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Il pallone siciliano vola sempre più in alto

Uno sguardo al calcio siciliano, Palermo e Messina verso la A, il Catania che potrebbe puntare in alto nel prossimo futuro, l’Acireale verso la serie B. E le realtà minori che tentano un riscatto. Il pallone firmato trinacria vola in alto.

di Tano Rizza - mercoledì 7 aprile 2004 - 5100 letture

La Sicilia del pallone sta puntando seriamente alla massima serie. In Serie B il Palermo è in testa al campionato, il Messina subito dietro, mentre per il Catania si prospetta una tranquilla salvezza.

Il Palermo è saldamente in testa al campionato cadetto, se continua su questa strada finirà per vincerlo. Domenica scorsa allo stadio "Enzo Barbera" si è disputato il derby "storico" più sentito di Sicilia, il risultato ha premiato i rosanero con uno spettacolare 5-0, oltre il campo era notevole la cornice di pubblico. Evento da 40.000 spettatori, le telecamere di tutto il mondo puntate sulla partita: uno spettacolo che non sfigurerebbe neppure in serie A, anzì. Coreografia e gioco sicuramente da serie maggiore. I rosanero di Guidolin, se la favola finirà bene, torneranno nella massima serie dopo 37 anni di astinenza.

Il Messina, dopo aver saggiato il fondo della classifica si è rialzato e con una straordinaria continuità di risultati si ritrova al secondo posto del campionato di B e può di buon diritto aspirare alla promozione in A. Il nuovo stadio è in costruzione e aspetta le grandi squadre della A. Un’altra bella favola potrebbe concludersi a lieto fine.

Il Catania per quest’anno, probabilmenete, non riuscirà a salire sul carro dei vincitori della B, ma la prossima stagione agonistica sarà chiamato ad un pronto riscatto e al salto di categoria. Tutti i siciliani vogliono i derby più belli in serie A. E’ una favola che si potrà portare a lieto fine nel futuro a patto che si assista ad una buona programmazione economica e tecnica. Un futuro in A che si spera non lontano.

A queste tre belle realtà, se ne aggiunge un ’altra. L’Acireale sta tentando il salto dalla serie C1 alla B, un salto di categoria possibile: i granata sono ai veritici della terza serie e non dovrebbero mancare l’obiettivo.

Secondo le più rosee e realistiche previsioni, il prossimo anno, il calcio siciliano sarà ai massimi livelli nel calcio nazionale. Palermo e Messina in A, Acireale e Catania in B. Aspettando la rincorsa di realtà (per ora minori) come Siracusa e Trapani, il pallone firmato trinacria sta rialzando la testa rendendosi protagonista dello sport più amato e seguito d’Italia.


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> Il pallone siciliano vola sempre più in alto
10 aprile 2004, di : luca

Il calcio siciliano vola... ma la vera realtà trainante è quella palermitana. La goffa e inconcludente gestione gaucciana del catania calcio non rende merito ai catanesi nè di sicuro ha nulla a che fare con la sicilia e la sicilianità. Il progetto zampariniano, invece, si fonda e prende spunto dal vivace ambiente rosanero che circonda la città e la squadra stessa. Insomma, un presidente che investe soldi senza dare mai spazio a polemiche che illegittimino l’affetto di Palermo attorno la propria squadra. La partitella d’allenamento svolta dalla compagine rosa domenica scorsa, nota ai più come Palermo-Catania 5-0, evidenzia bene la differenza delle due gestioni e sottolinea emblematicamente, col proprio risultato (tondo e netto), la manifesta superiorità del calcio della conca d’oro. Un calcio che comincia già ad avere i propri imitatori e i propri estimatori ma allo stesso tempo a creare antipatie e invidie.
    > Il pallone siciliano vola sempre più in alto
    2 maggio 2004

    Assolutamente in disaccordo.

    Il caso Palermo è quanto di più rappresentativo di una Sicilia che calcisticamente non decolla: il capoluogo di regione con un bacino d’utenza enorme e un passato glorioso che deve aspettare 30 anni e un veneto per salire in serie A.

    Il caso Catania per certi versi è analogo (il "forestiero" che fa il benefattore..), con l’eccezione che Catania è città viva, culturalmente ed economicamente in ascesa.

    Capitolo Messina: una lieta sorpresa dalla terza città siciliana. Competenza e accortezza sembrano le parole d’ordine del progetto Franza: per ora sono state rose, vedremo su un orizzonte più lungo.

    Infine due parole su Siracusa e Trapani: un tempo abbonate alla C, rappresentavano il calcio siciliano "alternativo". Apparentemente pronte a "colmare" le periodiche discese delle tre "grandi siciliane" e mature per il grande salto verso il calcio di B, oggi versano in stato comatoso in serie D