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Il Covid-19 e la geopolitica

Quando tutti pensavano che il Covid-19 avesse monopolizzato l’attenzione globale

di Emanuele G. - martedì 13 ottobre 2020 - 2670 letture

Mentre tutti pensavano solo al Covid-19 ecco presentarsi tre gravi crisi locali che stanno a dimostrare che Codiv-19 o non Covid-19 i problemi esistono. Altro che!

Le tre gravi crisi hanno caratteristiche diverse e differenti. Ad esempio, in Bielorussia è ampiamente messo in quantunque il potere ultradecennale di Lukashenko. Nel Nagorno vi è un mix di rivendicazioni territoriali/economiche fra l’Armenia e l’Azerbajan. Mentre fra Grecia e Turchia vi si tratta la storica rivalità sul Mar Egeo.

Tuttavia hanno un punto in comune di non poco conto. La terra.

Per quanto riguarda la Bielorussia finalmente farla diventare una terra di libertà e democrazia dopo anni di violenta autocrazia.

Al contrario nel Nagorno la terra è sinonimo di conquista e potere. Anche economico - soprattutto economico - per via dei giacimenti petroliferi lì presenti. La terra come possesso e valore economico.

Nel caso della Grecia la terra non è il problema centrale, ma l’acqua. Quell’acqua che nel corso dei millenni ha deciso la storia non solo dei luoghi, ma del mondo intero. La terra può essere acqua. Cosa sarebbe la terra senza l’acquai?

Nel mondo iper-tecnologico dei giorni nostri le cose antiche sembrano non aver più importanza. Eppure elementi antichi quali terra o mare ne hanno. Eccome! Ironia!

Credo fermamente che il Covid-19 non sia sono una patologia, ma giochi - volentieri - al gioco geopolitico dei nostri giorni in quanto esso stesso ha uno scopo politico ben definito ossia la creazione di un nuovo ordine mondiale utilizzando innovative armi e strumenti "soft" senza bisogno di eccedere nelll’utilizzo delle armi.

Il Covid-19 è uno strumento/attore della geopolitica contemporanea. Vi partecipa attivamente e molti fanno finta di dimenticarselo.


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