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Appunti per una biografia di Matteo Gaudioso

di Pina La Villa - domenica 4 giugno 2006 - 9464 letture

Lo storico Matteo Gaudioso è nato a Francofonte, in provincia di Siracusa, il 18 febbraio 1892. Per lui, come per altri appartenenti alla classe media colta, l’esperienza della prima guerra mondiale è decisiva. Matteo Gaudioso, per la sua figura e la sua opera, va ascritto, secondo lo storico Giuseppe Giarrizzo, alla “generazione di siciliani e meridionali cui appartengono A. Omodeo, E. Lussu, L. Russo, e per i quali la guerra fu prova decisiva e che dopo la guerra si ritrovarono sulle posizioni dell’azionismo meridionale”.

Combattendo con i gradi di sottotenente nel corpo dei bersaglieri, fu ferito in Carnia (1916) e, fatto prigioniero sul fronte di Caporetto (1917), fu tenuto in prigionia per quattordici mesi in Germania.

Fu durante la guerra, “dal letto di un ospedale di retrovia” che diede alle stampe il suo primo libro Francofonte ricerche e considerazioni storiche. (1916)

Ritornato in Sicilia, riprese gli studi e conseguì nel 1920 la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Palermo, nel 1922 il diploma di paleografia e dottrina archivistica presso l’Archivio di Stato di Palermo (sotto la guida di G. A. Garufi), nel 1925 una seconda laurea, in lettere, all’Università di Catania. I suoi studi si completarono nel febbraio 1932 col conseguimento del diploma della scuola di paleografia e storia medioevale presso l’Università di Palermo. Dapprima insegnante di storia e filosofia nei licei, dal primo gennaio 1931 assunse la direzione dell’Archivio di Catania. Nel 1937 ottenne la libera docenza di storia del diritto italiano. Malvisto dal regime fascista per le sue tendenze politiche democratiche, nel 1941 fu trasferito presso l’Archivio di Stato di Firenze, dove rimase fino al 1945. Durante la Resistenza aderì al Comitato di Liberazione Nazionale, formatosi nella città ove era stato trasferito.

Rientrato in Sicilia, insegnò storia del diritto italiano, paleografia e storia medioevale e moderna nelle Università di Messina e Catania. In Sicilia all’epoca le cose non andavano bene per gli intellettuali di sinistra che avevano fatto pure la resistenza. Nel 1951, con Scelba ministro degli Interni (ministero da cui dipendevano gli archivi), fu trasferito da Catania a Venezia. Gaudioso non accettò il trasferimento e rinunciò allo stipendio di archivista. Messosi in aspettativa, si dedicò più intensamente allo studio e alla ricerca.

Eletto deputato al parlamento nelle liste del Partito Socialista nella II e III legislatura (dal 1953 al 1963), si occupò soprattutto di pubblica istruzione e di beni culturali. Il suo impegno antimafia, inoltre, lo portò ad essere uno dei protagonisti nella battaglia per la costituzione della Commissione parlamentare antimafia. Conclusa la carriera parlamentare si ritirò a Catania, dove è vissuto fino alla morte, nel 1985 Tra le sue più importanti pubblicazioni, oltre alla prima del 1916, già citata, vanno ricordate: Per la storia del territorio di Lentini nel II medioevo (1926, 1992), La schiavitù domestica in Sicilia dopo i normanni (1926, 1979), Natura giuridica delle autonomie cittadine del Regnum Siciliae (1952), La questione demaniale a Francofonte (1969), Francofonte formazione urbanistica e sacra (1970), La comunità ebraica di Catania nei secoli XIV e XV (1974). Diversi sono però i suoi contrinuti sparsi nelle riviste storiche e archivistiche. . Nel 1986 nasce a Francofonte un centro studi a lui dedicato che nel 1992, nel centenario della nascita, cura la ristampa di due delle sue operea La schiavitù domestica in Sicilia dopo i normanni (Giuseppe Maimone editore, Catania, 1992) e Per la storia del territorio di Lentini nel secondo medioevo. Le baronie di Chadra e Francofonte, (Giuseppe Maimone editore, Catania, 1992) Dalla presentazione di Giuseppe Giarrizzo al suo libro Per la storia del territorio di Lentini nel secondo medioevo. Le baronie di Chadra e Francofonte, (Giuseppe Maimone editore, Catania, 1992): “Lo storico, che ebbe lunga vita, sino alla fine assai operosa, pose dagli anni ’40 e in coerenza con l’impegno politico in area socialista, la ’questione demaniale’ e l’autonomia cittadina al centro delle sue originali ricerche di storia siciliana; e poté avvalersi, per una produzione assai consistente e di grande pregio, dell’accumulo imponenete di estratti da fondi archivistici esplorati con cura minuziosa sin dal primo lavoro (1916) su Francofonte”. Questi studi “appartengono di diritto all’indirizzo storiografico che fu detto ’economico-giuridico’”, mentre soprattutto il testo sulle baronie di Francofonte e Chadra “denuncia inconsapevoli affinità con le grandi ricerche di geografia storica del Vidal de la Blache, e dà corpo a tendenze allora egemoni della nostra storiografia positivista, che aveva saputo coniugare la storia del territorio con quella delle forme di proprietà e dei modi di produzione”. L’opera di Gaudioso costituisce, secondo Giarrizzo, “un patrimonio imponente, la cui ricognizione può dare non piccolo contributo alla affannosa, inquieta ricerca di identità di questa nostra terra, arrogante insieme e disperata”.


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Appunti per una biografia di Matteo Gaudioso
30 marzo 2007

Dopo ricerche per approfondire la storia di Francofonte, mi sono imbattuto su alcuni libri di Matteo Gaudioso, che non riesco a reperire in quando vivo in Germania. Debbo riconoscere che non é facile trovare dati su Francofonte. Spero che qualcuno possa aiutarmi a reperire tutta la letteratura di Gaudioso Matteo, oppure se qualcuno conosce dei Link dove posso attingere notizie a tal proposito. Un saluto
    Appunti per una biografia di Matteo Gaudioso
    24 marzo 2012, di : Huras

    A Catania la libreria Musumeci possiede tutte le opere di Gaudioso su Francofonte. Non ha un sito, ma se cerchi sulle pagine gialle di Catania trovi il numero di telefono e contattando il libraio potrai richiedere le opere che ti interessano.