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Cinisello Balsamo: la Giunta di sinistra apre a Forza Nuova

Incredibile posizione della sindaca del Pd. Spaccatura in Giunta e presidio antifascista in piazza Gramsci

di Adriano Todaro - lunedì 12 dicembre 2011 - 4442 letture

Cinisello Balsamo è una città di circa 75 mila abitanti, a pochi chilometri da Milano. La scorsa domenica 4 dicembre, alle 9,30, nella piazza principale, dedicata ad Antonio Gramsci, si comincia ad intravvedere qualche bandiera rossa di Rifondazione comunista. Città rossa da "sempre", città operaia quando c’erano le grandi fabbriche nella vicina Sesto San Giovanni, essa stessa con grandi fabbriche sul proprio territorio. Poi la crisi, la chiusura delle fabbriche, lo snaturamento di quella cultura operaia che per tanti anni ha rappresentato un baluardo contro i tentativi di abbattere la democrazia.

La città è sempre stata in prima fila in difesa della democrazia sin dal 1923 quando i fascisti distrussero le cooperative La Previdente e L’Aurora. E poi, nel 1925, i ferimenti degli antifascisti, le medaglie d’argento a 16 condannati dal Tribunale speciale, i morti, quelli inviati nei campi di sterminio, il ruolo e l’opera di una donna come Marcellina Oriani in difesa dei diritti delle donne, la morte di Carlo Villa a seguito delle torture fasciste subìte.

Eppure di tutto ciò, sembra non si abbia più memoria. E così l’Amministrazione comunale ha concesso una sala della prestigiosa villa Ghirlanda risalente al XVI secolo e sede della Biblioteca civica, la Sala dei Paesaggi, all’associazione locale Vox Populi, in collaborazione con il circolo Ordine Futuro di Milano per un convegno dal titolo: "Italia risorgi... uscire dall’euro si può".

Dove sta lo scandalo? Il convegno tratta argomenti economici e, quindi, perché non concedere una sala pubblica?

Deve aver pensato così la sindaca Daniela Gasperini, classe 1950, oggi Pd ma proveniente dal Pci, per la terza volta sindaca di questa città. Eppure la sindaca avrebbe potuto far fare una ricerca internet al proprio ufficio stampa. Sarebbe bastato collegarsi al sito di Ordine Futuro per capire la loro ideologia. Secondo quanto scrivono, Ordine Futuro è "una struttura attiva sul fronte della militanza culturale, una struttura generata da Forza Nuova ma aperta all’intera area della Destra Radicale... Si tratta di lanciare o rilanciare idee, miti e valori della nostra Tradizione, si tratta di raccogliere bandiere gloriose e insegne sacre tramandateci dai nostri padri - padri nel sangue, nel sentire, nel pensiero - per innalzarle al sole e consegnarle ai nostri fratelli e ai nostri figli... una delle funzioni di Ordine Futuro è quella di dialogare con i diversi filoni dell’area per stimolarsi a migliorarsi, a dare il loro contributo intellettuale, umano e politico. Dai reduci della RSI, ai veterani del vecchio MSI e dei movimenti extraparlamentari, ai giovani e giovanissimi, dai socializzatori agli spiritualisti, dai cattolici agli evoliani".

Ordine Futuro è, dunque, diramazione di Forza Nuova il partito che propugna posizioni antidemocratiche e antisemite, razziste e omofobe.

Quello che ha ottenuto la sindaca è una spaccatura in Giunta e in città. Nel suo sito si possono leggere queste parole, dopo la descrizione del suo curriculum: "... Infine, sono una velista... per caso: mio figlio e mio marito sono degli appassionati di vela e mi hanno contagiato in questo loro grande amore. Dulcis in fundo, ho la fama di brava cuoca: tagliatelle e tortellini sono le mie specialità, un’emiliana non può certo tradire la sua terra! Adoro i Queen, amo Battiato, e ho letto e riletto tutti i libri di Isabel Allende perché mi piace pensare che la vita sia la somma delle vite di molti".

In Giunta ci sono 4 Pd, 2 Idv, 1 di Rifondazione comunista, 1 di Sel. La votazione ha dato un risultato di pareggio, 4 contro 4. A questo punto la differenza la fa il voto della sindaca e questa vota per concedere la sala di villa Ghirlanda ai fascisti.

Intanto in piazza sono arrivate altre persone, soprattutto giovani. Si scrivono cartelli, si volantina, si discute. Parlo con un ex assessore di Cinisello che non sa come giustificare la posizione dell’attuale Giunta e scuote sconsolatamente la testa. La piazza dista un centinaio di metri della villa. Ai bordi della piazza carabinieri e polizia. Tanti, troppi e inutili per una manifestazione pacifica. Conto dieci pulmini delle forze dell’ordine. Su ognuno ci stanno 10 o più militari. E poi, macchine di carabinieri, polizia, vigili urbani. Tenuta antisommossa, scudi, caschi. Un dispendio inutile anche di soldi criticato anche da Felice Riccardi, rappresentante dei partigiani, l’Anpi, ex sindaco della città, che ha affermato, nel suo breve e duro intervento, che la sindaca dovrà rispondere anche di questo.

L’Anpi ha diffuso un comunicato dove si dice di aver chiesto la revoca della concessione dello spazio pubblico ed "esprime la propria contrarietà allo svolgimento di questa iniziativa che mascherata da dibattito sulla crisi economica, nasconde il tentativo di portare a Cinisello Balsamo temi e parole d’ordine riconducibili a Forza Nuova".

Il presidio continua. Termina la messa e i fedeli, uscendo dalla chiesa, osservano il presidio. Qualcuno si ferma, la maggior parte di loro, però, affretta il passo. Alla fine in piazza a manifestare non resteranno che 200 persone. Il frutto, anche questo, del clima di rottura prodotto dalla Giunta. L’assurdo è che in piazza ci saranno brevi interventi, oltre che da parte dell’Anpi, anche di rappresentanti dei partiti che compongono la Giunta i quali criticheranno la stessa Giunta.

A 100 metri di distanza i fascisti stanno per entrare in villa. Sono una ventina di ragazzotti, giubbotti e occhiali neri. Con loro qualche vecchio camerata. Poco dopo mezzogiorno, scortati dalla polizia, ritorneranno a casa.

Termina così una brutta mattinata, Brutta per l’Amministrazione comunale, per la sindaca, per le forze politiche di Cinisello Balsamo. Brutta, soprattutto, per la democrazia. Certo, la sindaca è appassionata di vela, è importante che sappia fare tortellini e tagliatelle, indispensabile che legga i libri di Isabelle Allende allietata dalla musica di Battiato e dei Queen. Ma forse non sarebbe male che Daniela Gasperini, sindaca democratica del Pd, ripassasse un po’ la Storia. Anche quella di Cinisello.


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