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È morto Jean-Luc Godard

di redazione cinema - martedì 13 settembre 2022 - 2358 letture

Fonte: Cinematografo.it

Nato a Parigi il 3 dicembre del 1930, figlio di un medico e della discendente di una ricca famiglia di banchieri svizzeri, Godard studia in Svizzera durante la Seconda Guerra Mondiale e torna a Parigi ne 1948. Dopo il liceo si iscrive alla Sorbona e segue i corsi di etnologia. All’università stringe amicizia con François Truffaut, Eric Rohmer, Jaques Rivette e assieme a quest’ultimo fonda la Gazette du cinéma, sulla quale pubblica degli articoli sotto lo pseudonimo di Hans Lucas.

Dopo alcuni esperimenti cinematografici condotti con Rivette, realizza un documentario, intitolato Opération Beton (1954) sulla costruzione di una diga in Svizzera. Al documentario seguiranno alcuni cortometraggi, tra cui Tous le garçon s’appellent Patrick (1957) e Histoire d’eau (1958). Nel 1959 dirige il primo film, Fino all’ultimo respiro, per il quale ottiene l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. Il film diventa emblema della Nouvelle Vague, che Rohmer, Malle e Truffaut contribuiscono a far crescere.

Nello stesso anno sposa l’attrice Anna Karina. Nel 1960 dirige Le petit soldat, che in Francia suscita polemiche a causa dei riferimenti alla guerra in Algeria. Seguono La donna è donna (1962), anche questo Orso d’Argento a Berlino, I sette peccati capitali (1961), Questa è la mia vita (1962, Leone d’Argento alla Mostra vdi Venezia) e Il disprezzo (1963), ispirato al romanzo di Alberto Moravia.

Nel 1964 fonda, assieme alla moglie, una casa di produzione, la Anouchka Films. La coppia divorzia nel 1967. Dopo il film di fantascienza Agente Lemmy Caution, missione Alphavillle (1965) che vince l’Orso d’Oro a Berlino, Il maschio e la femmina (1966) e Due o tre cose che so di lei (1967), Godard passa alla critica politica e sociale con La cinese (1967), di cui è protagonista l’attrice Anne Wiazemsky e che ottiene il Leone d’Argento alla Mostra di Venezia, che sposa durante la lavorazione del film, e con Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica (1967).

Dopo essersi trasferito a Grenoble per un periodo, il regista inizia a viaggiare attraverso gli Stati Uniti, da New York a Berkeley in California, per girare One American Movie, mai completato. Propaganda la protesta studentesca con alcuni film non finiti o distribuiti clandestinamente, tra cui La gaia scienza (1968) e Lotte in Italia (1970).

Nel 1979 divorzia per la seconda volta. Nel 1982 riceve il Leone d’Oro alla carriera e gira Passion, l’anno dopo è la volta di Prenom Carmen, che vince il Leone d’Oro. Dirige Detective nel 1985 e due anni dopo si cimenta nel Re Lear. Nel 1990 gira Nouvelle Vague con Alain Delon e sei anni dopo torna a Venezia dove presenta Forever Mozart.

Nel 1988 realizza per Canal Plus Histoire(s) du cinéma che durerà fino al 1997. Nell’ultimo ventennio si dedica a lavori di ricerca come Éloge de l’amour (2001), Notre Musique (2004), Film socialisme (2010), Adieu au langage – Addio al linguaggio (2014) che gli vale il Premio della Giuria al Festival di Cannes e Le livre d’image (2018) per cui riceve una Palma d’Oro speciale.

Nel 2011 viene premiato con l’Oscar alla carriera, che però non ha ritirato.


La scheda Jean-Luc Godard su Antenati - storia delle letterature europee.



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