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Il Partito Democratico, a che punto siamo?

In data 4 aprile 2007, ho pubblicato un mio contributo sulla formazione del Partito Democratico... Nel frattempo ho operato alcune modifiche al succitato contributo che hanno reso necessario una nuova pubblicazione...

di Emanuele G. - martedì 31 luglio 2007 - 5670 letture

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partito democratico

Oramai parlare del c.d. Partito Democratico rassomiglia ai discorsi che si fanno sul sesso degli angeli o se sia nata prima la gallina dell’uovo. In breve, non sapendo come passare il tempo ci si diletta a costruire castelli di sabbia su questo “nascente” Partito Politico.

Se ne parla troppo e devo confessarvi che l’attuale dibattito provoca in me sensi di autentico fastidio. Alla fine di questo fervore dibattimentale nascerà un Partito come idealizzato dai Comitati per Prodi e per l’Ulivo, oppure un succedaneo che avrà vita difficile e grama? Si sta coinvolgendo davvero la gente? Quella gente che arriva a malapena alla fine del mese, che non ne può più di uno Stato ingessato e che vive la propria esistenza all’insegna della precarietà.

Vorrei esprimere solo alcune considerazioni sintetiche al riguardo del Partito Democratico. Considerazioni sintetiche perché questa operazione denominata Partito Democratico deve essere sottratta al gioco delle segreterie e resa manifesta ai Cittadini che devono, loro, essere i protagonisti.

DENOMINAZIONE

Molti considerano questa denominazione un’assoluta novità nel panorama politico italiano. Non è così in quanto durante il Risorgimento era attivo un Partito Democratico che faceva riferimento al pensiero di Carlo Cattaneo e Carlo Pisacane. Quando si parla di fenomeni storici e sociali non è elegante assolutizzare.

TERMINE DEMOCRATICO

Bisognerà lavorare duramente per comunicare alla gente cosa significa il termine Democratico. Mi piacerebbe intendere questo termine in riferimento al Governo partecipato e responsabile della Nazione.

BASE CULTURALE

Quale l’humus culturale di questo Partito Democratico? Sento parlare di irrazionali sintesi fra pensiero socialista, cattolico, liberale, repubblicano, ambientalista, moderato e così via discorrendo. Mah... Un Partito "omnibus". E quando un Partito non è legato a un sano “corpus” ideologico, lo stesso diventa il Partito dell’immanente e della contingenza.

RESPONSABILITA’

Governare un Paese complesso come il nostro significa avere presente un forte senso di Responsabilità. Responsabilità significa capacità di prendere decisioni. In questa ottica appare del tutto avvilente questa propensione centrista del Partito Democratico in quanto l’Italia non ha bisogno di un indeterminato centrismo spesso causa dei mali che lo attanagliano.

CLASSI DI RIFERIMENTO

Anche qui mi pare si voglia tutto e il contrario di tutto. Ci si rivolge a tutti in maniera indeterminata. Come un giovane disoccupato può far parte di un Partito con uno che lavora, magari grazie alla classica raccomandazione? Quali le risposte verso i ceti deboli oppure il bracciantato meridionale. Come interagire con il Nord-Est? Si è sviluppato un “monitoring” della società italiana? Ci si è posti agli angoli delle strade per sentire il nostro Popolo?

NUOVO PARTITO

Il Partito Democratico deve essere un nuovo Partito? Allora cosa c’entrano La Margherita e i Ds? Se è un nuovo Partito, esso deve costituirsi attraverso una espressa e nuova volontà delle persone che si incontrano e dibattono. Sarebbe stato meglio fondare dei Comitati Promotori che per certi versi assumessero l’eredità dei Comitati per prodi e per l’Ulivo.

PARTECIPAZIONE

Che errore prospettare che il Partito Democratico debba essere una semplice sommatoria fra La Margherita e i Ds. La Politica non è frutto di esperimenti in laboratorio o di accordi di apparati. Va vissuta fra la gente con partecipazione, nessuno escluso...

PARTITO DEMOCRATICO E MAFIA

Il nascente Partito si ricorda che esiste il problema Mafia che ha impedito di fatto il reale progresso dell’intero Mezzogiorno del nostro Pease? Mi pare che per questo Partito la Mafia sia solo un semplice fastidio e un qualcosa di non rilevante. Tanto ci si può convivere con la Mafia. Dov’è la mafia all’interno del dibattito riguardante questo "nuovo" Partito?

RIFORMISMO

Che tipo di Riformismo vuole portare avanti il Partito Democratico? Il vero Riformismo deve liberare l’Italia dallo strapotere di Partiti, Sindacati, Confindustria e altri Poteri forti. Noi viviamo in una situazione di blocco che ha inficiato di fatto qualsiasi vera Riforma nel nostro Paese. Saprà il Partito Democratico far uscire il nostro Paese d a vecchi schemi ideologici? La politica con la pi minuscola ha fino ad ora impedito l’affermarsi di nuove energie e forze. Abbiamo la classe dirigente più vecchia d’Europa! La Politica se non è scommessa e rischio diventa gestione di quello che si ha. Gestione del potere "sic et simpliciter". Inoltre, si parla tanto di Riformismo e guarda caso le istanze riformiste non è che siano così presenti nel nascente Partito Democratico!

PARTITO DEMOCRATICO E MONDO ECONOMICO

Che rapporti avrà il Partito Democratico con il mondo dell’economia? Si continuerà su rapporti di complice collaborazione che ha devastato la nostra Economia? Oppure, sarà finalmente riscritto questo delicato rapporto in quanto principio fondante di uno Stato autenticamente riformista che non ha "azionisti di riferimento"?

CHE TIPO DI CENTRO-SINISTRA VOGLIAMO?

Abbiamo dimenticato la distinzione fra "Sinistra degli Apparati" e "Sinistra dei Valori"? L’Italia certamente non ha bisogno di un Centro-Sinistra chiuso nella mera gestione del corrente e di apparati capaci solo di sopravvivere . Il nostro Paese ha bisogno, invece, di Valori vissuti realmente e con partecipazione.

Qualche risposta sarebbe gradita...


- Ci sono 9 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Il Partito Democratico, a che punto siamo?
1 agosto 2007

Pressapoco al punto G di Beppe Grillo.
Il Partito Democratico, a che punto siamo?
5 agosto 2007

Ad un punto morto.

Il punto è che nessuno lo vuole veramente, e non interessa nemmeno agli italiani che di politica ne capiscono sempre di meno.

Tuttavia sarebbe utile un solo partito, contrapposto (?) ad un altro solo partito e con un terzo partito in perenne opposizione (cui io certamente aderirei).

Di democrazia purtroppo dobbiamo studiarne ancora molta.

Il Partito Democratico, a che punto siamo?
5 agosto 2007

A governare in Italia è stato sempre e soltanto il centro.

La destra non governa dalla caduta del fascismo.

La sinistra non ha mai governato.

Il partito democratico è una nuova democrazia cristiana senza l’ingombro dell’ipocrita riferimento ad una fede che non viene più professata dalla crocifissione del buon San Pietro a testa in giù.

La sinistra del cd. centro-sinistra non governa nemmeno quando è al governo.

Così come in sostanza non ha governato la destra del centro-destra.

Che tutti gli ex democristiani si mettano assieme recuperando i comunisti pentiti (mai socialisti e sempre affaristi) e i socialisti falliti (un tempo socialisti e adesso arrivisti) e se Silviuccio fa il miracolo la polenta è servita.

Fini lasci il suo almirantato a quei fascisti nascosti dei leghisti (quasi tutti meno Maroni) e segua il cavaliere.

A sinistra i veri socialisti trovino accordi con i solo a parole comunisti (la proprietà privata non la mette in discussione nessuno) e si faccia una sinistra moderna e progressista (anche se al momento perdente).

Risultato: un partito liberal democratico (maggioritario oggi, ma domani non si sa), un partito social democratico (oggi perdente, ma domani chi lo sà), e una destra sfascista dell’unità nazionale che se ne infischia del sud che "vattela a pesca".

Il Partito Democratico, a che punto siamo?
7 agosto 2007, di : Severino Citaristi

U suvecchiu scupecchia u cummogghiu!
Il Partito Democratico, a che punto siamo?
12 agosto 2007, di : John Fitzgerald Kennedy

Dalle ultime dichiarazioni critiche di Giolitti sembrerebbe che l’operazione partito democratico sia tutta una burla.
Il Partito Democratico, a che punto siamo?
12 agosto 2007

La sinistra è prigioniera della cultura libresca. Vive nei libri e di miti.

La destra è antistorica e notoriamente distruttrice di valori e principi.

Una sinistra possibile,l’unica, è quella che scende in strada, sbarazzandosi di personaggi come Caruso (un Masaniello da due soldi).

CI VUOLE CONCRETEZZA. NON BASTANO I PROCLAMI. LA SINISTRA DEVE TORNARE A FARE LA SINISTRA PERCHE’ IN QUESTO MOMENTO L’ITALIA HA UNA MANO SOLA: ED E’ QUELLA DESTRA.

Il Partito Democratico, a che punto siamo?
13 agosto 2007

Sento puzza di M
Il Partito Democratico, a che punto siamo?
14 agosto 2007, di : Alberto

è inutile, è un ennesimo tentativo demagogico di presentare alla gente un nuovo logo da votare con le stesse persone...ultrasessantenni!!! Così, per fottere la gente e farle credere che c’è un qualche tipo di rinnovamento. FUORI I VECCHI DALLA POLITICA!!!
Il Partito Democratico, a che punto siamo?
16 agosto 2007

Se i vecchi escono dalla politica chi si candida alle prossime elezioni?

I giovani mi sembrano tutti o quasi dei rincoglioniti senza arte nè parte, figli di una società del benessere che ha ammorbato in loro ogni capacità di giudizio.

Il futuro della politica mi sembra molto grigio.

Dite che è un’illusione ottica? Che questi giovani non possiamo giudicarli perchè non si fanno avanti?

Loro in Parlamento come votano? Si accodano agli anziani, giusto? Allora sono esattamente come gli anziani con l’aggiunta che sono poveri di esperienze politiche personali. Sono venuti a galla in questo ultimo decennio: che non è esattamente il periodo più democratico della storia d’Italia.