eterni problemi della Sicilia. E altro ancora. L’Italia è un Paese dove si potrebbe vivere bene, ma i problemi insoluti costringono i Cittadini a un vivere continuamente precario e senza certezze. Grazie alla disponibilità dell’On.le Di Pietro abbiamo passato in rassegna alcuni dei fatti più significativi della cronaca politica dell’ultimo mese. L’intervista è divisa in due parti.

- sul partito democratico

Come si è sentito dopo essere stato escluso dalla corsa per le primarie a segretario del Pd?

“La mia estromissione dal Pd è stata indotta da una mossa utilitaristica. Hanno preferito tener fuori un concorrente leale e motivato. Un concorrente che, secondo un macchinoso punto di vista, avrebbe intaccato interessi e equilibri precostituiti. In cuor mio credo che questa manovra abbia svuotato di democraticità il nascente partito, squalificandolo politicamente. Un vero partito democratico deve essere aperto e pluralista. Il salto di qualità non c’è stato.”

Lei crede che queste primarie siano realmente democratiche?

“La preclusione dell’Italia dei Valori e di altri partiti della coalizione, mi induce a rispondere di no. Tuttavia sono democratiche per quanto riguarda quelle persone che liberamente si sono recate a votare. Detto questo, non ho mai contestato il Pd in quanto nuova forza politica nascente. Ho solo dichiarato di non condividere un certo tipo di Pd, inteso puramente come commistione di due schieramenti: DL e DS”.

Come giudica il percorso di nascita di questo soggetto politico?

“Un percorso che ha dato poco spazio al confronto e non ha contemplato la condivisione di responsabilità. Noi dell’Italia dei Valori avremmo offerto ben volentieri il nostro contributo al processo di formazione. Ritenevamo fosse finito il tempo delle scelte di parte o della subordinazione a interessi personali. Invece ci siamo sbagliati”.

Ci sono comunanze tra i suoi valori e quelli del Pd?

“L’IdV continua a scommettere sulla possibilità di dare vita ad un soggetto ampio, che dia respiro alla politica italiana. Un soggetto che possa finalmente ricostruire la fiducia dei cittadini nella politica e nelle istituzioni. Se il Pd assolverà queste finalità, che si sposano con gli obiettivi che da sempre perseguiamo, allora la comunanza ci potrebbe anche essere”.

Si potrà assistere in un futuro più o meno vicino a un percorso simbiotico fra il Pd e l’IdV?

“Se il Pd darà importanza ai valori costituenti dello Stato, e terrà fede ai principi fondamentali di progresso e sviluppo che ne hanno portato alla costituzione, noi dell’IdV siamo disposti ad un confronto. L’interesse generale, la condivisione di responsabilità, l’adoperarsi per il nostro Paese, sono per noi di prioritario interesse”.

- sull’attualità

Come giudica questo primo anno di Governo?

“Luci e ombre. Molte sono le cose buone che questo Governo ha fatto, ma molte sono anche quelle che non si dovevano fare. Abbiamo mantenuto fede agli impegni per quanto riguarda i conti pubblici, visto e considerato che il passato esecutivo aveva lasciato non solo in disordine le casse dello Stato, ma si era anche impegnato a rientrare nei parametri europei. Ci siamo trovati a dover pagare una cambiale che non abbiamo firmato noi. Ma sono tante le altre cose che abbiamo condotto in porto. Non abbiamo saputo però comunicarle ai cittadini. Di questo dobbiamo fare ammenda. Per quanto riguarda le ombre, per finire sono tante.. Dio sa quante ne sono! Mi limito a citare solo l’indulto, di cui non se ne sentiva la necessità e che i cittadini non hanno accettato”.

Cosa fare per avvicinare realmente la politica alla gente?

“La gente non ne può più. E’ la politica che dovrebbe riavvicinarsi ai cittadini operando nel loro interesse e tenendosi lontana da affari e personaggi loschi. Bisogna guardare avanti: non dimenticando i guasti e gli errori del passato. Occorre una modernizzazione della politica la quale deve necessariamente fare i conti con un ricambio generazionale. Oggi io credo che il politico ascolti poco le lamentele del “mondo reale” che è quello dei cittadini, mentre è molto attento ai richiami delle sirene che sono dentro il Palazzo della Politica.

La giustizia è malata, cosa fare per ovviare a questa drammatica situazione?

“Occorre una discussione pubblica e trasparente, e non continui colpi di mano che finiscono per essere colpi allo Stato di diritto. E’ necessaria una riforma del processo penale: pochi reati ma con pene certe. Una riforma del diritto procedurale: si deve arrivare alla sentenza in un terzo dei tempi attuali. Una gestione computerizzata delle procedure, dei carichi pendenti, del casellario giudiziale, dei rapporti tra organi di polizia e magistratura. Bisogna allestire un nuovo apparato che permetta alla giustizia di funzionare meglio. E occorre anche una nuova politica giudiziaria per questo paese. In tal senso mi piacerebbe sapere se il Guardasigilli desideri questa politica per il paese…”

Cosa ha fatto fino ad ora per la Sicilia in qualità di Ministro delle Infrastrutture (per inciso quali le differenze tra il suo Ministero e quello retto dal prof. Bianchi?)

“Per intenderci: io mi occupo di quello che è fermo; Bianchi di quello che si muove. Per quanto riguarda la Finanziaria 2008, dei 1007 milioni di euro destinati alle opere in Sicilia, 906 sono andati alle infrastrutture e il resto ad interventi di tipo ambientale. 240 milioni sono stati assegnati a ciascuna delle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. E’ stata prevista tra l’altro la realizzazione della metropolitana a Palermo e della Circumetnea con la metropolitana a Catania. Insieme al completamento della superstrada Agrigento-Caltanissetta. Sono perciò quattro le grandi opere previste in Sicilia. Ci sono poi un miliardo di euro per la viabilità secondaria, e sono da includere il Pon Trasporti e il nodo ferroviario di Palermo ”.

Ci può spiegare meglio la situazione dell’A3… possibile che sarà chiusa per 4 anni? Come farà la Sicilia a comunicare con l’esterno?

“Sono 50 anni che ci lamentiamo perché la Salerno-Reggio Calabria non si fa. Abbiamo stanziato già 2,5 miliardi e adesso la colpa è che la stiamo facendo. Bisogna farla quell’autostrada: ridurla a 2 corsie invece che a 4 non significa chiuderla. Se i cantieri procureranno disagi si troveranno soluzioni alternative. L’importante è realizzare l’opera altrimenti non si risolveranno mai i problemi nel Mezzogiorno. Non bisogna mettersi in testa di non fare l’opera: questo sarebbe il colpo definitivo dell’economia e della credibilità del Sud”.

C’è ancora spazio per i sognatori in politica?

“Per chi ha voglia di lavorare e non di vagheggiare, c’è sempre spazio”.

Il futuro politico per l’On.le Di Pietro?

“Devo ancora decidere cosa farò da grande. Non ho la palla magica..”

Blog dell’On.le Di Pietro

Sito dell’Italia dei Valori


- Ci sono 7 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Quando "la gente" non ne può più
2 novembre 2007

Non ho capito il titolo dell’articolo!

La "gente" non è quella che vota?

Quando "la gente" non ne può più
4 novembre 2007

Votiamo con la speranza che i politici mantengano ciò che hanno promesso in campagna elettorale. Ma, dopo, la parola data non viene mantenuta.E allora che fare??? Il cittadino è inerme; non gli rimane che dire " non ne posso più" e sperare in un futuro migliore e in politici più seri. Lorenza
Quando "la gente" non ne può più
4 novembre 2007, di : Giancarlo Farruggio

Il nostro carissimo Di Pietro non avendo votato per l’instituzione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul G8 di genova ha tradito inesorabilmente la mia stima e la fiducia di tante persone che credevano in lui per essere stato (quasi)sempre onesto e leale e per aver appoggiato pubblicamente il grido furibondo del "Vaff.Day".. ...cade così l’ultimo appiglio positivo di questo governo.. ..adesso posso dire che non mi rappresenta più nessuno.. Caro Di Pietro non me lo aspettavo.. e forse per questo fa ancora più male..
Quando "la gente" non ne può più
6 novembre 2007, di : majid

salve, e vero non solo che siamo stufi di questa politica ma che credete che non ce altra gente capace di governare per il bene di questo povero paese con questi politici che non tramontano mai porca miseria e morto il faraoun e cannibali e julio cesare e napolione e queste non moureno mai ? e ovio che questo paese non andra mai avante per favore. e io dico che loro paradiso e qui e del’altra parte avranno soltanto l’iverno per le loro opere?
Quando "la gente" non ne può più
26 gennaio 2008, di : MARIA LUISA GRECO DI PRIOLO GARGALLO

la gente si e’ veramente rotta le palle, e susatemi se è poco, inciuci a destra e inciuci a sx , non se ne puo’ piu’, mastella fa cadere il governo perchè gli mettono la moglie ai domiciliari, il guardasigilli dice ai magistrati lavorate , indagate in piena autonomia su tutto e tutti , tranne me,la mia famgilgia e il mio paertito. de magistris se lo sono giocati, la forleo è una mitomane, ha manie di persecuzione ed è pure paranoica. cuffaro condannato a 5 anni di carcere per"MAFIA" NON CI STA e dici mafia ? no grazie! io ho solo favorito singoli esponenti mafiosi, non solo non si dimette ma pure si prende gioco della nostra intelligenza e di quella del procuratore nazionale antimafia (la massima autorità dello stato nella lotta alla mafia) e gli dice "SI LEGGA LA SENTENZA". CONCLUDE IN BELLEZZA PIPPO GIANNI, SEMPRE UDC DICENDO "ORA CI STANNO SCASSANDO LA MINCHIA". DIMENTICAVO, SCUSATE, BARBATO UDEUR AL SENATO DELLA REPUBBLICA (I ROMANI SI STARANNO RIVOLTANDO NELLA TOMBA) SPUTA A CUSUMANO SEMPRE UDEUR, DANDOGLI DEL BASTARDO, PEZZO DI MERDA E TRADITORE. MA NON TRALASCIAMI NINO STRANO GLI DADEL CORROTTO, MAFISO, BASTARDO E PURE PEZZO DI MERDA. QUESTA E’ LA NOSTRA POLTICA, QUESTI SONO I NOSTRI BEN PAGATI POLITICI, QUESTA E’ LA POVERA ITALIA, NELLE MANI DI MESCHINI SPUTATORI, VILLANI, MALEDUCATI, CORROTTI E COLLUSI NONCHE’ SPAVALDI E FORTEMENTE ARROGANTI. SOLUZIONE? MANDIAMOLI A CASA! PUNTO! Tutto e dico tutto ha un inizio è una fine, come questo governo, ma come noi stessi che ne siamo il piu’ grende e vecchio esempio del mondo, nasciamo per morire. Lasciamo morire questostato di cose, lasciamo che lor signori comincino a capire che chi sbaglia, paga sempre e comunque, bianco, nero, ingegnere, politico, poco importa, chi sbaglia deve andare a casa, il coltello dalla parte del manico non dimentichiamo mai che lo abbiamo solo e soltanto noi. CHE SIANO DA ESEMPIO PER I LORO SUCCESSORI, MANDIAMOLI A CASA, "FACCE NUOVE" O NOI NON CI STIAMO, VEDRETE CHE CI PENSERANNO BEN BENINO I NUOVI PRIMA DI METTERE LE MANI NELLA MERDA COME HANNO FATTO " I VECCHI VOLPONI". GIOVANI DI BELLE SPERANZE SVEGLIA E’ ARRIVATO IL VOSTRO MOMENTO, CHI VENDE FUMO IN CAMBIO DI CONSENSI VA ISOLATO, PENSIAMO AL BENE E AGLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITA’ TANTO QUESTI PENSANO SOLO AD INGRASSARE IL PORCO! CHE LO SCANNANO E SE LO MANGIANO! COME SI SONO MANGIATI L’ITALIA. IL NANO DI ARCORE NON GIOISCA PER LA CADUTA DEL GOVERNO PER LUI NON C’E’ SPAZIO E NEMMENO PER I SUOI COMPARI... BASTA CON I PUPI E I PUPARI. BASTA! NE ABBIAMO TUTTI FIN SOPRA I CAPELLI!
Quando "la gente" non ne può più
26 gennaio 2008, di : MARIA LUISA GRECO

antonio ci siamo riusciti, vota anotonio, vota antonio, vota antonio, viava la liberta’ e la democrazia, la sicilia è una terra libera, CUFFARO A CASA, w la SICILIA, NON SIAMO SOLI PER LA LEGALITA’, LA SICILIA AL VOTO, LA SICLIA LIBERA. CUFFARO ADDIO , GRAZIE, GRAZIE DI CUORE!!!! E CHE DIO VI BENEDICA ...... GENTE MI RACCOMANDO ..... OCCHIO A CHI VENDE FUMO IN CAMBIO DI CONSENSI, NON CI FACCIAMO INFINOCCHIARE... BASTA INCANTATORI DI SERPENTI, BASTA!
Quando "la gente" non ne può più
27 novembre 2008

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