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Direttiva Case Green, in classe D entro il 2033. Cosa succederà?

Un articolo riassuntivo sui provvedimenti che verranno messi in atto con l’approvazione della nuova direttiva case green UE

di Redazione - mercoledì 19 aprile 2023 - 1928 letture

Nonostante non sia ancora l’atto definitivo, il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva case green durante il mese di Marzo 2023. Questo evento porterà delle conseguenze nei prossimi anni che riguardano tutti noi. Nello specifico, la direttiva riguarda l’efficientamento delle abitazioni di ognuno di noi. In questo articolo verrà spiegato cosa effettivamente cambierà, entro quando e come si potrà agire per non avere problemi.

Che cos’è la direttiva UE Case Green?

La direttiva UE Case Green, approvato a Marzo 2023, è un insieme di provvedimenti che l’Unione Europea intende porre in essere al fine di migliorare le performance energetiche degli edifici. La direttiva è solo uno degli atti presenti nel pacchetto di riforme Fit for 55. Il macro obiettivo è quello di migliorare il parco immobiliare europeo progredendo soprattutto in tema di efficienza energetica.

Sono ormai 50 anni di leggi, direttive e atti aventi forza di legge sia italiani che europei che hanno provato a contrastare le problematiche, regolando ed efficientando il consumo di energia. In Italia, tale epopea è iniziata nel lontano 1976 post crisi energetica del 73.

L’Europa inizierà poi nel 1993 con una serie di provvedimenti sulle emissioni.

Prima di proseguire con il contenuto della direttiva è opportuno aver presente l’attuale quadro di classificazione energetica per gli edifici. In questa tabella, è presente una sintesi di ogni classe energetica:

Classifica delle classi energetiche

ClasseConsumo
A4minore o uguale a 0,40 EPgl
A3maggiore di 0,40 EPgl e minore uguale a 0,60 Epgl
A2maggiore di 0,60 EPgl e minore uguale a 0,80 EPgl
A1maggiore di 0,80 EPgl e minore uguale a 1,00 EPgl
Bmaggiore di 1,00 EPgl e minore uguale a 1,20 Epgl
Cmaggiore di 1,20 EPgl e minore uguale a 1,50 EPgl
Dmaggiore di 1,50 EPgl e minore uguale a 2,00 EPgl
Emaggiore di 2,00 EPgl e minore uguale a 2,60 EPgl
Fmaggiore di 2,60 EPgl e minore uguale a 3,50 EPgl
Gmaggiore di 3,50 EPgl

Epgl è la sigla che indica l’indice di prestazione energetica globale ed è una metrica utilizzata per quantificare il consumo energetico di un edificio. Ovviamente la classe A4, con l’indice di prestazione energetica più basso, è la classe più virtuosa. Per le ragioni oppose, la classe G è la peggiore possibile.

Cosa cambierà con l’approvazione di questo atto?

L’atto recentemente approvato impone a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea di:

- utilizzare sistemi di riscaldamento alimentati da energie rinnovabili o ibride in tutti gli edifici nuovi e in fase di trasformazione;

- per edifici non residenziali, installare impianti basati su energie rinnovabili;

- entro il 2035, tutti gli edifici dovranno essere alimentati con energie pulite e rinnovabili grazie a dei sistemi ad energia alternativa. In deroga, questo termine è esteso al 2040 quando sarà necessario trasformare impianti alimentati da combustibili tradizionali a sistemi basati su energie alternative;

- entro il primo gennaio 2030, tutti gli edifici residenziali dovranno essere classificati almeno come E per essere considerati ecocompatibili e sostenibili;

- entro il primo gennaio 2033, tutti gli edifici residenziali dovranno adeguarsi alla classe successiva (classe D) incrementando il loro livello di efficienza energetica e riducendo l’impatto ambientale;

L’obiettivo finale è quello che tutti gli immobili residenziali raggiungano la classe energetica A entro il 2050 ossia la classificazione di efficienza energetica più elevata contribuendo a un futuro più verde e sostenibile

Attualmente per gli ultimi 3 punti sono previste delle eccezioni. Infatti sono stati esclusi:

- gli immobili inferiori ai 50 mq;

- gli edifici destinati al Culto;

- gli edifici vincolati e situati in determinate zone vincolate.

Cosa fare per i nuovi provvedimenti che ci saranno?

Nel concreto, per essere pronti ai cambiamenti che ci saranno con questo provvedimento, è necessario migliorare la classificazione energetica dell’immobile. Di conseguenza, l’obiettivo è abbassare l’indice di prestazione energetica globale. Ciò si può fare mediante diverse azioni:

- migliorare l’isolamento termico generale così come quello presente sul tetto;

- pulire e/o sostituire l’impianto di climatizzazione;

- cambiare la caldaia con una di nuova generazione;

- sostituire gli infissi con delle varianti di nuova generazione;

- installare impianti fotovoltaici o solari termici;

- acquistare elettrodomestici a risparmio energetico;

- installare sistemi di recupero di calore e di energia più in generale;

- installare una pompa di calore geotermica

- implementare impianti di domotica residenziale per automatizzare la regolazione tutti gli altri impianti.

Al tempo stesso, si può chiedere consiglio anche al proprio provider energetico oppure cambiando fornitore qualora ci siano vantaggi in questa direzione per offerte o incentivi.


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