Angela Bonanno, Tu singolare

Fresco di stampa "Tu singolare", il nuovo libro di Angela Bonanno (Catartica edizioni) ci presenta una donna che scava in profondità, fino a scorticarsi, nella passione d’amore.

Il tu singolare della protagonista si racconta attraverso Lui non meglio identificati.

“Ho visto tutta intera la mia copertina. Lui è uno specchio”.

E’ un racconto duro, spietato, la descrizione di un percorso accidentato che porta alla scoperta della inevitabile solitudine. E al disincanto.

“Sto imparando la disciplina. Con l’esercizio posso fare a meno di te. Seguo uno schema preciso. Ogni due ore scelgo una delle parole che hai detto. Una sillaba di separazione”

tu singolare

I frammenti poetici che costruiscono la narrazione trovano per ogni emozione l’immagine che la dice, quella più forte, che nasce dal corpo. Dal corpo che desidera, che esulta, che urla, che piange, che soffre.

“Dolore […] Afa che asciuga e secca e spacca. Vorrei che piovesse fino a diluviare”.

Le parole sono quasi gridate, spezzate, grondano lacrime, dicono tutto il dolore dei tradimenti, tutta la lacerazione degli abbandoni.

“Te ne vai sempre. Il giorno dopo non chiami quasi mai ma sto bene. Canto. […] al secondo giorno ho ancora tanta cortesia per tutti […] Al terzo giorno è già autunno”.

L’amore passato fa da guida incerta all’amore del presente.

“Cerco i jeans nuovi e il senso della strada giusta da prendere. Non trovo né gli uni né l’altro”.

Dopo le raccolte di versi “Nuatri”, “Pani schittu” e “Strammata”, dopo i romanzi “Antologia della malata felice” e “Prima dammi il pane”, Angela Bonanno scrive un altro documento poetico che attesta tutta la forza e la vitalità che una donna può possedere, malgrado le fragilità, le incertezze e le paure che persistono. Malgrado Lui.