Diritto al lavoro
300.000 licenziamenti di lavoratori pubblici; riduzione degli organici e degli stipendi. Blocco totale delle assunzioni. In nome della spending review.
Il Parlamento sta per approvare la Riforma Fornero del lavoro con la cancellazione dell’Art. 18 e maggiore facilità di licenziare.
Tra le novità: 300.000 licenziamenti di lavoratori pubblici; riduzione degli organici e degli stipendi. Blocco totale delle assunzioni. Riduzione del buono pasto per tutti i lavoratori pubblici a 4 euro e con 8 ore di lavoro.
La CGIL sceglie il metodo CISL della protesta indolore di sabato, scelta criticata finché al governo c’era Berlusconi. L’ammucchiata che sostiene Monti influenza evidentemente le scelte dei sindacati concertativi. CGIL-CISL-UIL radunano così di sabato i lavoratori in Piazza del Popolo e la CGIL cancella le altre 8 ore di sciopero proclamate contro la Riforma del lavoro. E’ il sostanziale via libera alla Riforma.
USB, insieme alle altre organizzazioni sindacali indipendenti e di base, ha proclamato lo sciopero generale per l’intera giornata del 22 giugno, con manifestazioni a Roma e a Milano.
Alleghiamo un articolo pubblicato su Il Manifesto sull’argomento:
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