Gap etico
L’attacco alla 194. Di etico, questo dibattito e i suoi protagonisti, non hanno veramente nulla.
"Sui temi etici si riaccende il dibattito" titola il giornale catanese La Sicilia il 3 gennaio a proposito della sparata sull’aborto di Giuliano Ferrara.
Di etico, questo dibattito e i suoi protagonisti, non hanno veramente nulla. E’ il solito "teatrino della politica". Tanto è vero che consente a Ferrara, Buttiglione e compagnia di andare in TV per provare l’ennesimo maldestro tentativo di far cadere il governo, di "spaccare" la maggioranza.
Casomai è quindi un esempio di malafede da manuale. E la puzza si sente anche dalla TV.
Non so però se la cosa che mi fa più arrabbiare è quest’uso della parola etica in un contesto inappropriato, o il fatto che l’attacco alla 194 sembra arrivare dopo che tutti gli altri attacchi hanno avuto successo.
Infatti l’Italia è il paese in cui il divario tra i sessi continua ad essere intollerabilmente forte.
Insomma la sensazione - terribile - è che permettiamo a un Giuliano Ferrara qualsiasi e a un qualsiasi Buttiglione ( e ce ne saranno tanti prossimamente a infestare le nostre giornate) di parlare perché abbiamo accettato tutti gli altri arretramenti, come risulta chiaro da questa statistica pubblicata su Internazionale qualche settimana fa.
Gap
Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda, Nuova Zelanda, Filippine, Germania, Danimarca, Irlanda, Spagna, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Lettonia, Lituania, Sri Lanka, Croazia, Australia, Canada, Belgio, Sudafrica, Moldova, Cuba, Bielorussia, Colombia, Bulgaria, Lesotho, Austria, Costa Rica, Namibia, Estonia, Usa, Kazakistan, Argentina, Tanzania, Macedonia, Israele, Portogallo, Panama, Giamaica, Svizzera, Uzbekistan, Vietnam, Mozambico, Ecuador, Russia, Trinidad e Tobago, Romania, El Salvador, Slovenia, Uganda, Francia, Thailandia, Bot-swana, Slovacchia, Venezuela, Suriname, Ucraina, Lussemburgo, Azerbaigian, Polonia, Ungheria, Mongolia, Ghana, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Albania, Georgia, Honduras, Paraguay, Kirghizistan, Armenia, Grecia, Cina, Brasile, Perù, Malta, Singapore, Uruguay, Tagikistan, Bolivia, Indonesia, Cipro, Kenya: sono i paesi che vengono prima dell’Italia nel Global gender gap index, che misura il divario tra uomini e donne in politica, economia, istruzione e salute. - Giovanni De Mauro http://www.internazionale.it/sommario/?issue_id=313
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