Far dimenticare le bombe a un bambino

Le testimonianze che i nostri operatori ci inviano da Gaza sono strazianti, eppure pensiamo sia importante raccontarle e dare voce alle vittime di una guerra che non risparmia nessuno.
"Siamo scappati da casa portando con noi solo le nostre anime
e la speranza di sopravvivere."
Ruwad ha 25 anni, vive nel paesino di Al-Musdar, vicino alla zona di confine e la sua famiglia è composta da 13 persone, tra cui sei bambini. I bombardamenti hanno traumatizzato profondamente i più piccoli che piangono appena sentono un rumore improvviso e continuano a chiedere disperati che le bombe smettano di cadere su di loro.
Purtroppo, durante i bombardamenti il piccolo appezzamento di terra che dava da mangiare alla famiglia è andato distrutto e anche le attività scolastiche e la mensa che dava un pasto caldo ai più piccoli ha interrotto le attività.
Ruwad ha trovato rifugio da alcuni parenti che stanno costruendo una piccola casa poco lontana. L’edificio non ha finestre o porte e il boato delle bombe è poco distante. Però la famiglia tiene duro e spera un giorno di poter tornare a casa. Fino a quel momento noi saremo al loro fianco, daremo loro kit d’emergenza, assistenza psicologica, cercheremo una soluzione per riportare i bambini a scuola e assicurare a tutti un pasto caldo.
Lo potremo fare grazie all’aiuto di tutti.
Lo potremo fare grazie a te.
Nonostante questa disgrazia, la famiglia di Ruwad è rimasta unita. Ci sono tuttavia tantissimi bambini che hanno perso i genitori durante i bombardamenti. Tra questi, le bambine sono quelle che rischiano di più di essere preda di uomini più grandi.
Diventa Amico di ActionAid ed insieme possiamo aiutare tante famiglie che hanno perso tutto.
- Bambini nella guerra
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