Feste Aragonesi 2012 a Montalbano Elicona
Una volta qui era la culla della civiltà e la storia racconta di leggende, di principi, di dame, di falchi e di cultura. Una volta qui era di casa Federico II.
Qui la Storia è di casa da almeno dalla dominazione araba in Sicilia (827 d.C. - 1091 d.C.), dalla quale Montalbano sembra abbia ereditato almeno una parte del nome - al bana che in arabo vuol dire "luogo eccellente" -, ma sarà Federico II di Svevia, il re intellettuale, che dal 1232 la trasformò in residenza estiva, a dare le credenziali per ottenere il riconoscimento di uno dei "Borghi più belli d’Italia".
Ma la storia la respiri anche tra le vinedde strette, chiuse da un silenzio irreale che si impadronisce dei nostri sensi, nel percorrerle con dovuto rispetto, passo dopo passo, sui ciottolati consumati dal tempo, che ci conducono tra una chiesa antica e i resti di un maniero, palesando antichi albori che, solo in parte, i secoli sono riusciti a modernizzare.
E la rivivi ogni anno, in occasione delle Feste Aragonesi che attirano migliaia di turisti a ripercorrere, con la fantasia e l’immaginazione, un tempo andato quando questi luoghi, ma la Sicilia in genere, esportavano cultura ed arte verso il resto d’Italia, impegnati a contrastare l’avanzata di un altro Federico, il Barbarossa, e la nascita dei primi comuni (città-stato) in Toscana che porteranno alla Signorie qualche decennio dopo.
In queste occasioni il silenzio su menzionato cede pudicamente il posto ad una vera invasioni di grida fanciullesche, di sarti che riconfezionano la storia, di donne e uomini trasformati in corte aragonese, di cuttugghiu da strada, con il quale gli emigranti del nuovo millennio, scambiano le loro esperienze estive con i vecchi amici paesani, cercando di spostare nel tempo la data di ripartenza verso le città del nord Italia, e non solo con il pensiero.
Certo Federico II fu il regnante che, ancora una volta, dimostrò lo storico compromesso tra il potere dei re e quello della chiesa, con il suo patto politico siglato con il papa Innocenzo III. Fu anche il fautore dell’accentramento del controllo del territorio a discapito dei feudatari. Ma fu anche il re, che per primo, fu scomunicato quasi come un precursore degli obiettori di coscienza, quando Gregorio IX si scagliò contro il sovrano per la gestione troppo diplomatica di una Crociata in Terra Santa, condotta con la diplomazia al posto del saccheggio. E questo, secondo noi, merita di essere ricordato.
Noi di Girodivite abbiamo voluto documentare l’edizione di quest’anno delle Feste Aragonesi con annesso Corteo Storico e nel proporla ai nostri lettori, ci auguriamo possa essere di stimolo per eventuali altri curiosi che intendessero partecipare alle edizioni successive, sin dal prossimo anno.
Servizio fotografico (a cura dell’autore)
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -