Il 21 marzo prossimo cadrà il Newroz, il capodanno kurdo.

La giornata, per questo popolo che da decenni subisce gravissime privazioni di qualsiasi libertà e della propria stessa identità, è il giorno del riscatto, della gioia e di una festa ricchissima di colori e musiche.
Ogni anno la ricorrenza è l’occasione per moltissime associazioni e movimenti di tutto il mondo, anche italiani, di unirsi al popolo kurdo e di denunciare le gravissime violazioni dei diritti umani perpetrati dai governi degli Stati dove vivono, soprattutto la Turchia. Moltissime sono le segnalazioni di repressioni e violenze anche nei giorni dei festeggiamenti.
La delegazione italiana partirà il 17 marzo e rimarrà fino al 31 marzo, così da monitorare violazioni e brogli anche nelle locali elezioni provinciali.
Leggiamo dal sito della Rete Italiana per la Pace e i diritti che “I kurdi sono un popolo di 40 milioni di persone, abitanti di un territorio smembrato fra Turchia, Iraq, Iran e Siria” e il Newroz è “il giorno della mobilitazione e della rivendicazione politica” nella speranza che sia di “monito e di stimolo al cambiamento di questa nazione”.
Moltissime iniziative sono in corso anche in Italia da parte di comitati e movimenti vicini al popolo kurdo. Tutte le informazioni sono disponibili dai siti http://www.newrozpirozbe.it/ e http://newroz2009.blogspot.com
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