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Come volevasi dimostrare: Qualcuno si vuole appropriare dei 40 milioni augustani per la depurazione

La bocciatura dei fondi europei destinati per la realizzazione della rete fognaria approvati con la Delibera CIPE 60/2012 e previsti nel Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 avente per oggetto " DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE " che prevedeva: il collettore ( da Augusta isola e Borgata ai depuratori); il progetto, l’impianto di depurazione e la rete fognaria di Augusta; lo scarico dell’impianto di depurazione; le reti fognarie di Monte Tauro con la - Zona faro Santa Croce, la zona Cipollazzo, la zona Campolato; l’impianto di depurazione e la rete fognaria di Agnone per circa 40 MILIONI DI EURO.

di Giuseppe Castiglia - mercoledì 23 marzo 2016 - 4444 letture

COMUNICATO STAMPA

COSI COME NOI, di Augusta agli Augustani, più volte avevamo preannunziato, se non si fossero attivate le istituzioni comunali: il Sindaco Carrubba, il Commissario regionale La Mattina, la Commissione Straordinaria dove la Dott.ssa M.C. Librizzi aveva funzioni di Sindaco, e in piccola parte l’attuale amministrazione, alla quale attraverso l’Assessore all’Urbanistica e lavori pubblici Ing. Suppo, avevamo comunicato nel mese di luglio 2015 le nostre perplessità e manifestato allora la paura, oggi confermata, che la nomina dell’Assessore Regionale imposto da PD di Renzi a Crocetta, Vania Contraffatto in qualità di Commissario ad Acta ci avrebbe FATTO PERDERE i progetti finanziati dalla comunità europea, facendo scadere i termini previsti al 31.12.2015. Avevo fatto notare, inoltre che il commissariamento era una forzatura-sospetta nei confronti di una amministrazione a 5stelle da poco insediata, di cui non aveva nessuna colpa, e pertanto, avevo suggerito d’impugnare la nomina e avviare le procedure, perlomeno, dei progetti finanzia cosi come stavano facendo tantissimi comuni del palermitano che avevano avviato la procedura o presentando loro i progetti o affidando all’impresa sia la progettazione che la realizzazione l’importante era che prima del 31.12.2015, in qualche modo, le pratiche erano state avviate. Oggi quei comuni si trovano con gli impianti realizzati o in fase di completamento e liberi da eventuali multe dell’UE.

MA MENTRE chi poteva allora non ha fatto niente ed IL POPOLO DI AUGUSTA veniva rabbonito con i seguenti articoli tranquillizzanti: del 06.12.2013 "Depuratore delle acque: i fondi Cipe non si perderanno" del Giornale di Sicilia – del 08.08.2014 "Rete fognaria, corsa contro il tempo per i fondi Cipe" del Giornale di Sicilia - del 08.08.2014 "Stanziati 10 milioni per rendere balneabile la costa megarese" della Sicilia -del 26.08.2014 "Rete fognaria Librizzi: "Aspettiamo la Regione" del Giornale di Sicilia - del 26.08.2014 "Nelle fogne 40 milioni di fondi Ue ma un escamotage può salvarne 10" della Sicilia - del 14.07.2015 "Collettore fognario, scongiurata perdita finanziamento" della Redazione di Webmarte che rilanciava un comunicato dell’On. E. Vinciullo – del 29.10.2015 "Depuratore, arriva il commissario Vania Contraffatto, assessore regionale all’Energia, Battezzerà il collettore fognario" della Sicilia.

NOI DEL MOVIMENTO POLITICO CULTURALE DI AUGUSTA AGLI AUGUSTANI che avevamo lanciato l’allarme e dato suggerimenti con gli articoli: del 28.07.2012 "I fondi del Cipe per il depuratore devono essere assegnati al Comune e non ai privati" del Diario - del 28.07.2012 "Il Comune deve gestire i fondi per il depuratore" ... " della Sicilia

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Depuratore

NON SIAMO STATI ASCOLTATI NONOSTANTE il 25 agosto 2014 avessimo avvisato agli organi d’informazione " DEL RISCHIO CONCRETO DI PERDERE I FINANZIAMENTI A SEGUITO DELL’ EMPASSE ISTITUZIONALE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA E LA SCADENZA DELL’ULTIMA PROLOGA DELLA COMUNITA’ EUROPEA " con il seguente comunicato stampa


Augusta, li 25.08.2014

Il Movimento cittadino Augusta Agli Augustani

AGLI ORGANI D’INFORMAZIONE

comunicato stampa

QUANDO CERTE PROCEDURE NON SI FANNO NEI TEMPI E NEI MODI GIUSTI, SI RISCHIA DI PERDERE I FINANZIAMANTI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE INDIFFERIBILI

Se la Commissione Straordinaria, insediatasi su mandato del Presidente della Repubblica del 07.03.2013, avesse ritirato le delibere assessoriali e le determine sindacali, di un sindaco e di una amministrazione sospettati di infiltrazioni e di condizionamento di tipo mafioso, e tra questi atti amministrativi figura anche quello dell’incarico per la realizzazione degli impianti di depurazione alla fallita SAI 8. Essi avrebbero, certamente, tutelato gli interessi dell’ ente che già amministrano da circa 17 mesi;

Se la Commissione Straordinaria avesse attuato l’art. 145 secondo comma della legge 267/2000 che gli dava la possibilità di preparare un piano d’interventi straordinari per le opere pubbliche da realizzare nell’immediato e in quel piano avessero inserito anche quelle opere riguardanti quelle fognaria forse oggi quelle opere sarebbero state realizzate e fruibili;

Se non si fossero, sempre, schierati a spada tratta contro la ripubblicizzazione dell’acqua per poi dover accettare il servizio, perché rimasti soli tra i 12 comuni del siracusano a seguito, anche, degli incontri che Forum Acqua Bene Comune Sicilia e Augusta agli Augustani ha avuto presso l’Assessorato della Regione Siciliana. Forse non saremmo arrivati cosi in ritardo;

Se la Commissione Straordinaria, avesse prestato attenzione alla circolare dell’Ass.to Regionale dell’Energia e dei Servizi Pubblica Utilità del 12.02.2013, avente come oggetto " accordo di programma quadro per la depurazione delle acque reflue. Attuazione degli interventi sui sistemi fognari e depurativi di cui alla deliberazione CIPE 60/2012. Procedure di attuazione degli interventi " inviata all’Ato idrico 8 SR e per conoscenza anche al Sindaco del Comune di Augusta, nel nostro caso alla Commissione Straordinaria, che si era insediata un mese dopo. La commissione avrebbe avuto tutto il tempo possibile ed immaginabile per dare seguito all’accordo di cui sopra, che definiva i RUOLI E GLI OBBLIGHI cui i vari SOGGETTI ISTITUZIONA erano assoggettati per la realizzazione del programma di interventi infrastrutturali idonei al superamento delle procedure di infrazione comunitarie 2004/2034 e 2009/2034 avviate nei confronti dello Stato Italiano per l’inosservanza delle direttive comunitarie 91/271/CE.

Nel dettaglio l’accordo definiva gli interventi infrastrutturali in due distinti allegati:

- il primo, riportava gli interventi immediatamente cantierabili. E nel caso di Augusta i commissari avrebbero dovuto sollecitare l’Ato 8: per la realizzazione del collettore da Augusta Isola e Borgata al depuratore per 4.849.820,18 di euro ed il progetto della rete fognaria di Augusta per 644.926,20 facenti parti della procedura causa C565/2010 che aveva messo come risorse disponibili sul primo progetto 2.001.036,81 E. e sul secondo 166.096,55 E. attingendo dalla prima quota di 65milioni di E. finanziata dal CIPE. E da evidenziare come i dati sopra riportati dissentono con quanto dichiarato dal Commissario Librizzi, che inserisce il primo progetto nelle sue competenze in quanto esso risulta già trasferito al gestore del Servizio Idrico Integrato e dovrà essere attuato dall’Ato 8 SR, assieme al secondo ed ad altri progetti presentati per un ammontare di 32 milioni di E.;

- il secondo, riporta gli INTERVENTI INFRASTRUTTURALI non immediatamente cantierabili, che avrebbero potuto essere inserite nel PIANO DI PRIORITA’ DEGLI INTERVENTI PER OPERE PUBBLICHE previsto dal 2 comma dell’art. 145 della Legge 267/2000 " Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali " scritto apposta " per far fronte a gravi disservizi e per ovviare la sollecita realizzazione di OPERE PUBBLICHE INDIFFERIBILI ". Comma, fatto apposta, per quei comuni sciolti per FENOMINI DI INFILTRAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO DI TIPO MAFIOSO. Comma scritto per evitare il RISTAGNO SOCIOECONOMICO di AUGUSTA durante il periodo di commissariamento.

Piano che, per sua stessa ammissione, il Commissario Librizzi non ha ritenuto necessario attuare per Augusta.

Se...., ma..., fatto sta’, che secondo le ultime dichiarazioni della Commissione straordinaria, 10 milioni di E. si riusciranno a recuperare ( noi di AaA pensiamo che siano in parte quelli approvati dal dalla Regione Siciliana), e forse 30 milioni di E. non si sa’. Ebbe se su 40milioni di finanziamenti Cipe se ne dovesse perdere anche uno solo, di qualcuno certamente sarà la responsabilità e quel qualcuno domani dovrà dare conto alla collettività del suo operato. Collettività che finanzia lo stato, le regioni ed i comuni e quella augustana li finanzia sulla pelle dei morti per cancro e dei cittadini portatori di handicap e nella nostra città ne’ abbiamo diversi casi.

Quanto sopra riportato e’ un atto dovuto ai cittadini di Augusta che DEVONO ESSERE INFORMATI, di certe procedure. Poi sta’ a loro e solo a loro discernere quello che e’ vero da quello che non lo e’. Noi di AaA, fino ad oggi, abbiamo riportato e detto fatti che, nel medio e lungo termine, si sono attuati a danno della collettività, che se fosse stata più attenta e ci avesse dato ascolto ieri, oggi non si troverebbe in predissesto finanziario come dice qualcuno o in dissesto finanziario come diciamo da anni noi di AaA. Collettività che soffre per la mancanza di alcuni servizi ospedalieri, dell’impiantistica sportiva ormai abbandonata a se stessa e di altri servizi presenti in altri comuni siciliani.

Il Coordinatore di AaA

Francesco RUGGERO


MA ALLA FINE NONOSTANTE TUTTI I NOSTRI SFORZI " COME VOLEVASI DIMOSTRARE "

e’ arrivata la doccia fredda di oggi 22 marzo 2016 della Sicilia "BOCCIATURA DEL DEPURATORE LEVATA DI SCUDI AD AUGUSTA" Gli interventi istituzionali che chiedevamo dal 2012, data della delibera Cipe n. 60, per la realizzazione degli impianti fognari sono stati rimpallati da un’istituzione eletta il Sindaco Carrubba, ad una imposta per nomina dal Presidente della Repubblica, su richiesta del Ministro, il Commissario Straordinaria con funzioni di Sindaco Maria Concetta Librizzi, ad un’altra imposta dalla Regione Siciliana il Commissario ad Vania Contraffatto. RISULTATO " BOCCIATURA ".

Ma non tutto e’ perso e noi di AaA, che rappresentiamo una parte del nostro popolo, chiediamo al Sindaco penta stellato Avv. Cettina Di Pietro di essere invitati ad un’incontro col Suo gruppo per elaborare congiuntamente le soluzioni capaci di riportare almeno una buona parte dei 40 milioni di euro, che qualcuno ha già stabilito di non darli ad Augusta, alle disponibilità della nostra citta’, scongiurando la scure sempre più vicina delle multe che la Comunità Europea applicherà ai Comuni sprovvisti di impianti di depurazione e se ci riusciamo trasformare per qualche anno la nostra Augusta in un grande cantiere dove impiegare una parte dei circa 10 MILA disoccupati di Augusta tra giovani e no.

Il Coordinatore di AaA e responsabile del Forum Acqua Bene Comune

Francesco RUGGERO


Risposta al Comunicato

Cettina di Pietro Sindaco di Augusta

questa Amministrazione vuole precisare quanto segue: già lo scorso novembre, per il tramite dell’Assessore con delega ai Bandi Europei dott. Giuseppe Schermi, abbiamo espresso la nostra viva preoccupazione per la delibera CIPE n. 93 del 6 Novembre 2015 a firma del presidente Matteo Renzi con oggetto: REGIONE SICILIANA – PARZIALE RIPROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE (fsc) 2000-2006 E 2007-2013 con la quale, inter alia, sono stati destinati a copertura finanziaria del concorso al risanamento della finanza pubblica per il 2015 le risorse pari a 334,619 milioni di euro derivanti dal de-finanziamento di interventi di cui all’APQ “Depurazione Acque Reflue”, delibera CIPE n. 60/2012, a cui si riferiscono i circa 40 milioni di euro per il Comune di Augusta. Tuttavia con la delibera CIPE n. 94 è stata anche approvata la riprogrammazione degli interventi con prima destinazione delle risorse del Programma di Azione e Coesione 2014- 2020. Pertanto, tecnicamente i fondi non sono “persi”, ma riaccertati sulla prossima programmazione.

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Acque reflue

Tuttavia questa Amministrazione Comunale nutre forti dubbi sull’utilizzo di fondi europei destinati alle infrastrutture per pagare i debiti verso il governo nazionale. Inoltre ci preoccupano fortemente sia i continui rinvii nei decenni di opere e servizi essenziali per qualunque cittadino d’Europa, sia l’assenza di condivisione delle progettualità che insistono sul territorio di competenza da parte della Regione. L’apertura dei relativi cantieri avrebbe inoltre un’immediata ricaduta benefica sullo sviluppo economico del territorio.

Il Sindaco

Avv. Maria Concetta Di Pietro


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