Carta degli intenti

La carta degli intenti è la regola indiscutibile che ci siamo posti noi che facciamo parte del circolo Sel Xirumi Lentini.

di Segreteria SEL Lentini - mercoledì 2 marzo 2011 - 2275 letture

Lo stato del nostro territorio è tragicamente consunto. Antiche e nuove politiche hanno distrutto la molteplicità delle risorse economiche, trasfigurato il paesaggio, sciupato il patrimonio locale, avvelenato il suolo, vendute e consumate le acque, rotto ogni forma di solidarietà, esaurito le speranze. Per quanto riguarda il lavoro ci ritroviamo con un gran numero di nuovi disoccupati, di sottoccupati e inoccupati, di precari e di emigrati. La campagna è ormai abbandonata dopo i “fasti” dello sfruttamento intensivo con gli agrumeti, ora per lo più in mano a ristrettissimi gruppi di commercianti-produttori-monopolisti. Ed è svenduta, in un folle disegno di urbanizzazione spinta, agli speculatori che trafficano in cemento (ricordiamo, per far solo un esempio, Xirumi). La città è sempre più coagulo di contraddizioni urbanistiche ed architettoniche, sempre più staccata dalla sua storia passata e da quella possibile, votata al degrado di una “periferizzazione” senza controllo. Il patrimonio dei cosiddetti beni culturali ed ambientali lasciato alla rovina o a progettazioni di sfruttamenti turistico-speculativi tanto inconcludenti quanto perniciosi. Se è vero che il motore dell’attuale devastazione sta a monte, nei dispositivi del sistema economico e politico che si produce e riproduce secondo le leggi dello sfruttamento illimitato e della competizione, è anche vero che solamente la più o meno passiva accettazione di queste leggi, da parte del ceto politico ed amministrativo locale, ha potuto dar luogo a tale profondo disastro. Occorre il coraggio di cambiare strada Il Circolo SEL Xirumi di Lentini si impegna ad operare nel senso di un profondo mutamento di prospettive incentrato sui concetti di autonomia, limite, sostenibilità, solidarietà. Un progetto politico che individui e valorizzi le risorse/patrimonio, che valorizzi le differenze locali promovendo processi di autonomia cosciente e responsabile e di rifiuto della eterodirezione del mercato. Perno centrale di questo progetto politico è costituito dal NUOVO MUNICIPIO.

Nuovo Municipio è:

1. Crescita delle comunità locali Allargamento dei processi partecipativi con la crescita e creazione di organismi di partecipazione che si situino fra gli istituti di democrazia delegata e di democrazia diretta (assemblee, referendum) con i quali aprire tavoli permanenti di confronto su: • bilanci di previsione economica • produzione sociale di cultura, di informazioni, di beni e servizi; • elaborazione di nuovi stili di vita centrati su autosostenibilità dello sviluppo; • trasformazione socialmente prodotta degli spazi urbani • produzione di interventi di risanamento e valorizzazione ambientale; • attivazione di filiere produttive locali di economie solidali.

2. Modifica degli indicatori dello sviluppo Per il Nuovo Municipio è vitale una profonda modifica degli indicatori di benessere. Si tratta di finirla con il mito distruttivo dello sviluppo moderno basato sulla crescita del P.I.L., lo sfruttamento intensivo della terra, sull’aumento della ricchezza media o sull’aumento del consumo medio. Quando leggiamo le parole in media significa sempre che qualcuno se la passa bene e più di qualcuno soffre. Occorre considerare BENESSERE la qualità urbana e ambientale, la solidarietà, i livelli identitari, il riconoscimento multiculturale, la capacità di integrare contro tutte le forme di emarginazione sociale. La modifica dei parametri di BENESSERE ai quali il Nuovo Municipio si ispira, possono ad esempio produrre: • la modifica delle priorità di spesa nei bilanci comunali, • un diverso indirizzo nei piani regolatori, • l’innesco di processi di recupero del patrimonio territoriale, • una politica degli incentivi alle produzioni locali etiche.

3. Costruzione dell’autoriconoscimento del patrimonio locale Il valore patrimoniale locale, fuori dall’etica del profitto, è operazione di riconoscimento indigeno. Sono cioè gli abitanti che decidono ciò che costituisce il loro patrimonio. Per questo occorre attivare cantieri sociali per la messa in valore dei giacimenti patrimoniali urbani ed extraurbani. Il Nuovo Municipio si adopera quindi per la creazione di uno Statuto dei luoghi riconosciuto dal maggior numero possibile di attori sociali locali, frutto del dialogo tra saperi esperti, saperi contestuali, memoria degli abitanti.

4. Autosostenibilità ed impronta ecologica Il Nuovo Municipio si muove nel senso della creazione di un sistema produttivo integrato, favorendo lo sviluppo delle attività artigianali e del piccolo commercio equo e solidale. A partire da ciò il Nuovo Municipio tende: • alla chiusura tendenziale dei cicli dell’acqua, dell’alimentazione, dell’agricoltura, del consumo-filiere locali, delle relazioni produttori-consumatori • diffusione del commercio equo e solidale • riduzione del consumo di risorse sottratte ad altri contesti ed incentivi alle attività produttive locali

5. Creazione di reti interlocali e dello scambio solidale. Lo sviluppo di comunità locali che sappiano governare i propri “stili di vita e di sviluppo”, di liberarsi dalle reti lunghe della globalizzazione economica, apre la possibilità di attivare forme di commercio e di scambio internazionale tra sistemi locali autonomi. Il Nuovo Municipio si muove nel senso della: • Cooperazione tra municipi • realizzazione di diplomazia municipale tra nord e sud del mondo, • attivazione di scambi interlocali di tipo culturale, ecc.

E’ venuto il tempo del rifiuto dei vecchi giochi politici, del MUNICIPIO degli AFFARI

COSTRUIAMO INSIEME IL NUOVO MUNICIPIO

• Bilancio partecipativo Sono gli abitanti che debbono poter partecipare direttamente alle decisioni che riguardano le spese della comunità • Gestione partecipata delle politiche territoriali Sono gli abitanti che debbono poter partecipare direttamente alle decisioni che riguardano gli usi del territorio urbano ed extraurbano • Pubblico riconoscimento e valorizzazione del patrimonio locale Sono gli abitanti che debbono poter partecipare direttamente al riconoscimento del proprio patrimonio • Adesione alla Rete del Nuovo Municipio L’amministrazione del Municipio è della comunità locale, non dei “comitati di potere”. Aderire alla Rete del Nuovo Municipio statuisce un patto di intenti vincolante, fornisce gli strumenti della cooperazione e del coordinamento e strategie unitarie sovracomunali e intercomunali di intervento e partecipazione.

Sinistra Ecologia Libertà Lentini

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