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Gay pride di Roma. Cosa ne pensa un manifestante

Eccolo qui: il popolo omosessuale, quest’anno tanto trasgressivo che qualche tg ha dovuto pescare immagini di repertorio da vecchie parate, giudicando questa troppo morigerata

di Letizia Tassinari - mercoledì 27 giugno 2007 - 3585 letture

... e fu sera e fu mattina.
E un’altro pride è andato.

E direi che è andato egregiamente: 500mila in piazza e tra questi cittadini e cittadine, omosessuali ed eterosessuali, organizzati in pullman o per i fatti loro. Nessun partito (tranne qualche gruppetto autonomo), nessun sindacato (tranne la cara e vecchia CGIL), nessun noglobal, nessun black block. Niente morti, feriti, malori e, tanto per cavalcare la polemica del momento, nessuna tromba d’aria a portar via il palco (che poi era un bus a due piani).

Peccato che se ne siano accorti solo quei 500mila: in giacca e cravatta, jeans e maglietta, qualcuno vestito da prelato, qualcuno travestito, seminudo, nudo. C’era anche un prete (vero), mammi con bambini e famiglie (cosiddette) omosessuali (rappresentate da ben due associazioni). Eppure quei 500mila non erano li solo per loro stessi. ..

Il tutto un po’ sui generis, ma era la perfetta emanazione di quello che il movimento omosessuale è. A guardare Studio Aperto il giorno dopo pareva ci fossero quattro travestiti dietro i loro cartelli e nulla più. Qualcuno ha ritenuto superfluo anche darne notizia. Dio benedica Sky News, non a caso miglior Tg 2007.

Certo gli eccessi ci son stati, e l’evento non è esente da critiche. Ma stiamo parlando di mezzo milione di persone, che non sono certo un corpo unico e compatto ma pressochè altrettante teste pensanti (e quest’anno il pride era "unitario", nessuno ve lo ha mai spiegato, organizzato e "partecipato" da tutte le associazioni gay presenti sul territorio... se sapeste la litigiosità di questo "movimento" capireste anche lo sforzo titanico).

D’altronde nemmeno gli etero son tutti uguali, ci sono i machi e ci sono i mici... certo non arriveranno mai al livello di variegatezza degli omosessuali... ed è il "bello" delle minoranze.

Eccolo qui: il popolo omosessuale, quest’anno tanto trasgressivo che qualche tg ha dovuto pescare immagini di repertorio da vecchie parate, giudicando questa troppo morigerata. Il popolo omosessuale, che non si capisce perchè deve sbandierare la propria sessualità invece che tenersela per se (provateci voi a tenervi la vostra intimità per voi), che non si capisce di cosa è orgogliosa, che pensa di essere meglio degli etero che vorrebbe omosessualizzare l’Italia e portare il genere umano all’estinzione...

Ora, io sono disposto ad accettare qualsiasi tipo di critica purchè il livello della discussione spicchi il volo e si alzi da terra-terra.

Se il mio amico si sente realizzato vestito da donna e truccatissimo è giusto che sbandieri il suo orgoglio (orgoglio di accettarsi per quello che è) piuttosto che bardarsi a lutto. Non toglie nulla e non offende nessuno tranne l’innocenza dei cretini. Perchè l’essere umano non è il frutto di una dogma, ma qualcosa di più complesso, è un corpo con le sue esigenze, carne e sangue.

Il mio amico è una persona capace di amare e non si capisce bene perchè il suo affetto dovrebbe tenerselo in tasca mentre qualcun’altro lo può anche ufficializzare con tanto di carta bollata. Ma, anche ad accontentarsi, non dovrebbe (a sentire qualche acefalo parlante) nemmeno camminare con la sua manina in quella del suo compagno.

Il mio amico non si ritiene meglio di un etero, anche se forse apprezza più cose di quante un etero possa apprezzare (le sfumature soprattutto), il mio amico nemmeno sta li a chiedersi se chi gli sta di fronte sia etero o gay (al massimo in alcuni casi spera con tutto il cuore che quel belloccio sia dannatamente gay).

Il mio amico, figlio di un uomo e di una donna che lo hanno cresciuto nel rispetto dei valori cristiani, domenica in chiesa, comunione, cresima. Il mio amico, capacissimo di avere una relazione stabile, ma incapace di farsi una doppia vita per far contenta la società etero.

Quest’anno ho deciso di tuffarmi in questo fiume di umanità (viva e reale, comunque la si giudichi) invece che stare a guardare e pensare che non c’era bisogno di tutto questo.

Gli altri stiano pure a ragionare di esseri ideali e stereotipi che passeggiano nella loro testa....


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Gay pride di Roma. Cosa ne pensa un manifestante
27 giugno 2007, di : Luca Mercogliano (Uiallalla) |||||| Sito Web: I Ricchioni

E’ bene precisare che "il manifestante" è il sottoscritto e che il testo è opera mia ed è stato preso (con qualche minima modifica) da un mio post su Macchianera
Gay pride di Roma. Cosa ne pensa un manifestante
27 giugno 2007, di : Letizia Tassinari

Lo so perfettamente che sei l’autore...E mi e’ piaciuto moltissimo. Per questo motivo l’ho riportato su Girodivite dove io scrivo articoli prevalentemente di lavoro. L’ho voluto inserire per dargli maggiore visualità. Peccato che i "redattori" in fase di convalida e redazione abbiano omesso che l’autore sei tu..e che l’ho riportato a titolo di esempio per tutti. Per chi ha partecipato, per chi non lo ha fatto e per chi ha vergognosamente sparlato della manifestazione, sia sulla stampa che sulla televisione. Ciao. Letizia.