In difesa dei lavoratori infortunati sul lavoro

Lo Sportello dei Diritti in difesa dei lavoratori infortunati sul lavoro: serve maggiore tutela da parte dell’INAIL con una nuova legge.

di carlo madaro - mercoledì 5 luglio 2006 - 3726 letture

Lo “Sportello dei Diritti“della Provincia di Lecce, ha ricevuto numerose denunce da parte di lavoratori infortunati sul luogo di lavoro - e tra questi anche casi gravi - a cui sono state erogate da parte dell’INAIL cifre irrisorie per il risarcimento di danni di notevole entità tenuto conto delle condizioni soggettive del singolo lavoratore.

Il caso emblematico è quello di un operaio edile, G. S., che a seguito dello scoppio di una pompa di cemento riportava un trauma cranico così grave da comportare l’asportazione di parte della volta cranica, con previsione di riposizione della teca ossea dopo sei mesi.

Malgrado tale situazione caratterizzata oltre che da estrema sofferenza soggettiva propria delle conseguenze del trauma cranico anche dalla esposizione del tessuto celebrale ad ulteriori lesioni per assenza della protezione ossea, un sanitario dell’INAIL stabilì che dopo soli 4 mesi l’infermità era cessata e l’infortunato poteva riprendere il duro e rischioso lavoro di operaio edile, nonostante il cervello fosse coperto in parte dal solo cuoio capelluto. I medici demandati all’analisi del danno subito e che quindi hanno un compito fondamentale nella determinazione della prestazione economica risarcitoria nonché dei tempi necessari per la guarigione pagati dall’assicurazione obbligatoria - in virtù delle leggi in vigore - sono ancora oggi ancorati a stime tabellari troppo oggettivistiche che non permettono una valutazione del danno attenta alle caratteristiche individuali del singolo lavoratore o ispirate anche a criteri di umanità ed equità.

Pertanto, lo “Sportello dei Diritti” informa la cittadinanza che si attiverà presso tutte le sedi competenti affinché questa situazione d’ingiustizia sociale possa terminare una volta per tutte facendosi promotore di una nuova legge che possa rendere effettiva la funzione sociale dell’istituto in questione che è quella di tutelare totalmente il lavoratore che abbia subito delle lesioni fisiche sul luogo di lavoro e che quindi abbia diritto ad un congruo periodo di guarigione garantito dall’ente nonchè un equo e satisfattivo indennizzo.

Lecce, 1 luglio 2006 L’Assessore al “Mediterraneo” con delega allo “Sportello dei Diritti” Carlo Madaro


www.provincia.le.it SPORTELLO DEI DIRITTI SERVIZI IMMIGRAZIONE SALENTO

viale Marche n° 17 73100 LECCE tel.e fax 0832/342703 - e mail: c.madaro@libero.it


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In difesa dei lavoratori infortunati sul lavoro
18 luglio 2006

occhio che i sanitari dell’Inail hanno smentito la notizia minacciando querele... fate una ricerca su internet e verificate voi stessi la smentita
In difesa dei lavoratori infortunati sul lavoro
18 maggio 2007, di : carlo madaro |||||| Sito Web: CHIARIMENTI

In data 1 luglio 2006 io sottoscritto avv. Carlo Madaro, in qualità di Assessore al “ Mediterraneo “ Con delega allo “ Sportello dei Diritti “ scriveva un articolo, pubblicato su internet www.girodivite.it il giorno 5 luglio 2006 dal titolo “ In difesa dei lavoratori infortunati sul lavoro. Lo Sportello dei Diritti in difesa dei lavoratori infortunati sul lavoro: serve maggiore tutela da parte dell’INAIL con una nuova legge “. In tale articolo esponevo di un caso di un operaio leccese che, infortunatosi sul luogo di lavoro, si era visto erogare cifre irrisorie dall’INAIL per il risarcimento dei danni a fronte di un trauma cranico con ematoma sottodurale acuto in sede forno temporale destra denunciando come i sanitari dell’INAIL di Lecce, pur in presenza di una lesione gravissima quale la mancanza di una parte del cranio avrebbero dichiarato l’operaio abile al lavoro. Con ulteriore mio intervento del 3.7.2006 pubblicato sul sito della Provincia di Lecce all’interno del link Sportello dei diritti servizi immigrazione salento affidato a me esponevo come, pur in presenza di una situazione di estrema sofferenza soggettiva determinata dalle conseguenze del trauma cranico e……. dall’esposizione del tessuto cerebrale ad ulteriori lesioni per assenza della protezione ossea, un sanitario dell’INAIL stabilì che, dopo soli quattro mesi, l’infermità era cessata e l’infortunato poteva riprendere il duro e rischioso lavoro di operaio edile…… nonostante il cervello fosse coperto in parte dal solo cuoi capelluto. Le stesse circostanze ho evidenziato nel sito www.assud.it. In tutti i miei interventi promettevo alla cittadinanza una mia attivazione presso tutte le sedi competenti affinché la situazione di ingiustizia sociale potesse terminare una volta per tutte, invocando peraltro un congruo periodo di guarigione garantito dall’INAIL nonché un equo e satisfattivo indennizzo. E’ doveroso precisare che l’intervento della Provincia di Lecce attraverso lo “ Sportello dei Diritti ” Facente capo all’assessorato a me affidato, era finalizzato essenzialmente ad evidenziare una carenza normativa e ad invocare una nuova legge a maggiore e più intensa tutela dei lavoratori infortunati, senza mettere in discussione l’operato e la valenza professionale dei medici dell’INAIL, ai quali va dato atto, ora per allora, che a normativa invariata non avrebbero potuto fare nulla di diverso rispetto a quanto effettivamente fatto nel rispetto delle norme vigenti. Esprimo il mio personale apprezzamento, come Assessore e come utente delle strutture socio-sanitarie leccesi, per l’operato meritorio dei medici dell’INAIL, rammaricandomi per avere involontariamente rappresentato, nello specifico, un’immagine distorta del loro operato, con l’impegno istituzionale di adoperarmi per una nuova legge più giusta. ASSESSORE PROVINCIALE CARLO MADARO