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Intervista a Marco Benanti

"Non c’è una questione di deformazione reale. Spesso è proprio un fatto di omissione. C’è proprio il taglio.Certe cose non le scrivono..."

di Salvatore Mica - giovedì 3 febbraio 2005 - 12620 letture

INTERVISTA CON MARCO BENANTI GIORNALISTA FREELANCE DI FLIPNEWS (14/03/2003 ore 10:00)

M : Marco Benanti S : Salvo Mica

Marco inizia il nostro dialogo dandomi consigli sulle fonti che potrei contattare per aver maggiori informazioni sui legami che intercorrono tra Ciancio e la politica.

M : "… quindi la CGIL Franco Castaldo ad Agrigento, poi ovviamente parlerei con Fava, Orioles. Potresti parlare secondo me anche con i concorrenti di Ciancio, quelli che ci hanno provato. Potreste andare a parlare con Carlo Alberto Tregua e quello del ’giornale del sabato’ q.d.s.

S : è a Catania?

M : sì. Ti dico questi nomi per farti capire… che con loro potresti capire quali sono gli effetti di questa situazione; perché loro ti racconteranno i problemi che hanno con la pubblicità, con le vendite. Tutto perché quello è un colosso (Ciancio ndr) e da qui potrai immaginare come vivono quelli più piccoli. La pubblicità è nelle sue mani, oggi controllare la pubblicità vuol dire controllare la possibilità di fare impresa. E’ la principale fonte di finanziamento. Cosa resta del mercato? Ditemelo voi. Niente! Come si fa…?

S : Si dice tra l’altro che loro ottengano finanziamenti dallo Stato in cambio di minore pubblicità…

M : Ma non solo questo: io ho saputo di recente che le ultime assunzioni che lui ha fatto le ha fatte tutte con gli sgravi della Regione.

S : Per Antenna Sicilia? Oppure per La Sicilia?

M : No, no per La Sicilia, cioè lui assume le persone e la Regione gli paga i contributi per sei anni, questi sono aiuti di stato

S : Ciò non toglie che si sostengono anche con le agenzie pubblicitarie. Enormemente, nel mio grafico la pubblicità ha preso una buona fetta di torta

M : Bisognerebbe vedere anche questo: il grado di controllo che ha sulla pubblicità e gli effetti che ha sull’informazione. Se io ho un giornale molto basato sulla pubblicità, tu immagina quanto possa essere credibile. Se io ho rapporti organici con il Comune con la Provincia e con la Regione… Secondo te io come parlerò del Comune della Provincia e della regione? Ti accorgerai che non ci sarà mai un pezzo scritto contro un’ Amministrazione. Domanda: perché? Poi vieni a sapere che quelle amministrazioni pagano il giornale sotto varie forme. La pubblicità è una forma di condizionamento pauroso. Perché sulla base che il soggetto x paga, l’oggettività, la libertà del cronista viene azzerata. E’ evidente. Una volta che sai che c’è un soggetto che finanzia il tuo giornale, la tua libertà di critica verso quel soggetto è zero.

S : Secondo il tuo discorso questo condiziona anche i giornalisti che non sono veramente liberi di poter dire quello che vogliono

M : Certo, sì, ci mancherebbe, loro non te lo diranno mai… però

S : A questo proposito io all’inizio di quest’anno accademico… Noi di scienze della comunicazione avevamo deciso di chiamare alcuni giornalisti della Sicilia per cercare di denunciare scandalosi cambiamenti all’interno del nostro CdL ( rivoluzione sui crediti, sui programmi e sulle materie imposta dalla Prof.ssa Alfieri e subita in silenzio da noi studenti all’inizio di quest’anno ndr).

M : Sono venuti?

S : No.

M : Dovresti cercare qualcuno del Sindacato, per esempio questo Castaldo di Agrigento, non so dove ma lo dovresti cercare all’interno del sindacato dei giornalisti. Franco Castaldo dell’ assostampa. Lui ha anche avuto storie giudiziarie, cause con Ciancio.

S : Ciancio l’ ha querelato?

M : No… Ciancio l’ ha licenziato.

S : Hah ecco…

M : E’ un suo dipendente. L’ ha vinta…Poi lui (Ciancio) gli ha dovuto dare i soldi…Lo conosce molto bene…

S : Era un suo dipendente della sicilia?

M : No, no Corrispondente da Agrigento. Potresti parlare…Alla Sicilia non lo so…Qualcuno ci sarà disposto a parlare…

S : Alla Sicilia nn ho ancora chiesto

M : Dovresti andare a parlare con lui se vi riceve…

S : Sarebbe il meglio

M : La dentro potreste trovare qualcuno…Disponibile…Però certo la dentro hanno problemi…

S : Per loro è il lavoro…

S : Da quanto tempo Ciancio…

M : Ciancio è direttore della Sicilia dal 68

S : Quanti anni ha?

M : Adesso 70,è del 32

S : E’ già allora c’era questa situazione….?

M : Uuuh! Questa situazione è cristallizzata da una vita! Fatti raccontare da Orioles quando negli anni 80 Ciancio era in rapporto con i "Cavalieri del Lavoro"

S : I "Cavalieri del Lavoro"? Cioè?

M : Lo sai no? Mario Rendo, Carmelo Costanzo, Gaetano Graci, Francesco Finocchiaro…

S : Si ne ho sentito parlare…

M : Ciancio era in società con Carmelo Costanzo

S : Società manifesta oppure occulta?

M : Economica. Costanzo era socio del giornale. Il costruttore edile,no ?

S : E poi…?

M : Poi è finita. Orioles che l’ ha vissuto sul campo ti può spiegare qual’era il ruolo della "Sicilia" nel periodo caldo di Catania.Della Mafia…

S : Lui ha avuto mai processi?

M : Processi no. Ha avuto…Una volta Ha avuto una "disavventura" perché ha redarguito i suoi due cronisti perché avevano scritto di una persona che era un mafioso…E quella persona è andata da lui in redazione a protestare. Si chiama Giuseppe Ercolano. Andò da lui a dirgli "I tuoi cronisti mi hanno definito… Noto boss" mi pare… Lui li ha chiamati… I due cronisti si sono difesi dicendo che la fonte di quelle parole era la polizia Ciancio rispose dicendo "Anche se ve lo dice la polizia!"

S : e non lo hanno pubblicato quest’articolo?

M : per questo finirono anche in tribunale,a rispondere di questo.

S : Perché?

M : Comunque vi ho detto è un personaggio potentissimo, io farei questa ricerca sulla "Mammì" (legge che regolamenta le proprietà delle emittenti. Ndr) con un avvocato oppure tramite un sindacato…CGIL se ve lo dice…E poi andrei a fare la ricostruzione dell’impero e poi farei anche una ricostruzione con quelli che a Catania hanno tentato di fare impresa editoriale…

S : E non ci sono riusciti?

M : Quelli che hanno problemi…Uno come Tregua, anche Orioles te ne può parlare di quant’è difficile fare giornalismo a Catania.

S : Tu parli del caso "I Siciliani"…?

M : E’ Orioles. Lui era la dentro.

S : Ah. Hanno provato a fare impresa editoriale e non ci sono riusciti….?

M : Hanno ammazzato il direttore.

S: tace.

M : Lo sai no? Pippo Fava.

S : Il padre di Claudio Fava!

M : E’ stato ucciso, era il direttore de"I Siciliani",lo sapete? Direttore e fondatore. L’ hanno ammazzato nell’84.

S : E ora "I Siciliani"…?

M : Ora qualcosa c’è. Orioles che manda avanti e Fava…Dovresti parlare con Claudio! Claudio sicuramente avrà documentazione su Ciancio. Materiale ce n’è però è sicuramente un lavoro molto delicato

S : Cosa intendi quando hai detto che è "legato agli agrari"? E quale potrebbe essere la sua collocazione politica

M : Agrario perché…Intanto per un fatto patrimoniale: lui è uno dei più grossi possidenti. Lui ha migliaia di ettari di terreno di arance, produce arance.

S : In provincia di Catania?

M : In tutta Sicilia. Lui è un produttore di arance l’ ha detto lui più di una volta. E questo gli deriva dall’origine della sua famiglia, lui è il nipote di Domenico SanFilippo il fondatore della Sicilia, che era un proprietario terriero. La "Domenico San Filippo editore" è intitolata a suo zio, alla "Sicilia" se ancora non l’ hanno tolto, all’ingresso appena entri c’è il busto di Domenico San Filippo e lui (Ciancio ndr) è il nipote,lui è figlio di un avvocato: Natale Ciancio però lui alla Sicilia c’è arrivato per "eredità" ed era il nipote del fondatore Domenico San Filippo.

S : Ed è stato,come dici nel tuo articolo, "portavoce degli interessi agrari" per anni.

M : Si la Sicilia. La Sicilia nasce nel ’45 e c’era scritto "giornale liberale" ovvero giornale dei proprietari terrieri.

S : Era legato allora agli interessi della Dc?

M : Storicamente si. Era un giornale democristiano schierato, era notorio. Dopo ha seguito i passaggi no? Adesso è con Berlusconi…Ma lui (Ciancio ndr) sta con chi è al potere.

S : Negli articoli che ho monitorato durante una settimana di notiziario. Ho tentato di notare ogni qual volta che si parlava di politica di cogliere una qualche faziosità. Devo dire la verità: non appare. Per questo sono andato a monte, nel vedere quali sono i legami…

M : Il tipo di informazione che fa lui…Più che faziosità devi notare quello che non c’è scritto.Il filtro. L’operazione è sempre su una completezza…Nota sempre che in quel tipo di mondo vi sono cose che non vengono proprio scritte. Non c’è una questione di deformazione reale. Spesso è proprio un fatto di omissione. C’è proprio il taglio.Certe cose non le scrivono.

S : Tutto ciò che non è conforme alle…

M : Alle sue direttive. Perché è lui che comanda. Claudio Fava una volta lo ha definito Luigi XIV, il Re Sole.

S : Tu parli, nel tuo articolo su Telecolor, di giovani che hanno contratto a termine, che vengono sotto pagati… Anche in Antenna Sicilia è così?

M : Si. C’è il settore dei contrattualizzati, poi c’è il collaboratore che sono tutti così buttati… Una volta mi raccontavano…20000 lire al servizio. 20-25 mila lire al servizio.

S : Quanti anni fa?

M : Ma fino all’anno scorso. A lui serve chiaramente quello che è tecnicamente chiamato "esternalizzazione", cioè non fare lavorare le persone che sono dentro la sua redazione che gli costano di più, quelli contrattualizzati bene, far lavorare i giovani con i contratti a termine o cococo: collaboratori coordinatori e continuativi

S : Una sorta di rete di fonti…Che gli costa meno

M : Lui ci guadagna. Il costo del lavoro è meno della metà. Tu fai lavorare un ragazzo che praticamente lo chiami…E’ a chiamata. Vai là, quello ti fa il servizio e poi gli dai praticamente la mancia, e non hai pagato un tuo giornalista che dovrebbe uscire farsi pagare questo quell’altro…Ormai è diffusissimo. Ma mica solo Ciancio.

S : Ma i giornalisti come campano?

M : Secondo me la situazione è irrecuperabile. Il settore dei contrattualizzati sta diventando sempre pù una minoranza il resto è lavoro flessibile. Ma no flessibile così...

S : A cottimo…?

M : Tipo call job, a chiamata.

S : Non mi ricordo se è proprio nel tuo articolo o in quello di Orioles…Si parla di una volta in cui lui si è rifiutato di pubblicare il necrologio del suo avversario. Era Pippo Fava?

M : No. Penso si riferisse all’omicidio Montana

S : E chi è?

M : Un commissario di polizia catanese ucciso a Palermo nell’ 85. I familiari chiesero un necrologio dell’anniversario credo che fosse … e lui glielo rifiutò.

S : E perché?

M : Perché forse c’erano cose scritte contro la mafia. Con Orioles dovreste verificare il rapporto "Sicilia"- Mafia. Sicilia come giornale, non come regione! E chi è Ciancio… cosa rappresenta Ciancio…Dovreste parlare con Claudio anche del ruolo politico di Ciancio.

S : Le emittenti quando sono nate ?

M : Antenna Sicilia nel ’79, Teletna prima era di un altro, però lui l’ ha comprata.

S : E hanno avuto un qualche ruolo in queste storie…?

M : Certo. E’ come un fiume. E’ come acqua che ti porti sempre…Lui ingloba, ingloba tutto. Ingloba e diversifica. Intanto non fa entrare nessuno, perché si compra tutto, ci mette le mani sopra. E poi sulla base del fatto che drena denaro…Ti puoi immaginare a che livelli…Paurosi di profitti che fa….Incalcolabili

S : …Ha fatto tanta strada, dalle arance… ad oggi!

M : E quella è l’operazione di diversificare. Se accumuli lo stesso tipo di ricchezze poi che devi fare? Le devi investire in qualche cosa. Quindi lui le diversifica. Società, pubblicità, società di pubblicità… S : Possiede società di pubblicità?

M : La Nada è una delle più grosse…

S : Ha sede a Catania?

M : … La Simeto Docks…Comunque Fava ha fatto una sorta di schemino dell’impero di Ciancio. Di tutte le attività che aveva!

S : Non l’ho trovato! Dov’è?

M : Nel suo libro. Comunque credo che lui abbia del materiale…Claudio. Dovete cercare all’associazione "Itaca news". Su internet www.itacanews.it, il direttore è lui. E’ un giornale telematico e lui è il direttore. Io naturalmente andrei a parlare anche con lui… Occhio perché è uno… col pelo ah! E’ il classico potente…E’ come andare a parlare con quello che era Gianni Agnelli a Torino va…Dovresti fare un lavoro asettico da studioso… Perché appena capisce che c’è qualcosa di fazioso…Lui con Fava ha avuto un sacco di polemiche, perché Fava lo ha attaccato un sacco di volte…E ancora oggi lo attacca.

S : Professionalmente però non è riuscito a sopravvivere con "I Siciliani"…?

M : Prima gli hanno ammazzato il direttore…E poi non ci sono riusciti più perché non c’era più la pubblicità. Come fai a mantenerti? Non solo vendi i tuoi giornali, devi avere anche degli sponsor.

S : Non c’era nessuno che era disposto a…

M : Dovreste cercare di capire anche perché a Catania e in Sicilia, nessuno volle sponsorizzare più i Siciliani.

S : Tutte le imprese erano consce di questo conflitto?

M : Probabilmente tutte le imprese sapevano che un giornale come "I Siciliani" era scomodo. E quindi farsi la pubblicità su "I Siciliani" significava esporsi…Sulla Sicilia no. Tu devi pensare che lui rappresenta un potere. Lui ha tutte le caratteristiche del potere: mette paura, intimorisce, spinge all’adulazione.

S : Nel suo giornale, nelle sue emittenti…?

M : Lui non è che ha un giornale! Lui ha un impero multimediale. Io lo chiamo così ormai. Non c’è settore multimediale dove non c’è lui. Stampa, tv, internet, radio, pubblicità, più di questo?…

S : Non si può neanche parlare di quarto potere però, perché è legato al mondo politico, industriale…

M : Lui è il quarto potere "deviato" italiano. E’ Berlusconi

S : Berlusconi regionale?

M : Se io penso ad un esempio c’è solo Berlusconi perché non c’è nessun’altro in Italia che è in questa situazione.

S : Non ha avuto legami manifesti con la politica nazionale?

M : Ai tempi era con la Dc. Poi negli anni ’50 ’60 ’70, sempre con la dc…Adesso Berlusconi. Storicamente è con la dc, fondamentalmente democristiano, era legato al potere di Catania di Traco, Nicolosi…vecchia Dc. Penso comunque che troverai altro materiale come vi ho detto tramite il sindacato, Fava, Orioles, altro materiale sicuramente si può raccogliere.

S : Tu parli nel tuo articolo di "logiche clientelari e corporative" tramite cui si assume nuovo personale e Orioles dice che c’è una sorta di osmosi tra i redattori della Sicilia e coloro che lavorano per le emittenti di Ciancio.

M : Certo. Sono gli stessi giornalisti. A me capita…Alcuni li conosco.Di vedere un giornalista che segue l’evento per Antenna Sicilia e allo stesso tempo lo scrive. Cioè fa Tv e carta stampata.Certo lui li utilizza su tutti i settori! Tu ti rendi conto che sindacalmente quanto possa essere difficile avere a che fare con un proprietario del genere?

S : Contrapporlo intendi…?

M : Certo.

S : Anche perché a quanto ho capito non c’è alternativa a Ciancio…

M : "Clientelari" perché lui è chiaramente sensibile al mondo politico, siccome lui è sostanzialmente quello che si chiama "editore impuro". L’editore puro è quello che fa solamente giornali. L’editore impuro invece ha vari interessi economici che spesso si inframezzano con il giornale diciamo…E lui è il perfetto esempio…Perché ad esempio lui è uno dei più grossi proprietari terrieri dei terreni del comune di Catania. Non c’è quartiere di Catania in cui lui non abbia terreni. E quindi sul piano regolatore…Immagina il giorno in cui il comune di Catania dovesse rifare il piano regolatore…Pensa che ci sono diversi interessi…Lui ha i terreni, proprio il suolo!Quindi il comune di Catania non può non tenere conto…Lui ha l’unico quotidiano catanese e nello stesso tempo è proprietario di grandissimi terreni…In tutta la città. Tu immagina quindi quando il comune fa il piano regolatore che succede. Lui ha un mezzo di pressione pauroso. Gli amministratori sono politici. Per questo lui è molto sensibile…L’ assunzione può essere fatta tramite la raccomandazione del potente, del politico...E poi c’è l’altra situazione "corporativa" dei figli dei giornalisti. Dei figli, dei nipoti, dei cugini, delle amanti…Interi nuclei familiari, tutti con lo stesso cognome . Uno è zio, uno è cugino…Ed è la corporazione. La corporazione significa che il padre passa il lavoro al figlio, il figlio al nipote alla moglie ecc…

S : E non c’è stato mai nessuno che ha denunciato, pubblicato…?

M : I Siciliani. Orioles, Pino Finocchiaro…Altro giornalista di Catania che ora è a Roma

S : Ha lavorato per…?

M : Ai tempi ha lavorato anche alla Gazzetta del Sud.

S : I giornali in cui Ciancio ha una partecipazione modesta

M : Il giornale di Sicilia, la gazzetta del Sud…

S : Non hanno MAI svolto attività di critica nei suoi confronti?

M : No. E come si fa? Lui ha delle quote…

S : Ma poche!Lui non detiene la maggioranza…

M : Quello che si è sempre detto…Ma nessuno ha le prove… Però penso sia molto vero è che sostanzialmente i tre proprietari dei tre giornali siciliani: la famiglia Ardizzone a Palermo, Calarco e Bonino A Messina e Ciancio a Catania si siano spartiti le zone d’influenza in Sicilia

S : Queste famiglie non hanno le risorse di Ciancio però…?

M : No, assolutamente…Potresti studiare che negli anni ’70 e ’80 ebbe una forte collaborazione con Baudo oggi direttore artistico dello Stabile di Catania. Sul giornale trovi sicuramente molto spazio dedicato alla pubblicità dello Stabile… Lui ha relazioni con tutti, anche a livello nazionale. Ha avuto molte quote de "L’espresso" e della "Repubblica",poi le ha vendute…Ha avuto forti legami con Cesare Romiti ex presidente della Fiat ora presidente della Rcs e del "Corriere della sera"…A proposito della legge "Mammì" cerca di studiare Mtv di cui lui è azionista (durante la ricerca in internet avevo già letto qualcosa su questo.Ndr).


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